Ranieri vs. Mourinho: chi è lo Special One?

 Claudio Ranieri e Josè Mourinho, ovvero due modi diversi di allenare e intendere il proprio mestiere. Carismatici entrambi, anche se in modalità differenti, i due tecnici si giocano la stagione in una gara. Roma-Inter. Da Libero:

Diversi, Ranieri e Mou lo sono anche nel lavoro sul campo: più tradizionale ma non per questo meno efficace il primo (venti risultati utili di fila); più sofisticato il secondo: le sue sedute di allenamento sono effettivamente uniche, tutto viene fatto con la palla, secondo ritmi studiati e senza tempi morti.

Lippi, futuro in Nazionale; Prandelli in bilico

 Da Repubblica

Lippi è sempre più vicino alla riconferma sulla panchina della nazionale. Forse sta per finire il tormentone di chi sarà il nuovo tecnico degli azzurri dopo il mondiale del Sudafrica. Finirà così anche l’altro tormentone di Lippi dirigente della Juventus. Tutto ruotava intorno al nome di Prandelli e quando Abete ha capito che Prandelli era un punto di fermo di Della Valle e della Fiorentina, e che comunque più che alla nazionale guardava alla Juventus, ha fatto un passo indietro ed ha trovato Lippi disponibile a trattare il rinnovo.

L’arbitro di Roma-Inter è un’ incognita

 Da Il Corriere dello Sport:

Sarebbe una partita da… Collina. Nel senso che ci vorrebbe un arbitro co­me lo era l’attuale designatore. C’è un’al­tra risposta alla domanda: a chi fareste arbitrare la partita dell’anno, quella che vale lo scudetto, prima contro seconda? Ovvio, al vostro miglior ar­bitro. E allora, chi dirigerà Roma- Inter domani sera? Il verdetto sembra sconta­to. Ma non lo è.
Perché l’ar­bitro migliore, al momento, nelle mani di Pierluigi Col­lina risponde al nome di Paolo Tagliavento (fra l’al­tro, non uscito nel turno in­frasettimanale). Però… Però c’è quell’In­ter- Sampdoria del 20 febbraio scorso a mitigare gli entusiasmi. Vero, la critica uscì compatta a favore del direttore di ga­ra di Terni.

Roma all’attacco

 Da La Gazzetta dello Sport:

Dunque, se domani sbarcherà a Roma questa banda di marziani, bisognerà pure scegliere come accoglierli e, soprattutto, come trattarli. Con le buone o con le cattive? L’obiettivo, si sa, è fregarli. Rubargli l’astronave nerazzurra, dipingerla di giallorosso, e volarci in testa alla classifica.
Siccome l’impresa si annuncia ardua, perché i marziani menano forte, serve una strategia accuratissima. «Non possiamo sbagliare niente, contro una superpotenza dovremo fare una superpartita», ha detto Ranieri.

Roma-Inter, Mourinho vuole chiudere il campionato

 Da Leggo:

All’Olimpico per il quarto sacco di Roma consecutivo, con vista sullo scudetto. Domani alle 18, nel big match con Totti e compagni che potrebbe chiudere o riaprire la corsa al titolo, i campioni d’Italia di Josè Mourinho, già forti del +4 in classifica sui giallorossi, avranno dalla loro anche le statistiche, decisamente positive, da 4 anni a questa parte, in casa della Roma, per gettare il cuore oltre l’ostacolo.
Il 20 settembre 2006 fu 1-0 per l’Inter (gol di Crespo), il 29 settembre 2007 4-1 (Ibrahimovic, Crespo, Cruz e Cordoba) e nel 2008 (il 19 ottobre), con lo Speciale alla guida, addirittura 4-0 (doppio Ibra, Stankovic e Obinna). E il tecnico di Setubal punta deciso al poker, calando tutti i suoi assi.

Roma-Inter, Ranieri pensa al tridente

 Da Il Corriere dello Sport:

Tentazione tridente, pure contro l’Inter. Claudio Ranieri, come è ovvio, di sicuro neppure oggi, nella consueta conferenza stampa della vi­gilia, anticiperà nulla sulla formazio­ne che domani pomeriggio, fischio d’inizio ore diciotto, sfi­derà l’Inter in una par­tita che, bando a qual­siasi forma di scara­manzia, metterà in pa­lio una bella fetta di scudetto. Però l’idea di schierare tre attaccan­ti c’è, forte e chiara.
Un po’ perché lo schiera­mento con Menez alle spalle di Vuci­nic e Toni, ha dato risposte positive sia contro l’Udinese che a Bologna, penalizzando zero o quasi gli equili­bri della squadra, quegli equilibri che Ranieri mette comunque davan­ti a qualsiasi altra considerazione.

Roma-Inter, Pizarro: “Sono un cileno-romano”

 Da Il Corriere dello Sport:

Per lui quella con l’Inter, non po­trà mai essere una sfida come le altre, in­dipendentemente dal fatto che metta in palio un bel pezzo di scudetto. Perché lui è David Marcelo Pizarro, diventato mag­giorenne a Udine, trasferitosi ad Appiano Gentile convinto di restarci, traslocato in­vece a Roma dopo appena dodici mesi di Inter più vista che vissuta in campo.
Un anno quello di Milano che Pizarro ancora oggi non è riuscito a capire fino in fondo, voluto da Mancini per garantire saggezza, ritmi e geometrie al centrocampo neraz­zurro, per poi scoprire che il Mancio avrebbe fatto a meno di lui.

Roma-Inter, Ancelotti: “I giallorossi devono crederci”

 Carlo Ancellotti, ex giocatore giallorosso e attuale tecnico del Chelsea è stato intervistato da Il Messaggero. Ecco la sua opinione sulla sfida scudetto fra Roma e Inter:

Ancelotti, che cosa rende l’Inter più forte delle rivali? «L’atteggiamento in campo. E’ solida e compatta. Molto abile a colpirti in contropiede. Quando ruba palla e riparte, non perdona».
Lo spirito conta, ma la differenza non la fanno sempre i campioni?
«Certo, hanno giocatori fantastici. Sono quelli che conoscete, a cominciare da Eto’o, ultimamente in gran forma. Poi Milito, Sneijder e gli altri. Ne hanno tanti».
Ci sembra di capire che non è consigliabile attaccarla. Oppure vale la pena provarci?
«Ranieri è allenatore esperto e chiede alle sue squadre soprattutto equilibrio. Contro l’Inter può risultare fondamentale non andare all’assalto, ma avere pazienza e puntare sul gioco, sui movimenti, sull’organizzazione e sull’attenzione. L’allenatore giallorosso è uno che sa lavorare in questa direzione».
Può bastare l’equilibrio per superare l’Inter?
«E’ l’aspetto principale. I nerazzurri sono i più bravi di tutti quando si fanno attaccare: il loro contropiede è devastante. Faranno così anche all’Olimpico».
Pensa che Mourinho riproporrà l’assetto spregiudicato di Londra con Sneijder dietro a tre attaccanti?
«Non lo so e sono curioso. Anche lui conosce Ranieri e il suo modo di preparare certe sfide. Il portoghese cambia spesso, anche quando non te lo aspetti. Con lui non bisogna dare niente di scontato».

All’andata Mourinho disse: “Roma da scudetto”

 Da Il Giornale:

«L’invidia è come una palla di gomma, che più la spingi sotto e più ti torna a galla», scriveva Moravia. È degli anni 60, questa frase, ma sembra scritta a uso e consumo di José Mourinho che con le sue affermazioni e i suoi comportamenti spacca il mondo dello sport, e non solo quello. O con lui o contro di lui, non c’è compromesso.
Al tecnico portoghese non importa avere amici fasulli, i ruffiani di professione, quelli che prima ti incensano davanti e poi ti sparano sulle chiappe, dipende dal venticello di giornata. Il tecnico portoghese è originale, provocatorio, non conosce la banalità, e chissenefrega se talvolta va fuori misura. Della retorica di certe dichiarazioni abbiamo le scatole piene.

Roma-Inter: Ranieri contro Mourinho

 Da Il Tempo:

Ogni confronto, quale sia il peso sugli interessi di classifica, diventa una sorta di rimpatriata tra vecchi amici, la rivalità diventa un fattore positivo per i tifosi che amano lo sport.
Non dimenticherà, il popolo romanista, le note di Venditti echeggiare nella maestosa cornice di San Siro, dopo una Coppa Italia vinta sul campo dei nerazzurri: che continuavano a collezionare scudetti sul campo, dopo quelli che gli impicci di Moggi e soci le avevano consegnato a titolo gratuito.

Roma-Inter, Burdisso: “Sono giallorosso, vinco io”. Pizarro: “Si vince con la palla a terra”

 David Pizarro e Nicolas Burdisso, ex interisti (anche se l’argentino è in prestito a Roma) hanno parlato della sfida scudetto di domani all’Olimpico: Da Il Romanista:

Il regista David Pizarro, cileno, all’Inter per due stagioni senza grandi soddisfazioni, è uno abituato alla regia: dirige, gestisce gli attori, decide a chi destinare il pallone, come comandare il gioco. Dunque, intervistato dalla rivista ufficiale della Roma, annuncia con decisione la sua manovra anti-Inter: «Le squadre così forti bisogna attaccarle, togliendogli il pallone e giocando palla a terra. Noi abbiamo nel dna queste caratteristiche, oltre a tanta tecnica, e usandole abbiamo messo spesso in difficoltà l’Inter in questi anni. Ci proveremo anche domani, dovremo dare il massimo, questo è certo, ma abbiamo le armi per batterli».
Sembra un proclama di guerra, magari un po’ spavaldo. «Ma la Roma è uno dei club più importanti dell’Italia: per blasone e qualità della nostra squadra dobbiamo guardare avanti e puntare allo scudetto». Bene, bravo, bis.

Panoramica privacy

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.