Roma: Burdisso come Vierchowod

 Da La Gazzettta dello Sport:

Per i romanisti di non più giovane generazione, la bellezza e l’umanità dello scudetto del 1983 non hanno avuto eguali e non sono certo paragonabili con la vittoria del 2001. Quello – dicono – fu il suggello di una stagione di affermazioni politiche e conquiste sociali, il trionfo di una generazione, appunto.
Quella Roma, del resto, toccava nel profondo, perché – scrisse Corrado Sannucci – giocava «con le scarpe accanto al cuore». E non è un caso che oggi Il Romanista si affidi a Paulo Roberto Falcao, che di quei sogni si fece interprete divino. «Questa Roma mi ricorda quella del 1983», dice il brasiliano al quotidiano giallorosso.

Roma, una pioggia di soldi su Trigoria: 90 milioni di tesoro

 Il momento positivo della Roma, che a sette giornate dalla fine del campionato si trova ad un punto dall’Inter capolista, si rispecchia anche nella situazione finanziaria. I proventi dalla Champions garantirebbero alla società di Trigoria un tesoretto da spendere nella prossima campagna acquisti. In più la dirigenza dovrebbe rinnovare i contratti con lo sponsor tecnico (Kappa) e il main sponsor (Wind). Ecco l’articolo de La Gazzetta dello Sport:

Tutto sommato la Roma il suo scudetto l’ha già vinto: quello della rivalutazione economica di un marchio innegabilmente storico. Adesso però tocca alla squadra di Claudio Ranieri completare un capolavoro sportivo coniugando bacheca e business, visto che per le prossime stagioni è in arrivo una pioggia di milioni su Trigoria.

Calciomercato, Roma: le priorità sono Toni e Burdisso

 Da Il Romanista:

Ruota tutto intorno alla Champions. Come sempre. Il mercato giallorosso del prossimo anno sarà condizionato dal piazzamento finale di questa stagione. Gli introiti derivanti dalla qualificazione diretta alla Champions League, che ormai sembra in cassaforte (sono consentiti tutti gli scongiuri del caso), consentirà infatti al direttore sportivo Pradè (che ieri sera era al Meazza ad assistere ad Inter-Cska) di avere a disposizione un portafogli di almeno una ventina di milioni di euro, escluse le cessioni. Un bel tesoretto che servirà a completare e rinforzare la rosa di Ranieri, che ha bisogno di alcuni ritocchi e di essere un po’ ringiovanita.
Messo in cassaforte, non è ancora ufficiale ma l’accordo col giocatore è blindato, l’acquisto a parametro zero di Fabio Simplicio che andrà a rinforzare il centrocampo, le priorità sono due: i riscatti di Luca Toni e di Nicolas Burdisso.

Candela: “Roma, crediamo allo scudetto”

 Vincent Candela, campione d’Italia con la Roma nella stagione 2000/2001, è stato intervistato da Il Tempo. Ecco le parole del difensore francese che segnò il gol del vantaggio a Bari nell’anno del terzo scudetto:

Candela, cosa ricorda di quella partita? «Una giornata fantastica, emozionante. Giocavamo a Bari ma sembrava di stare a Roma per quanti erano i nostri tifosi».
E lei li ha fatti alzare tutti in piedi.
«Segnai un gol bello e importante, il primo, anche se la partita poi diventò facile».
Sabato può succedere lo stesso?
«La situazione adesso è diversa. Noi eravamo in vantaggio su Juventus e Lazio, stavolta c’è un punto da recuperare l’Inter.

Giannini: “Scudetto? Roma favorita, bravi Toni e la Sensi”

 Da La Gazzetta dello Sport:

Il Principe mette la Roma davanti alle milanesi. Peppe Giannini fa il tifoso, studia il calendario delle partite e si convince, sempre più, che la squadra di Ranieri sia davvero la favorita per la conquista dello scudetto. E l’addio al Gallipoli? «Parliamo della Roma, neppure è il caso di soffermarmi sulle vicende legate al presidente D’Odorico: non merita che si sprechino fiato e inchiostro».
Giannini, se l’aspettava la clamorosa rimonta giallorossa? «Ci speravo, da quando ho apprezzato il lavoro di Ranieri, bravissimo a conferire solidità alla squadra. Certo, con la Roma lontana 14 punti dall’Inter, sapevo che solo una debacle della formazione di Mourinho avrebbe potuto rimettere in gara le altre».
Si ricorda il famoso 2-3 contro il Lecce che costò lo scudetto alla sua Roma nel 1986?
«Un dolore indimenticabile. Solo un romanista può capire cosa provammo quel giorno. Calendario alla mano, però, stavolta potrebbe essere l’Inter quella ad essere beffata».
Ora chi è la favorita?
«Dico Roma al 40%, poi Inter e Milan alla pari: 30% a testa.

Julio Sergio: accelerata per il rinnovo

 Da Il Corriere dello Sport:

C’è stata un’accelerazione negli ultimi giorni nella trattativa per il rinnovo di contratto di alcuni giocatori in scadenza. Nei colloqui che ci sono stati recentemente sono stati fatti passi in avanti per Julio Sergio, Taddei e Cassetti La risalita della squadra, reduce da tre vittorie di fila arrivate dopo tre pareggi consecutivi, ha facilitato la ripresa del dialogo. Proprio nelle ultime ore c’è stata una telefonata tra il direttore sportivo Daniele Pradè (che ieri sera era Milano per Inter-Cska Mosca ed ha colto l’occasione per alcuni incontri di mercato) e il procuratore di Julio Sergio e Taddei, Alessandro Lucci, appena rientrato da un viaggio di lavoro negli Stati Uniti. E’ stato fissato un appuntamento tra martedì e mercoledì, subito dopo Pasqua ed è stato deciso di separare le due trattative.

Bari-Roma: Totti, altro record

 Da Il Romanista:

Scendendo in campo a Bari, Francesco Totti entrerà ufficalmente nel diciottesimo anno di militanza nella Roma dal momento della prima gara ufficiale disputata (Brescia – Roma 0-2 del 28 marzo 1993). Si tratta dell’ennesimo traguardo del capitano.

Totti tra poco più di un anno diventerà “maggiorenne” e sarà il calciatore ad aver vestito la maglia della Roma nell’arco temporale più lungo. A resistere al capitano è rimasto – per modo di dire – solo Giancarlo De Sisti.

Bari-Roma: è arrivato il monento di Totti, Toni e Vucinic

 Da Il Romanista:

Totti, Toni e Vucinic. Tutti insieme. Troppa grazia per Claudio Ranieri, che tutti e tre contemporaneamente (e in perfette condizioni fisiche, visto che a Torino il 23 gennaio Totti c’era ma è partito dalla panchina perché non stava bene) non li ha avuti nemmeno il 2 gennaio, giorno della presentazione dell’ex centravanti del Bayern Monaco, nell’amichevole con la Cisco Roma.
To-To-Vu, To-Vu-To, Vu-To-To, chiamatelo come vi pare, ma quello che andrà in scena sabato pomeriggio al San Nicola di Bari sarà un tridente in anteprima assoluta per il campionato italiano, ma anche per Claudio Ranieri che ha cominciato a provarlo solo ieri in allenamento a  Trigoria.

Roma, quante analogie con il 2001

 Da Il Messaggero:

Il flashback con l’annata del terzo e ultimo scudetto è obbligato. E tre uomini, più di altri, uniscono la Roma di questa stagione a quella del 2000-2001. Tre personaggi che, per motivi diversi, non dovevano essere qui e invece fortunatamente, in tempi diversi, si sono ritrovati a Trigoria per vivere un sogno che nessuno aveva messo in preventivo. I tre sono Claudio Ranieri, Nicolas Burdisso e Luca Toni.
E vanno subito accostati a Fabio Capello, Walter Samuel e Gabriel Batistuta. Facile spiegare perché: in panchina due tecnici che in passato e da giovani sono stati giocatori giallorossi; in difesa la cattiveria argentina che non ha eguali nel mondo; in attacco il centravanti di ruolo, di peso, nel senso che fisicamente si sente nel gioco aereo e non solo, e di gol, visto che quando meno te lo aspetti ti sblocca la partita.

Roma, una città in attesa di un sogno

Da Il Corriere dello Sport:

Questa è una città lucidamente pazza. Paralizzata dal sogno. Matura per lo scudetto. Basta osservarla. Via Prenestina, via della Serenissima, via Tiburtina. Ban­diere? Zero. Sciarpe appese alle ringhiere? Zero. Molte parabole, però. Le uniche due cose giallorosse che si notano percorrendo questo trilatero romano sono un’insegna del macdonal e un telo da mare col disegno di un delfino.
Per il resto, lungo le due file di palazzoni di nove piani che si affacciano sul traffico del mattino si contano due tri­colori sfilacciati, una bandiera della pace annerita di smog e una dei pirati, con il classico teschio e le ossa incrociate.

Roma: dal 2001 al 2010 quante somiglianze

 Stagione 2000/2001, stagione 2009/2010: qualche differenza ma tante analogie. E-Polis analizza le somiglianze della Roma di Capello che vinse lo scudetto e quella di quest’anno allenata da Claudio Ranieri:

Nel 2001 a giocarsi lo scudetto furono Roma, Juventus e Lazio, adesso se lo contendono Inter, Roma e Milan. Coincidenza: Bari sarà addobbata di giallorosso come nove anni fa. Differenza: il terzo scudetto da lepre, la battaglia attuale vissuta nei panni dell’inseguitore. Fare paralleli può essere fuorviante, ma qualche punto di contatto tra la Roma di Capello e quella di Ranieri c’è. Il primo è semplice: Fabio Capello come Claudio Ranieri. Cose in comune: profilo, lineamenti e volto da antico romano, pragmatismo, solidità, concretezza e capacità nell’allestimento di squadre particolarmente quadrate. Juan da molti viene paragonato ad Aldair, ma nella Roma di oggi è un po’ quello che è stato Samuel per la Roma del terzo scudetto: la colonna al centro della difesa.

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