Genoa-Roma 4-3: suicidio giallorosso

 Dal Romanista:

Minuto 86 di Genoa-Roma. Lo schieramento romanista è questo: Loria in attacco insieme a Totti, Greco al centro della difesa insieme a Burdisso, Mexes centrale di centrocampo, Menez laterale sinistro accanto a Riise. E’ questa la fotografia del suicidio giallorosso andato in scena ieri pomeriggio allo stadio Ferraris di Genova dove la Roma, dopo uno splendido primo tempo (più cinque minuti del secondo), è completamente sparita. Passando da 3- 0 a 3-4. Una prestazione imbarazzante quella dei giallorossi nella ripresa, ben sintetizzata dalla domanda che si è fatto un tifoso genoano nel lasciare lo stadio: «Ma la Roma l’ha giocato il secondo tempo?».

Nuovo allenatore Roma, Montella: “Sarebbe un sogno”

 Dal Corriere dello Sport:

Oggi la Roma sceglie il sostituto di Ranieri. Il favorito è Vincenzo Montella, ma ci sono anche altre soluzioni. Montella è il nome più gradito alla squadra, conosce be­ne lo spogliatoio per averlo frequentato (da leader) fino a un anno e mezzo fa e da allena­tore ha dimostrato di saperci fare. Con la squadra dei Giovanissimi, nella passata stagione, al­l’esordio è arrivato in finale e quest’anno ha vinto ventu­no partite su ventuno. L’ulti­ma ieri a Prato. I suoi ragaz­zini sono rientrati a Trigoria in pullman in serata, quando c’erano i tifosi ad attendere la prima squadra per conte­stare. Sono partiti i cori in favore di Montel­la, ma l’allenatore era rientrato a Roma in auto.

La Roma nel caos, Ranieri si dimette?

 Da Repubblica.it:

Da 0-3 a 4-3. La Roma è in caduta libera, frantumata a Genova dopo aver essere andata in vantaggio di tre reti. Facendo esplodere ufficialmente la crisi già respirata, assorbita nelle ultime settimane. Squadra in silenzio stampa imposto dai dirigenti. La posizione dell’allenatore sub judice. Ma l’addio è sempre più vicino.
Il coordinatore generale Gian Paolo Montali, unico autorizzato a parlare, entra nel dettaglio delle spiegazioni: “Non andiamo in ritiro, ci prendiamo tempo per ragionare e prendere la decisione migliore. Facciamo tutto nella nottata e nella giornata di domani. Vogliamo cercare di intervenire in modo chirurgico e prendere una decisione di testa, non di pancia. Ora non contano le colpe, ma capire quale sia il problema e agire per risolverlo”. Parole che, tutti, hanno immediatamente letto come la conferma di un probabile addio al tecnico: “Il linguaggio del calcio lo conoscete meglio di me –  ha confermato Montali –  e avete capito perfettamente la situazione. Siamo indifendibili dal punto di vista dei risultati. Sugli atteggiamenti però non abbiamo nulla da rimproverare alla squadra”. Fin tropo facile trarre le conclusioni: Ranieri è più che in bilico.

Genoa-Roma: serve la vittoria

 Da Il Tempo:

Genova come Lourdes. Può sembrare un po’ eccessivo, ma l’appuntamento con il Genoa, per la Roma malata di questi ultimi tempi, ha quasi le sembianze di un viaggio della speranza. «Non siamo diventati dei brocchi – assicura Ranieri – ci tireremo fuori da questa situazione. Lo spogliatoio è forte e determinato, sono convinto che faremo cambiare il corso delle cose». Un cambiamento significherebbe anche non sentire, almeno per un po’, la parola esonero: «Io non me ne vado e di certo non abbandono la nave». Poi, su quello che potrebbe accadere a giugno, Ranieri rilancia: «Cosa succederà? Ora c’è un proprietario che vende, una banca che media e un compratore che si deve insediare. Qualcuno mi ha lanciato dei messaggi più che positivi».

Trigoria, un sabato di follia

 Da Il Messaggero:

Bombe carta e lacrimogeni: le immagini di Sky arrivano da Trigoria, non dalla Libia. Mattinata ad altissima tensione nel piazzale Dino Viola, davanti al centro sportivo giallorosso sotto assedio per la violenta contestazione dei tifosi alla Roma di Ranieri. Otto agenti refertati, quattro ultrà fermati, il derby Primavera a porte chiuse: è il benvenuto al gruppo DiBenedetto. Nel pomeriggio, squadra scortata dalla Polizia sino in pista a Fiumicino, per salire al sicuro sull’aereo per Genova. Mai successo, prima di una partita da giocare. Perché a Marassi, alle ore 15 contro il Genoa rivitalizzato dal successo nel derby, la Roma a digiuno di risultati, 1 punto in 4 gare, e ripudiata dal suo popolo si gioca la faccia e, per il momento, non altro. Fuori dalla realtà si colloca invece Ranieri, vantandosi di essere in trattativa per il rinnovo del contratto (la Banca, in attesa dell’insediamento degli statunitensi, deve far chiarezza sulla questione, come maggiore indiziata alla sorprendente iniziativa). Il tecnico va oltre: assetto meno offensivo, massimo due punte. Bocciato il tridente o i due attaccanti più il trequartista.

Roma, per gli scontenti quella è la porta

Da Il Romanista:

Oggi ci aspetta un’altra partita difficile, a Marassi con il Genoa. D’altra parte, nelle condizioni in cui si trova oggi la Roma, ogni partita diventa complicata, ogni avversario fa una paura terribile. La squadra arriva infatti a questo appuntamento dopo la pesantissima sconfitta di mercoledì con lo Shakhtar, una partita buttata al vento nel giro di un quarto d’ora, in cui abbiamo subito tre gol. Nel secondo tempo c’è stata una certa reazione, i ragazzi ci hanno messo buona volontà, ma questa, da sola, non è sufficiente a camuffare i problemi che ha oggi la Roma. Problemi che ci sono, evidenti, perché si può certamente perdere, ma non si può farlo come lo ha fatto la Roma mercoledì con gli ucraini o sabato scorso col Napoli. A me sembra che i giocatori vadano in campo senza più la giusta convinzione, distratti, come se avessero la testa da un’altra parte.

Roma, Pizarro torna da titolare?

Da Il Tempo:

Non era una sorpresa, ma è stata comunque una gran bella notizia. Ranieri lo ha convocato per il Genoa. Forza Pek, oggi potrebbe toccare a te. Di nuovo. Dopo tre mesi. Anzi, qualcosina in meno: dopo 83 giorni. Tanto è passato dall’ultima volta che avevamo visto David Pizarro prendere seriamente a calci un pallone. Era il 28 novembre, era domenica, era una notte di inizio inverno a Palermo. Era una Roma maledettamente brutta, quasi la fotocopia di quella che è scesa in campo con il Brescia un pomeriggio di inverno inoltrato. Fu 3-1 e fu anche una delle peggiori partite di Pizarro da quando veste questi colori, resi sbiaditi da una squadra incolore. Senza fame, voglia, con la grinta di undici gattini invece di undici lupi. Fu un giorno maledetto, ma si trattò pur sempre solamente di un giorno.

Genoa-Roma: oggi il provino per Vucinic

 Dal Romanista:

Julio Sergio è recuperato, Borriello ha superato i problemi di tendinite e Vucinic, sofferente per un lieve versamento al ginocchio, sosterrà stamattina un provino. Si può riassumere in queste tre situazioni la doppia sessione d’allenamento svolta ieri dalla Roma. A poche ore dal match col Genoa, però, impazza più che mai il toto-formazione. Ranieri dovrà fare i conti con l’emergenza in difesa, viste le squalifiche di Cassetti e Rosi.
Un contrattempo che imporrà al tecnico di schierare Burdisso sulla fascia destra, ruolo in cui ha giocato con una certa disinvoltura a dicembre col Milan e ad affidare il centro al duo Mexes-Juan. Sulla fascia sinistra, invece, si va verso un ballottaggio fra Riise e Castellini. Nella sgambata mattutina, l’allenatore di San Saba ha provato l’ex difensore del Parma, in quella pomeridiana ha consegnato la pettorina da titolare al norvegese.

Roma caput media

 Da Milano Finanza:

Immaginate che arrivi a casa una cartellina contenente due biglietti della As Roma, immaginate poi che davanti allo stadio vi aspetti qualcuno che vi porti a visitare gli spogliatoi e quindi vi accompagni in campo per osservare la squadra mentre si scalda.
Immaginate infine di pranzare e poi di vedere la partita seduti in comode poltrone con un video davanti per rivedere i goal e le azioni dei vostri beniamini. Tutto questo tra poco potrebbe accadere anche a Roma se il piano di Thomas R. DiBenedetto e dei suoi soci per trasformare la As Roma da un football club ad una media company potrà realizzarsi.

Adriano, il Corinthians si rifà sotto

 Dal Corriere dello Sport:

Il Corinthians vuole Adriano. Ancora? Ancora. Non ve lo riportiamo in base a una voce di mercato, ma co­me una certezza. La cosa si può, me­glio dire potrebbe, fare. Con un ri­sparmio di circa dodici milioni di eu­ro lordi per il contratto di quasi due anni e mezzo ancora in corso con il giocatore e, pure, l’incasso di un milione e mezzo per il cartellino del brasiliano.
OFFERTA – C’è un’anoma­lia, però, in questa vi­cenda. Perché l’offerta scritta, su car­ta intestata del club sudamericano, non è arrivata sulle scrivanie di Tri­goria, ma è stata spedita (e ricevuta) a Milano. Alla sede di Unicredit che, del resto, in questo momento rappre­senta la proprietà della società giallo­rossa.

I compagni a Pizarro: gioca con noi

 Dal Romanista:

Forse mai come ora la Roma ha bisogno di David Pizarro: la squalifica di De Rossi per la trasferta di Marassi contro il Genoa, le due sconfitte consecutive fra campionato e Champions, il disperato bisogno di ordine in mezzo al campo.Per cercare di rimettere in piedi una stagione che già a febbraio rischia di essere compromessa, le geometrie e la saggezza tattica del cileno sarebbero fondamentali. Per questo i suoi compagni, a cominciare da quelli più ascoltati nello spogliatoio, gli hanno chiesto di stringere i denti e forzare i tempi di recupero, in modo da essere in campo già domani al Ferraris. «C’è bisogno di te, tatticamente e non solo», questo il senso delle parole rivolte al Pek.

Gli americani studiano la squadra prima della rifondazione

 Dal Tempo:

Internet, satellite, videoconferenze: la nuova Roma sta nascendo sottotraccia grazie alla potenza dei «new media». Tra una sbirciata degli americani alle partite e i contatti continui con i referenti italiani, i prossimi proprietari del club hanno già iniziato a lavorare sul futuro.
Al di là della rivoluzione societaria (strategie, sponsor, comunicazione, stadio etc.) c’è tanto da fare dal punto di vista tecnico. La Roma è una squadra vecchia – l’età media è 29,3 anni – con diversi giocatori scontenti, qualche «big» che ha chiesto di partire e un allenatore poco gradito al gruppo.

Mexes, L’Equipe lo vede al Milan, ma lui risponde: “Resto a Roma”

 Dal Romanista:

«Non ci vado, resto qui». Così Philippe Mexes ha risposto ieri a un tifoso che davanti ai cancelli di Trigoria lo pregava di non cambiare maglia a fine stagione. «Resto qui», ovvero alla Roma. «Non ci vado», ovvero lì a Milano, sponda rossonera. Il chiarimento (l’ennesimo) era doveroso dopo che l’Equipe aveva “sparato” la notizia di un accordo già fatto tra il francese e il Milan. Le cifre della possibile operazione? Un contratto di 5 stagioni per il giocatore con un ingaggio che oscillerebbe tra i 3,8 e i 4 milioni all’anno.Il quotidiano transalpino riporta anche le parole di Adriano Galliani che, come già fatto in passato, ha negato l’esistenza di un accordo, ribadendo che il Milan non ha nessuna intenzione di fare uno sgarbo alla Roma, ovvero ad una società con la quale i rapporti sono buoni.

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