Ritiro a Trigoria in caso di sconfitta ad Udine

 Tutti in ritiro. E’ questo il segnale che proviene dagli uffici di Trigoria. Nella malaugurata ipotesi che la Roma incappi nella quinta sconfitta in campionato (la sesta stagionale) questa sera ad Udine, i giallorossi potrebbero restare in ritiro  per preparare la par­tita di domenica contro il Bologna. Questo l’orien­tamento del presidente Ro­sella Sensi, molto delusa dal comportamento dei giocatori. L’indiscrezione viene riportata dal Corriere dello Sport:

Udinese-Roma: i precedenti storici

 La prima gara in assoluto tra Udinese e Roma si disputò la vigilia di Natale del 1950: Spartano, Lucchesi, Bacci, Andersson fecero quattro regali ai tifosi giallorossi, mentre il gol del friulano Darin sancì il 4-1 finale per la formazione allenata da Pietro Serantoni (al suo primo incontro dopo l’esonero di Adolfo Baloncieri).
Nel girone di ritorno, il 25 Maggio 1951, la formazione friulana si impose per 1-0 sui giallorossi grazie al gol al 25esimo del secondo tempo siglato da Rinaldi. Proprio la rete dell’attaccante bianconero è considerata come la prima marcatura nelle sfide tra le due società (dati relativi ai campionati di A a girone unico giocate ad Udine).
Dieci anni dopo, il 12 febbraio 1961, Canella, grazie al suo gol al sesto minuto di gioco (marcatore più veloce) aprì le marcature bianconere nella vittoria per 2-1. Il gol giallorosso fu di Menichelli.

Vucinic, il gol non arriva da 150 giorni (Roma-Gand, 30 luglio 2009)

Il Grande assente.
Nonostante la sua presenza quasi fissa nell’undici iniziale – in questa prima parte di stagione – Mirko Vucinic è come il Grande assente.
Perchè, nonostante il contributo che garantisce ala squadra, nonostante la voglia e l’impegno, al montenegrino non è ancora riuscita la cosa essenziale.
Per un attaccante come lui.
Il gol.
E’ una delle cattive novelle che i giallorossi si trascinano dietro: l’attesa spasmodica di vedere Vucinic esultare per un gol.
Nel corso della fase-blocco cui il centravanti è incappato, a Vucinic capita anche il paradosso di riuscire a sbagliare gol già fatti (vedi gara contro il Livorno).
A ripercorrere questi primi 567 minuti di Vucinic nel campionato 2009/10 è La Gazzetta dello Sport che approfondisce la situazione del montenegrino partendo proprio dalle parole di Caludio Ranieri nel corso della conferenza di ieri:

Mercato Roma, Ogbonna (Torino) sotto tiro

 Angelo Ogbonna, giovanissimo calciatore in quota al Torino di Stefano Colantuono e Urbano Cairo, è uno dei difensori più promettenti nel panorama calcistico italiano.
Nato a Cassino il 23 maggio 1988 (figlio di genitori nigeriani), Ogbonna inizia la carriera calcistica a Cassino: difensore centrale forte fisicamente e dotato di piedi buoni.
Il Torino è il primo club ad accorgersi di lui e inserirlo nel settore giovanile. Debutta in Serie A a 18 anni, l’11 febbraio 2007, in Torino-Reggina. E’ ancora nelle fila granata, anche in B. Ma sui di lui ci sono gli occhi di mezza serie A e di più di un club della Premier League.
Secondo quanto riportato da La Stampa in edicola oggi, anche la Roma sarebbe fortemente interessata al giovanissimo Under 21.
Testuale:

Doni in soccorso della Roma: “Non sto benissimo ma voglio giocare”

Alexander Doni, presente. Pare che il portierone brasiliano della Roma, appenna rientrato da un infortunio e di nuovo a rischio stop per una ricaduta nel corso dell’incontro contro il Livorno, in realtà possa essere tra gli undici che si schiereranno al Friuli dall’inizio.
Non solo, dopo aver guardato i compagni a lungo da una posizione privilegiata – la tribuna – l’estremo difensore ha ora tutta l’intenzione di prendere per mano i compagni e provare, insieme a loro, ad archiviare il periodo negativo. E’ un articolo apparso oggi su Il Corriere dello Sport a dettagliare il punto di vista di Alexander Doni:

Unicredit e la Sensi, verdetto finale

Udinese in vista, per la Roma, e operazione di Francesco Totti archiviata con conseguente riabilitazione. Dell’ingresso ai piani alti di Gian Paolo Montali si è detto e, per chiudere il cerchio, manca all’appello la situazione societaria, specie in seguito alle indiscrezioni avanzate la scorsa settimana dai quotidiani (Libero su tutti).
Sulle pagine di Milano Finanza edizione odierna, è prorpio il capitolo Unicredit-Rosella Sensi a tenere banco, alla vigilia della riunione del il cda e dell’assemblea degli azionisti e due giorni prima dell’assemblea dei soci di Compagnia Italpetroli. L’articolo integrale:

Ad Udine è emergenza: Ranieri pesca nel passato

 Questa squadra è mia? Non l’ho fatta io. E’ difficile plasmare una squadra che non è tua“. Claudio Ranieri non l’ha mandata a dire. A chi reclama un’identità di gioco, un segno di riconoscimento, una quadratura, il tecnico risponde come ha risposto in conferenza stampa. Il virgolettato dell’allenatore potrebbe trovare riscontro nel modulo anti-Udinese: 4-2-3-1. Vestito che ha trovato nell’armadio di Trigoria, impolverato, perchè così Spalletti lo ha lasciato, ma sul quale l’allenatore di San Saba avrebbe deciso di puntare.

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