Dal Romanista:
Finale di Coppa Italia Primavera, capitolo secondo. Si riparte dal pareggio dell’andata, da quel’1-1 fra Fiorentina e Roma giocato all’Artemio Franchi davanti a più di quindicimila spettatori (di cui trecento chiassosi romanisti). Nell’impianto toscano, eccezionalmente concesso ai ragazzi di Buso, andò in scena un incontro bello e appassionante, con una cornice di pubblico degna delle più importanti sfide della prima squadra. Per il match di ritorno, in programma mercoledì prossimo alle 20.30, non potendo (e, giustamente, volendo) contare sul sintetico di Trigoria, il campo dove solitamente giocano i ragazzi di De Rossi, la scelta è ricaduta sull’Olimpico. Un palcoscenico fantastico che, però, rischia di trasformarsi in un fastidioso boomerang. Per ragioni di ordine pubblico, infatti, curve e distinti resteranno chiusi e l’accesso sarà permesso esclusivamente alle due tribune. Sommando i posti a disposizione nei due settori “d’elite” arriviamo, all’incirca, ai trentaseimila seggiolini: realisticamente troppi per poter avere la sicurezza di affiggere il cartello “sold out”. In un primo momento si era pensato di far disputare l’ultimo atto del trofeo nazionale al Flaminio, un impianto che si riempie con maggiore facilità e lo spettacolo, agli spettatori, è assicurato grazie all’ottima visibilità. Purtroppo, però, problemi di rizollatura delle terreno, all’indomani della conclusione del “Sei Nazioni” di rugby, hanno fatto tramontare l’ipotesi e le attenzioni si sono necessariamente rivolte al gigante del Foro Italico. Servirà, quindi, da parte dei sostenitori della Magica, una dimostrazione d’amore oltre ogni umana ragionevolezza. I ragazzi della Roma hanno bisogno di coccole e sostegno, cori e incitamento. Sarà necessario colorare lo stadio di bandiere, sciarpe e vessilli per alzare la prima coppa della stagione.
Dal Romanista:
Dal Corriere dello Sport:
Oggi intorno alle ore 16 presso la Sala Di Liegro di Palazzo Valentini, l’ex tecnico dell’As. Roma Claudio Ranieri e il suo vice Christian Damiano prenderanno parte insieme alle società di Roma e Provincia a un incontro dal titolo “Il vivaio nel futuro del calcio”. Nel corso dell’iniziativa verranno consegnate le Coppe e i Premi Disciplina, relativi ai Campionati Regionali e Provinciali di Roma Settore Giovanile, stagione sportiva 2009/2010 e sarà presentata la 50ª Edizione del “TORNEO DELLE REGIONI LAZIO 2011″.
La ‘bandiera’ ha ripreso vigorosamente a sventolare ma, a bordo della Roma, ci sono anche due pennoni ammainati. L’arrivo di Vincenzo Montella al timone della formazione giallorossa, infatti, è coinciso da un lato col rilancio di Francesco Totti, e dall’altro con l’accantonamento di Marco Borriello e Jeremy Menez. Il numero 10 romanista, assieme a Doni e Pizarro, è stato tra i giocatori che più hanno beneficiato dell’addio di Ranieri. Col tecnico di San Saba spesso e volentieri si accomodava in panchina o addirittura era costretto ad entrare a pochi minuti dal termine, come avvenuto in casa della Sampdoria a risultato ormai compromesso. Montella invece ha restituito Totti alla Roma e la Roma a Totti.
«Lo stop disciplinare vale per una sola partita». Cesare Prandelli precisa il senso della sua scelta di non chiamare Daniele De Rossi e Mario Balotelli per motivi disciplinari. E un pò a sorpresa lascia prima intendere e poi dice esplicitamente che il fermo vale solo per la prossima partita contro la Slovenia, non per la successiva amichevole di Kiev contro l’Ucraina. «Quando un giocatore viene squalificato e ha comportamenti non corretti, la mancata convocazione in Nazionale vale per una partita – ha chiarito il ct – non è per niente escluso che io prenda in considerazione questi giocatori per la partita di Kiev, ora giochiamo con la Slovenia, poi pensiamo alle convocazioni per l’Ucraina».
Queste le parole del procuratore di Jeremy Menez, Alain Migliaccio, in merito alle voci che portano il francese lontano da Roma nella prossima stagione:
Fiorentina – Roma, risultato finale 2 – 2