Roma – Lazio: Bernardini, Maestrelli, Zeman e gli altri ex

 Da Il Romanista:

Oltre che una montagna di giocatori Roma e Lazio hanno avuto in comune anche tanti allenatori, alcuni dei quali divenuti tali dopo essere stati calciatori dell’una o dell’altra squadra. E’ il caso, ad esempio, di Tommaso Maestrelli, il mitico mister della Lazio del primo scudetto.Un signore vero che come dirimpettaio si trovò un suo simile come Nils Liedholm. I due si stimavano molto ed erano così educati e distinti da non suscitare nelle tifoserie avversarie alcun sentimento ostile nei loro confronti. Verso Maestrelli, poi, i romanisti non avrebbero potuto proprio provarlo, poiché da calciatore aveva indossato la maglia giallorossa per ben tre stagioni (dal 1948 al 1951) diventando anche capitano. La stessa strada percorsa da Maestrelli, in passato, era stata intrapresa anche da Fulvio Bernardini, che dopo essere stato una delle bandiere della Roma di Testaccio, diventò allenatore della Lazio negli Anni 50, vincendo anche una Coppa Italia.

Cessione Roma: Angelucci in pole, Angelini outsider

 Da Il Corriere dello Sport:

Egiziani e cinesi, le ultime voci su eventuali acquirenti per la Roma si spingono sempre più lontano. In realtà l’unica manifestazione d’interesse concreta resta quella di Giampaolo Angelucci, che ha fatto un atto ufficiale e ha affidato all’Imi del gruppo Intesa il mandato di advisor per trattare con Rotschild, l’acquisto della Roma. Formalmente l’advisor scelto da Unicredit riceverà lunedì il mandato, ma in realtà si sta già muovendo.

Roma, Ranieri: “Non tradiremo mai il popolo giallorosso”

 L’intervista rilasciata da Claudio Ranieri a Il Messaggero:

A due settimane dalla Supercoppa, come sta la Roma?
«Sta come doveva stare, cioè bene. Non è ancora al cento per cento, non lo sarà neppure contro l’Inter, e guai se fosse già a posto in agosto, ma sono soddifatto del lavoro svolto finora. L’altra sera a Valencia, su un campo che sembrava un parrucchino per quanto era finto e scivoloso, la squadra ha corso e corso bene».
La Roma, sul piano mentale, è ancora quella dello scorso anno?
«Non ho il minimo dubbio, perchè ho già rivisto, anche in allenamento, quella determinazione, quella voglia, quelle qualità morali che nei mesi passati ci hanno portato a compiere un’impresa enorme e insperata come collezionare ventiquattro partite utili consecutive. Io non so se riusciremo a concedere il bis, ma so che l’unica strada da seguire per tentare di riuscirci è lavorare e sacrificarci come abbiamo fatto nella passata stagione».
Una strada che, se non altro, ha riportato tanti tifosi allo stadio.
«Io conosco bene il tifoso della Roma e so che, magari con il cuore a pezzi, accetterebbe anche una sconfitta a patto di vedere i propri giocatori uscire dal campo con la maglia sudata, stanchi e stravolti per la fatica. Ai miei ragazzi ho parlato chiaro: voglio vedervi sputare sangue perchè posso accettare anche di perdere, ma non accetterò mai la mancanza di impegno. Se lo scorso anno siamo riusciti a fare tante belle cose, il merito è stato anche l’amore della nostra gente».
Si riparte con il 4-4-2: scelta voluta o dovuta?

Roma, Julio Baptista: il Galatasaray in attesa

 Da Il Tempo:

Convincere Baptista a partire: è la nuova priorità della Roma. Dopo il pressing della società, Ranieri le sta provando tutte. Ha parlato con il giocatore al ritorno dal viaggio di nozze, gli ha spiegato che avrà poco spazio nella prossima stagione e giovedì scorso lo ha escluso dall’amichevole di Valencia. Oggi, invece, se lo porterà a Pescara, magari senza concedergli un minuto. La «moral suasion» non ha ancora portato i frutti sperati. Baptista deve dare nei prossimi giorni una risposta al Galatasaray: i dirigenti turchi sono già passati per Roma e ci torneranno la prossima settimana, pronti a garantirgli l’ingaggio che già percepisce e versare 5-6 milioni di euro nelle casse di Trigoria. Anche l’Olympiacos resta alla finestra. Con la cessione di Baptista la Roma metterebbe a segno un colpo da circa 10 milioni di euro, sommando il prezzo del cartellino e il risparmio sull’ingaggio di 5 milioni lordi per questa stagione. Solo se il brasiliano si deciderà a fare le valigie, si potranno investire soldi su un esterno. Che la società ha già scelto: Behrami aspetta un cenno e sarà giallorosso.

Roma, Nicolas Burdisso: ci si inizia a preoccupare

 Da Il Corriere della Sera:

Tra i convocati della Roma per l’amichevole di Pescara (questa sera, ore 20,45, diretta tv su Dahlia Sport e Roma Channel, non convocati De Rossi e Pizarro) ce n’è uno particolarmente sorridente. È Adriano, che ha ricevuto dal Brasile una notizia molto importante: non sarà processato per i suoi presunti legami con i trafficanti di droga a Rio de Janeiro. L’attaccante, che si è trasferito quest’estate dal Flamengo alla Roma, esce dalla vicenda dopo alcuni mesi di indagini, nel corso dei quali la polizia non è riuscita a raccogliere prove sufficienti per dimostrare che il giocatore avrebbe trattenuto affari con Fabiano Atanasio, il leader del traffico di droga nella favela Vila Cruzeiro.
L’amichevole di Pescara è anche un amarcord con Eusebio Di Francesco, punto di forza della Roma zemaniana e ora allenatore degli abruzzesi, neopromossi in serie B. Proprio in questo senso c’è la speranza che le due tifoserie interpretino la partita nel suo senso letterale, cioè amichevole, e non rinfocolando vecchie rivalità.

Roma, Pizarro punta l’Inter

 Da Il Corriere dello Sport:

La Roma ritrova Pizarro. Per la prima volta dall’inizio del ritiro, il centrocampista cileno ieri ha svolto un allenamento con i compagni. Pizarro ha fatto il jolly per entrambi gli schieramenti nella partitella del mattino, muovendosi bene e mostrando di non avere paura nei contrasti. Il cileno potrebbe fare uno spezzone di partita mercoledì a Grosseto. L’obiettivo è quello di averlo in campo nella partita di Supercoppa contro l’Inter, alla quale il giocatore tiene moltissimo.
TERAPIE – Dal 12 luglio, giorno del raduno della squadra, Pizarro ha sempre svolto un lavoro di recupero per il ginocchio, per il quale soffre da mesi a causa di una condrite. In estate si è sottoposto a una cura con i fattori di crescita, seguito dal medico della Nazionale, il professor Enrico Castellacci, trattamento questo, concordato con il medico della Roma, Luca Pengue, che gli ha evitato l’intervento chirurgico. Il cileno ha fatto due trattamenti con il medico azzurro, nel centro specializzato di Lucca.

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