Totti: “Ci saremo fino alla fine”

 Da Il Messaggero

«C’eravamo, ci siamo e ci saremo fino alla fine». Questo è. Francesco Totti non vuole lasciare niente a nessuno e va oltre il risultato di Lazio-Inter. Perché lo spirito che deve accompagnare i giallorossi in questo finale di stagione deve essere quello di Parma. La Roma, proprio allo stadio “Tardini”, ha ripreso a correre, anche e soprattutto grazie al capitano: secondo gol consecutivo e stavolta Francesco se lo gode perché la sua squadra ha portato a casa i tre punti, non come contro la Sampdoria. Un gol a pallonetto, il suo. Pallonetto, lo chiamiamo così, sperando che non si offenda nessuno. Siamo nell’epoca in cui l’aggancio, se delicato e bello, è al cachemire, la spallata è diventata la sportellata e il pallonetto è sempre il cucchiaio.

Lazio-Inter: ecco come l’hanno “vista” Totti, Perrotta, De Rossi e Ranieri

 Da La Gazzetta dello Sport:

Totti ad una certa ora si è messo sul divano con i pupi in braccio e le pantofole ai piedi, e ha sintonizzato sulla partita con lo stesso distacco con cui avrebbe infilato nel lettore dvd un film cecoslovacco. Perrotta è andato direttamente al cinema, come aveva promesso. Pare lo abbia ispirato il nuovo film di Favino, Cosa voglio di più. Salvo pensare, all’uscita, dopo aver riacceso il cellulare, che sarebbe stato meglio intitolarlo Cosa voleva di più. Ma tanto lo sapeva. Vucinic è rimasto a casa a massaggiarsi i muscoli e accarezzare il pancione di Stefania. Ranieri l’ha vista, ma col consueto aplomb inglese, reso ancora più composto dalla qualità della cucina di Rosanna, la moglie.

Totti, marchio di fabbrica

 Da Il Tempo:

L’ultimo ad arrendersi. Sempre. Francesco Totti è il simbolo di una Roma che continua a crederci. Prima della imbarazzante passerella nerazzurra con la Lazio all’Olimpico, i giallorossi avevano fatto il loro dovere sabato nell’anticipo a Parma e si erano guadagnati 24 ore e «spicci» di primato in classifica. Un 2-1 con il marchio indelebile del capitano. Suo il gol del vantaggio, segnato con una facilità innaturale, suo l’assist telecomandato per il raddoppio di Taddei. Due acuti di un solista intramontabile in un’orchestra che, per forza di cose, inizia a stonare. La rimonta miracolosa sull’Inter ha tolto energie fisiche a un gruppo che però con la testa continua a restare aggrappato al pezzo nonostante le speranze a due giornate dalla fine siano ridottissime.

Parma-Roma, tocca a Mexes

 Dal Corriere dello Sport:

Ranieri cambia, in vi­sta della finale di Coppa Italia e per lanciare la Roma nello sprint finale del campionato. Ri­spetto alla partita contro la Samp, la prima novità ci sarà in difesa. Rientra Mexes, che era andato in panchina domenica scorsa. Dovrebbe prendere il posto di Juan, al quale il tecnico potrebbe concedere un turno di riposo. O anche di Burdisso, considerato che ieri il brasiliano si è allenato regolarmente e ha superato i problemi muscolari che lo avevano tenuto a riposo giovedì. A centrocampo c’è il so­lito ballottaggio tra Taddei e Perrotta, che Ranieri sta alter­nando in questo finale di stagio­ne. Questa volta dovrebbe tocca­re al brasiliano, sarà lui a parti­re dall’inizio. Il dubbio più gran­de riguarda l’attacco con Toni e Totti che probabilmente daran­no vita a una staffetta, con il mo­denese in campo dall’inizio.

Totti-Toni, dualismo di fine stagione

 La Gazzetta dello Sport:

Questo inatteso dualismo Totti-Toni sta diventando il tormentone di fine annata. Uno in campo, l’altro in panchina. Insieme non funzionano: si pestano i piedi e costringono gli altri a fare gli straordinari nella corsa. Oggi, a Parma, Toni dovrebbe partire dall’inizio. Il capitano resterà a guardare. Ranieri ha in canna una spiegazione sulla quale nessuno può obiettare: meglio evitare due partite in quattro giorni per Totti. In vista, la finale di Coppa Italia con l’Inter. Il capitano, però, si sente in salute e prima di salire sull’aereo ha detto: «Sto bene. Nessun problema».

Roma: Burdisso vuole restare nella Capitale

 Da La Gazzetta dello Sport:

Non c’è da sorprendersi se un giorno Nicolas Burdisso sarà eletto sindaco di Altos de Chipion, paese argentino nel dipartimento di San Justo, nella provincia di Cordoba: è il personaggio più celebre della storia di questa località, fondata nel 1815 e piena di figli di immigrati piemontesi. Il giocatore romanista è nato laggiù e l’aria di Altos de Chipion — l’origine del nome è di un cacicco che governò secoli fa in quella zona — deve essere particolarmente salubre per i difensori. Il fratello minore di Nicolas, Guillermo Enio, classe 1988, è uno dei migliori centrali del Rosario Central. È nel mirino di Roma e Lazio. Potrebbe scapparci un derby anche su questo fronte. Il mercato. Burdisso ha vissuto una grande stagione a Roma, forse la migliore in assoluto da quando gioca in Italia.

Mourinho: “Ci aspettano due finali”

 Da Il Romanista:

Ancora con i vestiti bagnati, dopo che al Camp Nou avevano acceso gli idranti proprio mentre l’Inter festeggiava, Josè Mourinho ha fatto la sua dichiarazione urbi et orbi: «Vorrei migliaia di tifosi all’aeroporto e poi a Roma, dove ci aspettano due finali». Nel primo caso è stato accontentato, negli altri due si saprà soltanto domenica e mercoledì.

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