Roma, cessione amara per Rosella Sensi

 Da Il Tempo:

I contatti tra States e Italia continuano senza sosta per arrivare a un obiettivo comune: l´inizio della trattativa in esclusiva per la cessione della Roma agli americani. La cordata di Thomas DiBenedetto ora deve fornire una serie di chiarimenti a Unicredit e Rothschild: servono le credenziali degli altri componenti della cordata e la ripartizione delle quote all´interno della Newco (DiBenedetto As Roma LLC) che ha presentato l´offerta ritenuta «più competitiva». La fumata bianca è attesa entro la fine di febbraio. Per la firma dei contratti sarà necessario un nuovo incontro tra le parti: stavolta potrebbe essere DiBenedetto a raggiungere l´Italia. Poi si dovranno completare un´altra serie di passaggi tecnici (Opa, via libera dell´Antitrust e Assemblea dei soci) prima che si concluda il passaggio di proprietà: il tutto dovrebbe finire a marzo.

La Roma degli americani: qualche indiscrezione

 Da Il Corriere dello Sport:

Raddoppiare i ricavi. In cinque anni. Dagli attuali centoventicinque milioni a duecentocinquanta. E´ questo, in sintesi, il progetto che la cordata americana ha messo sul tavolo, […] Mister DiBenedetto e soci sono convinti che si possa fare. Hanno studiato a fondo la Roma, hanno individuato i punti su cui intervenire, elaborando un pro getto che ha convinto i vertici di Unicredit che hanno pure accettato di rimanere nella società giallorossa con una quota di minoranza. I dettagli del progetto sono ancora top-secret, ma qualcosa lo abbiamo saputo e possiamo sintetizzarlo in cinque punti principali.

1- Risanamento del bilancio
[…] Lo scorso anno c´è stato un meno venti milioni, le proiezioni prevedono un meno trenta abbondante per quello di quest´anno. In questo senso, sarà fatto subito un aumento di capitale per azzerare le perdite. Non sarà l´unico. Perché nel progetto è previsto che ci saranno probabilmente altri due aumenti di capitale proprio per garantire la possibilità di po ter fare investimenti.

Rivoluzione Roma: Baldini e Sabatini allontanano Pradè, Montali potrebbe restare

 Da La Gazzetta dello Sport:

Forse resterà solo Gian Paolo Montali: è stato il punto di riferimento di UniCredit, in questi mesi ha lavorato tantissimo ed è un uomo di sport di altissimo livello che potrebbe essere in sintonia con il progetto «americano». L´unica garanzia è quella dei contratti: a tempo indeterminato quello della responsabile economica Cristina Mazzoleni, in scadenza 2013 quelli del direttore sportivo Daniele Pradè e del direttore tecnico Bruno Conti. Pradè, che ha lavorato con Franco Baldini in passato, potrebbe però approdare al Siena, dove il presidente Massimo Mezzaroma è un suo antico estimatore. Anche Genoa e Bologna cercano un direttore sportivo: altre soluzioni possibili.

Statunitensi ad un passo dalla Roma

 Da Il Tempo:

Ieri doveva essere una giornata di transizione e invece il processo ha subìto un’accelerazione inattesa. Alle 21.09 il comunicato congiunto Unicredit-Italpetroli ha scacciato ogni dubbio. Compare per la prima volta il nome di Thomas DiBenedetto (che da Boston ha dato la sua autorizzazione a diffonderlo ufficialmente: sarà lui il nuovo presidente del club) e si annuncia la richiesta «di fornire alcune ulteriori informazioni e integrazioni alla propria offerta formulata dalla società statunitense DiBenedetto AS Roma LLC per l’acquisto di As Roma». La proposta targata Usa è definita «la più competitiva». «Sono molto eccitato – ha detto dagli States Julian Movsesian, uno dei componenti della cordata – possiamo diventare proprietari del club nel giro di due settimane. Sarà un orgoglio, adesso andiamo a lavorare sui dettagli».

DiBenedetto e l’asse Boston-Roma

 Dal Messaggero:

E’ introvabile Thomas DiBenedetto, l’imprenditore 61enne del Massachusetts che guida la cordata americana alla scalata della Roma. Nella sua dimora di Boston una donna che risponde al telefono dice che è occupato in una riunione e non può rintracciarlo. I suoi soci di lavoro invece lo danno in viaggio, e a questo punto l’orizzonte si allarga verso confini assolutamente improbabili? Sarà a New York, dove i legali del gruppo hanno negoziato la scorsa settimana? O piuttosto a Miami, dove vivono alcuni dei compagni di avventura nella scalata alla Roma Calcio? Certo è che l’ondata di curiosità che si leva dall’Italia e dall’Europa presto finirà per investire il gruppo dei cinque partner, titolari dell’offerta che viene data per vincente. Presto sapremo di più di ognuno di loro, a cominciare proprio dalla figura al momento elusiva di DiBenedetto, origini abruzzesi-molisane e una solida catena di affari per tutta la costa atlantica del continente americano.

Adriano vola in Brasile per curarsi?

 Dal Corriere dello Sport:

«Posso entrare?». «Certo, Adri. Che problema c’è?».«Direttore, nessun problema, c’è però che prima di un mese, un mese e mezzo non sarò a disposizione, la spalla con­tinua a farmi male, non riesco a dormire, ho pensato che per me sarebbe meglio andare a Rio per curarmi dal fisioterapista del Fla­mengo e della Selecao». «Capisco, Adri, par­liamone domani (oggi ndr), og­gi (ieri ndr) pensiamo alla par­tita». Crediamo che il dialogo sia abbastanza chiaro. La ri­chiesta è stata fatta ieri matti­na, a Trigoria, da Adriano, il di­rettore è quello sportivo, Da­niele Pradè che non ha certo sbattuto la porta in faccia al giocatore.

La rincorsa della Roma si ferma con il Brescia

 Dal Tempo:

La rincorsa si ferma e riaffiorano i fantasmi del passato: l’anno scorso sono stati fatali i cinque punti regalati al Livorno, quest’anno il Brescia ne ha portati via altrettanti. L’analisi di De Rossi è lucida. «Non è la prima volta – spiega il centrocampista – che sbagliamo queste partite. Ma il problema è un altro: ogni anno partiamo con dieci giornate di ritardo e le rimonte non sempre riescono. Comunque non cambiano le nostre prospettive: dobbiamo ancora recuperare la sfida con il Bologna e quelle davanti perdono punti». Ranieri la prende con filosofia.

Cessione Roma fra smentite e imbarazzi

 Dalla Gazzetta dello Sport:

Smentite, imbarazzi, strane coincidenze, possibili conflitti d’interesse, le solite pressioni politiche. E il faro della Consob, pure questo un classico.  Ecco, si ha la sgradevole sensazione di assistere a un film già visto, tanto che ormai i colpi di scena si possono prevedere. L’ultimo ieri mattina, il comunicato – sollecitato dalla Consob – con cui Aabar si è chiamato fuori dalla partita. «Mai presentata un’offerta di acquisto per la Roma né intendiamo farlo in futuro».

Alemanno: “Gli americani? Non mi risulta siano scappati”

 Dal Corriere dello Sport:

«Tenderei ad escludere questo rischio, da quello che la banca mi ha detto, la procedura era que­sta e quindi non ci sono mo­dalità che possano spaventa­re tizio o caio, al punto da ab­bandonare il tutto. Gli ameri­cani non mi risulta siano scappati, se poi lo faranno magari sarà per motivi di­versi da questo». Lo ha detto il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, rispondendo ad una precisa domanda in pro­posito («sembrerebbe che gli esponenti del fondo Usa, do­po la questione delle smenti­ta del fondo Aabar, vorrebbe­ro rinunciare: che ne pensa?»), in un intervento a TeleRadioStereo. Al sindaco è stato poi chiesto se davvero sembri esserci poca traspa­renza dietro al processo di vendita.

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