Julio Sergio: “Non mi sento inferiore a nessuno e voglio rimanere a Roma”

 Julio Sergio, dopo l’ottima prova disputata contro il Bari, è intervenuto a Teleradio stereo: “In questi tre anni non è stato facile, mi chiedevo sempre cosa fosse giusto fare, però alla fine ho deciso di rimanere perche pensavo, prima o poi, di avere un’ opportunità. Ho pensato di andare via, ma non aver mollato mi ha ripagato. Artur? C’era una gerarchia, ho sempre avuto un ottimo rapporto con Spaletti, lo ringrazio, però mi chiedevo sempre perchè non giocassi. Mi sono sempre impegato alla stessa maniera. Voglio continuare a lavorare e cercare di giocare il più possibile. Il primo che mi ha osservato fu Zago, che poi sfruttò gli ottimi rapporti con la Roma: ha parlato con Conti e Pradè, ai quali devo moltissimo, e ha concretizzato il mio trasferimento a Roma. Doni è scontento? E’ normale, tutti vogliamo giocare. Bisogna avere rispetto, io ho atteso 3 anni lavorando tanto per la squadra, dando sempre il mio contributo: continueremo su questa strada.

Mf-Dow Jones: Unicredit chiama in causa il collegio dei sindaci e la società di revisione Pwc

 L’articolo di MF-Dow Jones:

Continua il braccio di ferro tra Italpetroli e Unicredit. Secondo quanto ricostruito da Mf-Dow Jones la banca guidata da Alessandro Profumo, socia al 49% della holding della famiglia Sensi che controlla la As Roma, avrebbe contestato sia al Collegio dei sindaci che alla societa’ di revisione Pricewaterhousecoopers il via libera al bilancio 2008 di Italpetroli.
A quanto si apprende Unicredit avrebbe inoltrato una richiesta di chiarimenti ai componenti del collegio sindacale di Italpetroli sulla base del “parere positivo” dato da questi ultimi il 15 giugno scorso al bilancio della holding ignorando del tutto l’intervenuta rescissione dell’accordo tra Unicredit e Italpetroli avvenuta il 4 giugno.
Per quel che riguarda la societa’ di revisione, la banca milanese hachiesto spiegazioni sul parere positivo espresso sempre il 15 giugno.

Julio Sergio: “Ho pensato di andare via, ora sto bene e posso ancora migliorare”

 Il portiere brasiliano Julio Sergio, dopo la bella prova di ieri pomeriggio contro il Bari, è  intervenuto a Centro Suono Sport: “Certe volte in passato mi chiedevo cosa succedeva. Ho pensato anche di andare via, ma la mia famiglia sta bene qui, ho un buon rapporto con i compagni. Sono molto felice per me in questo momento, devo continuare a lavorare tanto. Con Spalletti avevo un ottimo rapporto, non capivo perché non mi faceva giocare però c’erano anche altre persone che dovevano dire qualcosa come ad esempio l’allenatore dei portieri. Totti fa la differenza dalla prima partita che ha fatto da professionista, io ho giocato con Diego, Robinho ed Elano e non erano come Totti che può cambiare la partita da solo. Il rinnovo? Io in tre anni non ho mai giocato, ho cominciato da poco. Spero di rinnovare ma c’è tempo”.

De Rossi, obiettivo derby; Juan torna contro l’Atalanta

Daniele De Rossi e Juan, due infortunati illustri che contro il Bari hanno solo potuto osservare i compagni vincere. Capitan Futuro, in tribuna all’Olimpico, è parso ottimista e sereno, anche se fisicamente smagrito; Juan non è stato convocato anche (forse soprattutto) per evitare incidenti diplomatici con la naziuonale brasiliana.
Entrambi sono sulla via del rientro: immediato quello del verdeoro (che dovrebbe rientrare contro l’Atalanta nella sfida di domenica prossima), più lento il ritorno in campo di De Rossi, che ha quale obiettivo prefissato quello di tornare titolare in occasione del derby del 6 dicembre.
Ce ne parla Il Romanista:

Roma-Bari 3-1, la rassegna stampa è tutta per Totti

Il giorno dopo Roma-Bari, la rassegna stampa dei giornali e solo ed esclusivamente un giudizio e un’analisi inerente a Francesco Totti, per il quale è diventato difficile perfino spendere aggettivi. Dallo starordinario allo stratosferico, ecco come i giornali hanno raccontato l’ennesima giornata da fenomeno del capitano giallorosso. Per Il Corriere dello sport: “I soliti detrattori si sono interrogati in settimana su quali fossero le condizioni del capitano, a ventisette giorni dall’intervento al ginocchio. Chissà come tornerà in campo, si sono chiesti scettici gli stessi opinionisti che in questi mesi hanno giudicato troppo oneroso il suo contratto. Totti è tornato come quando si è dovuto fermare. Doppietta al Napoli nell’ultima partita giocata, il 4 ottobre, tripletta al Bari ieri. Adesso condivide il primo posto nella classifica dei cannonieri con Di Natale, ha scavalcato Milito, a segno sabato. Ha scavalcato anche Gilardino e Pazzini, i due centravanti dell’ultima Nazionale ai quali insidia prepotentemente il posto in vista del Mondiale. Se Totti sta bene non c’è match. E Lippi lo sa. Totti è capocannoniere avendo giocando la metà delle partite. Numeri incredibili”.
Il Messaggero:

Roma-Bari, 90′ in Curva Sud: tributo a Flora Viola

Flora Viola rimane un personaggio amato e indimenticabile. Roma ne ha celebrato la vita e la Curva Sud, in occasione della gara tra giallorossi e Bari, ha voluto ricordarla fino alla fine. L’articolo è tratto da Il Romanista in edicola oggi:

Alemanno, Sensi, Profumo: incontro anticipato a oggi

Rosella Sensi e Alessandro Profumo, A.S Roma e Unicredit: partita a scacchi pesantissima e di difficile interpretazione, anche perchè i soggetti interessati si trovano ad un punto di non ritorno. La situazione pare tanto tesa che si è reso necessario l’intervento di arbitro d’eccellenza: Gianni Alemanno, sindaco di Roma, ha convocato entrambe le parti per un incontro fissato inizialmente a martedì 24 e poi anticipato a oggi pomeriggio. A riprendere le note salienti di quanto sta per accadere è Il Corriere dello sport, edizione odierna:

Le pagelle di Roma-Bari: Totti frantuma porta e scettici

 Julio Sergio 7,5 – Tre parate decisive nei primi quarantacinque minuti di gioco: prima ipnotizza Barreto, poi vola per smanacciare una potente conclusione di Langella, quindi di nuovo su Barretto compie a terra l’intervento più difficile. Nel secondo tempo si oppone due volte a Koman. Andreolli lo tradisce in occasione del gol. Doni a guardare in panchina: oggi è lui il titolare. Se continua così, lo sarà anche domani.
Burdisso 6 – Si adatta al ruolo di terzino. Soffre talvolta le incursioni di Langella. E’ impeccabile, però, quando deve stringere al centro.
Andreolli 5 – Si fa infilare da Barreto nel primo tempo senza battere ciglio. I fraseggi palla a terra lo mettono un po’ in difficoltà. Di testa, invece, fa centro: ma nella porta sbagliata.
Mexes 6,5 – Energico quanto basta, intercetta più volte le verticalizzazioni degli avversari. E’ tornato a miscelare fisico e tecnica. Nelle dosi giuste.
Riise 6 – Senza infamia e senza lode. Il tridente lo costringe a sganciarsi poco. Svolge i compiti difensivi in maniera non sempre impeccabile. Sufficienza striminzita.
Perrotta 6,5 – Un martello. Su e giù tra centrocampo e attacco. Rincorre gli avversari anche in difesa. Il tridente non può prescindere dai suoi polmoni.

Ranieri: “Totti stratosferico. Io egoista: Lippi non lo chiamare”

 Le dichiarazioni di Claudio Ranieri nel dopo-gara di Roma-Bari:
LA PARTITA“Primo tempo bello, giocato da entrambe le squadre. Noi abbiamo preso un palo in avvio, poi Bertagnoli ha salvato il risultato. Totti lo ha cambiato totalemente. Nel secondo tempo loro hanno continuato a giocare, mentre noi ci siamo fermati. Capisco che eravamo sopra di tre gol, ma io avevo detto ai ragazzi che gli avversari non avrebbero mollato. Invece ci siamo persi, non siamo più stati concentrati. I tre gol c’hanno fatto male. Loro hanno meritato la rete. Analogie con la partita contro la Fiorentina? No, lì siamo stati più concentrati. Oggi non abbiamo tenuto palla, nel secondo tempo non abbiamo giocato. In un certo senso Bertagnoli ha gelato il risultato, Totti lo ha confezionato. La prima mezzora, però, è stata stratosferica. Un plauso ai nostri tifosi per il ricordo di Flora Viola: è stato molto suggestivo”.
TOTTI“Non riesco a trovargli un aggettivo. Al terzo gol ho detto: ‘roba dell’altro mondo; mamma mia, ma come ha fatto?’ Quando gioca, tutti i compagni ne traggono beneficio, mentre gli avversari hanno paura.  Di campioni ne ho avuti tanti, ma quello che ha fatto Francesco è qualcosa di stratosferico e se lo merita tutto. Per noi era troppo importante riaverlo in campo. Non mi aspettavo una prestazione così, forse neanche lui se l’aspettava: eravamo d’accordo che mi avrebbe fatto un cenno quando si sarebbe sentito stanco. In realtà l’ho sostituito per fargli ricevere l’applauso del suo stadio”.

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