“Sarà difficile ricaricare la squadra da un punto di vista psicologico“. Considerazione di Pradé al termine di Milan-Roma. Da San Siro, dalle distrazioni, dai ‘pensieri disturbati’ da Rosetti, è ripartito Claudio Ranieri. Il tecnico stamani ha tenuto il gruppo a raccolta nel centro del campo di allenamento. Quindici minuti di considerazioni fitte, poi il lavoro sul campo. Durante il quale Ranieri è apparso concentratissimo, perchè concentrata vuole che sia la squadra. Le urla dell’allenatore si sono sentite anche fuori del centro sportivo.
Rosetti fuso dall’Egitto. La chiave di Tombolini…
Fuso dal Mondiale Under 20. Fuso dal mese trascorso in
Le dichiarazioni di Gianluca Zambrotta a Sky Sport 24: “È stata una vittoria importantissima perché alla fine del primo tempo eravamo a +3 punti dalla zona retrocessione e adesso invece siamo a -3 dalla zona Champions. Credo sia stata una vittoria fondamentale, in questo periodo un po’ difficile da cui siamo riusciti a venire fuori alla grande. Abbiamo preso un gol dopo neanche cinque minuti, si è creata una situazione complicata e nella prima parte non abbiamo giocato bene, hanno fatto sicuramente meglio loro. Poi, con il cambio di modulo nella ripresa, siamo riusciti a giostrare meglio la partita e a creare di più. 
Dopo aver ripagato la fiducia di Claudio Ranieri, che ha deciso di puntare su di lui per arginare l’ostacolo rossonero, Menez ha l’opportunità di diventare un riferimento importante per l’attacco capitolino, specie perchè Francesco Totti è fermo ai box causa forza maggiore. L’ottima prova del numero 94 della Roma viene ripresa dalle pagine de La Gazzetta dello Sport che racconta nel dettaglio il dopo gara di Menez mettendo in luce la sorprendente schiettezza del francese
Dopo averne analizzato in più di una modalità le decisioni assunte, ci si ritrova a parlare di nuovo di Roberto Rosetti, giudice poco imparziale – a detta di molti – della gara tra Milan e Roma. Su Il Messaggero in edicola oggi, più di un retroscena relativo alle fasi successive del match: attimi concitati nei quali i calciatori della Roma e il direttore di gara si sono rivolti la parola e hanno puntato l’indice gli uni contro l’altro.
“Gli errori possono verificarsi, gli arbitri possono sbagliare”. Giancarlo Abete, presidente della Figc è stato chiaro: gli errori possono capitare. Ma quando le sviste si verificano di continuo si può pensare a qualcosa di più grande e di più vergognoso che un semplice errore. Questa è la storia di Roberto Rosetti da Torino, una lunga vicenda piena di sbagli, errori e decisioni che hanno cambiato il cammino giallorosso. Quella di ieri sera non è stata la prima partita insufficiente dal miglior arbitro italiano (incoronazione avvenuta nel 2006 e nel 2007) e del numero uno al mondo per la federazione internazionale di statistica nel 2008. Con la Roma il fischietto internazionale ha una storia ricca di precedenti: sono 32 le sue direzioni con gli uomini in giallorosso in campionato e altre due tra Coppa Italia e Supercoppa. Le statistiche dicono che dal primo arbitraggio (Roma-Bari 3-1 del 6 gennaio 2000) a quello di ieri, la Roma con Rosetti ha vinto 15 volte (2 a San Siro), 10 sono i pareggi ottenuti e 7 le sconfitte subite; 59 sono i gol segnati, 37 quelli incassati.
“Il Craven Cottage? E’ un ambiente piccolo e molto piacevole. La squadra è migliorata rispetto a quando ci stavo io. Ora è molto più esperta“. Vincenzo Montella apre la settimana di Fulham-Roma. L’aeroplanino è un ex. A Londra, giocò da gennaio a giugno del 2007. Dieci presenze, tre gol e un coro: “Volare“. Top Gun presenta la gara di Europa League e torna sui ricordi: “La Roma è più esperta rispetto alla squadra di Hodgson – afferma Montella a Romanews.eu -, ma nulla è scontato perché il Fulham l’ho visto in televisione ultimamente. Mi è parso compatto, un team fisico e assai veloce. Del periodo in cui ero lì sono rimasti Dempsey e Davies. Hanno difensori più duri dei nostri, ma meno smaliziati.