Unicredit e la Sensi, verdetto finale

di Redazione Commenta


Udinese in vista, per la Roma, e operazione di Francesco Totti archiviata con conseguente riabilitazione. Dell’ingresso ai piani alti di Gian Paolo Montali si è detto e, per chiudere il cerchio, manca all’appello la situazione societaria, specie in seguito alle indiscrezioni avanzate la scorsa settimana dai quotidiani (Libero su tutti).
Sulle pagine di Milano Finanza edizione odierna, è prorpio il capitolo Unicredit-Rosella Sensi a tenere banco, alla vigilia della riunione del il cda e dell’assemblea degli azionisti e due giorni prima dell’assemblea dei soci di Compagnia Italpetroli. L’articolo integrale:


Tra un ginocchio operato, quello di Francesco Totti, e una squadra da far uscire dalla crisi, dopo la sconfitta interna con il Livorno, la As Roma vive una settimana importante anche sul fronte societario. Domani si riuniranno il cda e l’assemblea degli azionisti e venerdì l’assemblea dei soci di Compagnia Italpetroli, la holding controllata al 51% dalla famiglia Sensi e al 49% da Unicredit. E se il conclave di domani sembra non avere sul tavolo argomenti delicati, diversa la questione legata a Italpetroli. Domani alle 15 a Trigoria verrà portato all’attenzione degli azionisti il bilancio consolidato della As Roma chiuso al 30 giugno 2009 e verrà deciso il conferimento dell’incarico per la revisione contabile del bilancio. Scaduto a giugno il contratto con la Pwc, non più rinnovabile, bisognerà sostituire l’advisor. In corsa ci sono Deloitte & Touche e Bdo Salsa Scelsi Farina. Invece l’assemblea di venerdì ha, da quanto risulta a MF-Milano Finanza, un solo punto all’ordine del giorno della holding: la sostituzione dell’avvocato Roberto Cappelli, rappresentante di Unicredit nel cda di Italpetroli. Una mossa che sarebbe allo studio dell’ad e presidente di As Roma, Rosella Sensi, già da diverse settimane. Finora non sono state rese note le contestazioni sulle quali si fonderebbe la revoca del consigliere di Unicredit, ma saranno sicuramente oggetto di discussione già a partire da venerdì. D’altra parte Cappelli finora ha rappresentato la banca anche all’interno del cda della As Roma e quel ruolo non sembra essere stato oggetto di revoca, visto che nel board di giovedì non se ne parlerà. L’esonero di Cappelli, per rimanere in ambito calcistico, sembra più una mossa strategica di casa Sensi in risposta a Unicredit dopo le ultime vicende. La banca di Piazza Cordusio, che vanta un duplice ruolo in Italpetroli, cioè di azionista e di società creditrice di 400 milioni di euro, dopo aver invano atteso risposte sul fronte del rientro del passivo, nelle ultime settimane è passata alle vie di fatto attraverso il pignoramento di asset mirati della holding. Tra le opzioni allo studio c’è sul tavolo anche quella di pignorare Roma 2000, la scatola che controlla le azioni della As Roma. Un’ipotesi che non può essere esclusa a priori, visti i rapporti ormai completamente compromessi tra le parti. D’altra parte estromettere l’avvocato Cappelli rappresenterebbe per la famiglia Sensi una mossa nella direzione dello scontro e non certo della distensione.


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