Roma: l’importanza della Champions League

 Dal Messaggero:

«Il marito è sempre l’ultimo a sapere certe cose». Claudio Ranieri, bisogna riconoscerlo, resta se stesso. Anche a distanza di anni, in questo caso due. Usò la stessa risposta quando gli chiesero di Ferrara, suo possibile e giovane sostituto sulla panchina della Juve. Stavolta gli basta sentire nominare Montella, allenatore dei Giovanissimi giallorossi, per tirar fuori l’identico concetto. C’è Roma-Shakhtar Donetsk, stasera all’Olimpico alle ore 20,45, gara d’andata degli ottavi di finale di Champions. Non può essere un dettaglio, perché la qualificazione vale 10 milioni di euro che fanno comodo a qualsiasi club per vivere meglio nel grande calcio, figuratevi per questa società indebitata che UniCredit sta cedendo al gruppo statunitense di Tom DiBenedetto.

Roma: fra un mese sarà a stelle e strisce

 Dal Messaggero:

E ci sarebbe anche l’assicuratore Movsesian (tenuto fuori da alcune indiscrezioni di ieri sera) che nelle prime ore della giornata di ieri (quando in America era ancora lunedì sera) avrebbe inviato le integrazioni richieste per giustificare che i soldi da investire provengono dalla sua attività di venditore di polizze. «Continueremo a lavorare per concludere con successo le negoziazioni il più presto possibile», dice a caldo l’imprenditore DiBenedetto, patron del Boston International Group dal 1983, anno del secondo scudetto della Roma, un gruppo che spazia dallo sport alle società immobiliari.

Cessione Roma: Di Benedetto e Co. pronti a valorizzare il marchio

 Cessione Roma: concessa l’esclusiva a DiBenedetto. Dall’AdnKronos:

Il Consiglio di amministrazione di Newco Roma ha concesso il mandato per l’acquisto della squadra giallorossa alla cordata statunitense capeggiata da Thomas R. DiBenedetto. Previsto uno sviluppo delle attività commerciali dagli attuali 136 milioni a circa 175 milioni di euro nel 2015.
Questa mattina si era svolta una riunione informale tra i componenti della Newco Roma, il presidente Attilio Zimatore, Rosella Sensi e Antonio Muto, insieme ai legali, e in teleconferenza con i vertici di Unicredit, per valutare le integrazioni alla documentazione presentata dal consorzio Usa, che poi nel pomeriggio ha avuto il via libera.

Cessione Roma, il progetto Usa: la Roma come New York Yankees, comprese le cheerleaders

 Cessione Roma: l’esclusiva della trattativa affidata alla cordata guidata da Thomas DiBenedetto. Dall’AdnKronos:

La Roma come i New York Yankees, in campo e fuori. Una squadra competitiva sul terreno di gioco e un marchio di successo a livello mondiale. Sono gli obiettivi della cordata statunitense che punta ad acquistare l’AS Roma, molto più di un semplice club. La società giallorossa ha il potenziale per diventare un brand in grado di imporsi rapidamente a livello planetario. Il marchio AS Roma, secondo gli acquirenti a stelle e strisce, merita la stessa attenzione e il medesimo trattamento che viene riservato alle icone dello sport.

Ranieri: ”Pronto a farmi da parte se il problema sono io”

 Da Repubblica.it:

Il futuro è oggi. Mentre il cda di Roma 2000 si riunisce in un vertice operativo per valutare la documentazione ricevuta dal gruppo Usa di DiBenedetto, a Roma arriva lo Shakthar. Proprio mentre le acque della contestazione, dell’insoddisfazione, della polemica agitano Trigoria e i suoi “abitanti”, alimentando le incognite su ciò che attende la squadra. “Stiamo attraversando una situazione delicatissima – ammette Ranieri se mi chiedete se qualcosa può influire, risultati, rinnovi, società… tutto influisce”.

Champions: Totti si carica la Roma sulle spalle

 Dal Romanista:

«La Roma forse non ha fatto una squadra all’altezza di Totti». Proprio nei giorni più difficili, quelli di una formazione che naviga a metà classifica e nei quali lui è costretto spesso a sedersi in panchina, ci pensa Michel Platini a ricordare chi è Francesco Totti. Il presidente dell’Uefa, intervenuto a “La politica nel pallone” su Gr Parlamento, ha speso belle parole per il capitano giallorosso: «Totti è stato ed è un grande giocatore – ha spiegato -. Purtroppo non ha avuto rilievo internazionale perché la Roma non ha fatto molto in Champions League o nel mondo. E’ stato fedelissimo alla Roma, non è andato in un altro grande club. Grandissimo giocatore, ma rimanere a Roma l’ha bloccato. La Roma forse non ha fatto una squadra all’altezza di Totti».

Roma-Shakthar Donetsk: l’Olimpico non si veste a festa

 Dal Romanista:

Si farà sentire eccessivamente l’effetto Napoli? La gente si compatterà oppure con lo Shakthar vedremo un Olimpico in stile campionato? Il momento della Roma è talmente particolare che, pur volendo, non riesce a trovare una risposta sicura a nessuna domanda. Prima dell’imbarcata di sabato, il botteghino giallorosso aveva lavorato con una certa costanza: quasi venticinquemila biglietti venduti per la sfida Champions di domani sera. Un numero che, in condizioni normali, si sarebbe potuto incrementare di almeno il 50%. Ieri, invece, per ovvie ragioni, alla faccia del trend dei giorni scorsi, ha subito un brusco rallentamento.

Roma fra tensioni e mugugni

 Dal Corriere dello Sport:

Una stagione tribolata, cominciata male, nonostante l’entusiasmo per la conferma di Nicolas Burdisso e l’arrivo di Marco Borriello nelle ultime ore di mercato. Tensioni, liti, mugugni. Sono stati mesi difficili e i giocatori coinvolti sono stati numerosi. Ranieri già durante il ritiro aveva predicato pazienza: «Tutti devono accettare la panchina. Altrimenti non si va lontano». Per chi è abituato a sen tirsi titolare e a fare sacrifici per giocare anche quando non è al cento per cento è un discorso difficile da accettare. Così i primi problemi di gestione non hanno tardato ad arrivare.

Il ritorno di Pizarro

 Dal Romanista:

E’ come un nuovo inizio. Domani David Pizarro volta pagina, si mette alle spalle il passato e comincia un’altra avventura. Il Pek torna a disposizione di Ranieri, della Roma e del calcio dopo una vita. Era il 28 novembre l’ultima volta in cui lo vedemmo danzare sul pallone. A dire il vero un po’ meno del solito, perché il ginocchio già gli dava fastidio e a Palermo non riuscì ad inventare traiettorie come gli piace fare. Finì male e di lui abbiamo perso le tracce. Per qualche settimana è andato a curarsi in Cile, è tornato ed ha ricominciato quasi da zero.

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