Lecce-Roma: Pizarro-gol, diritto di rigore

 Dal Romanista:

Meglio partire dalla fine. Meglio partire da quell’abbraccio sotto al settore occupato dai tifosi della Roma che sa di riconciliazione. Perché la discussione tra Pizarro e Borriello al momento di tirare il rigore decisivo poteva costare cara – carissima – alla Roma. Bastava vedere, in quel momento, il volto di Montella in panchina. Durante e dopo la scena, tanto che al fischio finale, con Pizarro rientrato subito negli spogliatoi, l’allenatore va a cercare proprio Marco. Ci parla, gli dà una pacca sulla spalla, ma l’impressione, dalla tribuna, è che non abbia gradito affatto. Anche se se c’è una persona che può capire la tensione di certi momenti, è proprio lui.

De Rossi su Ranieri: “E’ normale un po’ di amarezza”

 Dal Messaggero:

«Ci stiamo ritrovando» avverte Perrotta, per dar forza al successo di Lecce. Perché tengono banco ancora le accuse di Ranieri, costretto nel pomeriggio di ieri alla triste retromarcia («Totti e De Rossi non vanno lasciati soli» e altre sviolinate a richiesta). E’ Daniele, in assenza di Francesco, a replicare al tecnico uscente, difendendo proprio il capitano: «Non è facile giudicare le sue dichiarazioni, non è giusto che lo faccia io, perchè abbiamo una partita troppo importante martedì, ma a Roma tutta l’attenzione è spostata sulle sue interviste. E’ una persona che poteva diventare uno dei più importanti della storia della Roma. Quest’anno c’è stato qualche nervosismo ma era dovuto ai risultati che non arrivavano. Non penso che ci siano persone sole, tanto meno il simbolo di questa squadra, uno che la trascina da quindici anni. Non è una cosa vera, ma ognuno ha la sua opinione. Poi il mister spiegherà meglio. E’ normale che dopo le dimissioni ci sia amarezza». Aggiunge sull’attualità: «L’aria è sempre quella, c’è entusiasmo. Ma anche il rammarico per i tanti punti persi nel finale. Quest’anno il campionato è così purtroppo, speriamo di non ripetere certi scivoloni. Ci stavamo andando vicino pure qui».

Lecce-Roma: “Tornato l’entusiasmo, questo modulo ci piace”

 Dalla Gazzetta dello Sport:

Per la Roma una serata importante, soprattutto per la carica morale che la vittoria può dare prima della trasferta di Donetsk. Per vincere c’è stato bisogno di un protagonista ritrovato: David Pizarro, l’uomo che non guarda negli occhi secondo Ranieri, l’uomo che si tira indietro secondo tanti tifosi giallorossi. «Una bella partita -secondo Montella – […] Abbiamo avuto tanta voglia di vincere. Però possiamo migliorare. […]» Sorride quando si chiede la sua versione sul siparietto in occasione del calcio di rigore. Pizarro è andato immediatamente a prendersi il pallone per poi cederlo a Borriello.

Shaktar-Roma: quale è il segreto degli ucraini?

 Shaktar-Roma, il segreto degli ucraini. Da Uefa.com:

L’FC Shakhtar Donetsk si è confermato la più grande rivelazione di questa UEFA Champions League all’andata degli ottavi di finale, battendo l’AS Roma con un 3-2 in rimonta.
Prima del ritorno di martedì, va ricordato che la formazione ucraina non perde in casa dal 22 ottobre 2008 (1-0 contro lo Sporting Clube de Portugal). La grande scalata dello Shakhtar, che si trova a un passo dai quarti di finale, può essere spiegata con quattro fattori chiave.
I brasiliani In una recente intervista a UEFA.com, Mircea Lucescu ha descritto la sua squadra come “la più brasiliana d’Europa”. In effetti, otto giocatori dello Shakhtar provengono da lì: Luiz Adriano, Fernandinho, Willian, Jadson, Douglas Costa, Alex Teixeira, Eduardo e Marcelo Moreno, anche se gli ultimi due hanno passaporto croato e boliviano.

Roma, Ranieri: “Pizarro non guardava mai negli occhi, Burdisso non lo dimenticherò”

 L’analisi de Il Corriere dello Sport rispetto all’intervista rilasciata da Claudio Ranieri all’Espresso. Frecciate velate, da parte del tecnico, a David Pizarro ed elogio a Nicolas Burdisso. Testuale:

Claudio Ranieri è tornato a parlare della Roma in un’intervista rilasciata a ‘L’Espresso’ in edicola oggi. Ecco alcuni passaggi. Rinnovo contrattuale. «Sia la Sensi sia gli uomini di Unicredit me lo avevano proposto. Non è stato possibile, ma a me interessava relativamente. Sarebbe stata soprattutto un segnale diretto alla squadra: quando venti persone sanno che sei in bilico per mantenere armonia generale serve saldezza d’animo ». Perchè è saltato il progetto. « Le troppe voci, le false no tizie, forse arriva questo, forse quello, domani firma Angelini, poi Angelucci, poi la notizia dello sbarco ame ricano ha propagato il caos definiti vo. La macchina è finita fuori strada e poi si è fermata ».

DiBenedetto, incontro con Unicredit e derby all’Olimpico

 Thomas DiBenedetto a Roma per discutere con Unicredit e proseguire nel percorso di avvicinamento verso l’acquisizione del club giallorosso. Da Il Romanista:

La prossima settimana Thomas DiBenedetto sarà a Roma. Il magnate americano ha preso la decisione qualche giorno fa e l’ha comunicata ai suoi più stretti collaboratori nelle ultime ore.
Salvo imprevisti (che quando si parla di alta finanza possono comunque essere all’ordine del giorno), mister Di Benedetto sbarcherà a Fiumicino all’inizio della prossima settimana, con ogni probabilità martedì o al massimo mercoledì. Incontrerà i vertici di Unicredit e non è escluso che domenica possa essere allo stadio per assistere al derby. Non da presidente. Non ancora, almeno. Visto che la trattativa si concluderà intorno al 17 marzo, giorno previsto per la scadenza della trattativa in esclusiva. Anche in questo caso, secondo qualcuno potrebbe esserci una proroga, ma si tratterebbe solo di un rinvio tecnico, a volte necessario quando si è alle prese con contratti così importanti e trattative così delicate.

Vucinic a Lecce, è sempre speciale

 Mirko Vucinic torna nel Salento, terra e gente a cui è rimasto parecchio legato dopo l’esperienza nella squadra locale. Da La Gazzetta dello Sport:

A 17 anni c’è sempre un mondo da conquistare e quasi nulla da perdere. Figuratevi se non era così per un ragazzo nato a Niksic, in Montenegro, che sbarcava a Lecce perché sentiva che i suoi piedi avrebbero potuto regalargli una fortuna. Così è stato. Mirko Vucinic è partito dal giallorosso pugliese per arrivare al giallorosso romanista. Inutile nasconderlo, ce l’ha fatta, ed anche in un modo così garbato che gli consente di tornare a Lecce non da nemico, ma come un amico ritrovato. Niente sconti, però, perché la squadra di Montella ha disperatamente bisogno di punti per rilanciarsi nella scia della prossima Champions League. Lo scarso feeling alla base del desiderio di cambiare aria. A fine campionato però sicuramente se ne riparlerà La canzoncina Che un pezzo del cuore di Mirko sia rimasto ai piedi della chiesa di Santa Croce e del suo barocco, comunque, non è un mistero. Basta pensare al Bari-Roma della scorsa stagione, quando dopo aver segnato ai rivali storici, l’attaccante pensò bene di intonare a mo’ di sfottò quella canzoncina dialettale che tanti leccesi conoscono a memoria. Su internet ci fu una sollevazione: rabbia barese, tripudio leccese ed in mezzo lui, il montenegrino in cerca di futuro.

Lecce-Roma: Borriello e Vucinic con Menez

 Le indiscrezioni del pre gara dicono che la Roma arriva a Lecce per giocarsela con la coppia formata da Mirko Vucinic e Marco Borriello. Alle loro spalle, Jeremy Menez. Da Il Corriere dello Sport:

Se non ci sono colpi di scena e salvo un improvviso ag­gravamento delle condizioni di Pizarro, stasera a Lecce Vincenzo Montella si affida alla Roma ‘ spallettiana’, quella della quale ha fatto parte anche lui fino a due anni fa. Dopo aver riproposto il modulo del tecnico toscano, il 4-2-3-1, si affida anche agli stessi in terpreti. Per dieci undicesimi sta sera dovrebbero scendere in campo i giocatori che avevano fatto parte della Roma di Luciano Spalletti. L’unica novità è rappresentata da Borriello, che partirà titolare, per l’alternanza e per la squalifica di Totti.

“A Rugantino der c…, te sei venduto ar Milan”

 Philippe Mexes accusa le prime forme di contestazione in seguito alle voci che lo danno in partenza per Milano, sponda rossonera. Da Il Messaggero:

Il quasi annunciato accordo con Galliani crea i primi contrattempi a Philippe Mexes. Che incassa sfottò all’interno dell’aerostazione di Fiumicino prima di imbarcarsi sul charter per Lecce. «Ti sei venduto il c… al Milan». «A Rugantino der c…» le accuse più dirette. Il difensore, mercoledì, ha avuto un confronto con i dirigenti, ai quali ha assicurato di non essersi ancora impegnato. Montella, comunque, non sta a pensare al futuro. Anche se si rende conto che l’addio è vicino:

Roma, Caprari e Florenzi convocati per Lecce

 La bella favola dei due calciatori della Roma Primavera, Gianluca Caprari e Alessandro Florenzi, che sono stati convocati da Vincenzo Montella per la sfida Lecce-Roma. Da La Gazzetta dello Sport:

Tre anni fa, il 26 gennaio 2008, Gianluca Caprari dei Giovanissimi Nazionali fu convocato come raccattapalle per la gara di Serie A Roma-Palermo: i più svegli li mettono sulla bandierina del calcio d’angolo, e lui fu talmente rapido a piazzare la palla sulla lunetta -cosa che non rientrava certo nei suoi compiti -, angolo di taddei e gol di Mancini. Zamparini provò a chiedere di non omologare il risultato, seguirono pernacchie. Da ieri quel raccattapalle è un giocatore della Roma a tutti gli effetti: Montella, che sabato scorso gli aveva fatto fare la seduta di rifinitura prima di Roma-Parma lo ha convocato per la trasferta di Lecce: maglia numero 47.

Roma, Montella sicuro: “In tre gare ci giochiamo tutto”

 Le parole della conferenza stampa che ha preceduto Lecce-Roma in cui Vincenzo Montella ha pungolato i suoi a dare il massimo in tre partite, le prossime, nel corso delle quali ci si gioca la stagione. Da Il Messaggero:

«Sì, in tre gare ci giochiamo molto». Non tutto, ma poco ci manca. Vincenzo Montella accetta la sfida, quasi sicuramente decisiva pure per lui. La Roma è di fronte al nuovo e, forse, ultimo, snodo stagionale e l’Aeroplanino, solo dal 21 febbraio planato sulla panchina giallorossa, sa quanto possono incidere sul futuro le tre partite in 10 giorni: stasera a Lecce, nell’anticipo di campionato, martedì a Donetsk contro lo Shakhtar per il ritorno degli ottavi di Champions e domenica 13 marzo il derby. «Ci sarebbero, anche dopo, margini per recuperare posizioni in questo torneo. In coppa, invece, no. Ma è bene concentrarsi su una partita alla volta. Se guardiamo a lungo termine ci aspettani gare importanti, ma al tempo stesso anche stimolanti per giocatori, allenatore e ambiente».

Montella: “Tra Lecce e Donetsk ci giochiamo molto”

 Da Repubblica.it:

La Roma imbocca il bivio decisivo della stagione. “Tra Lecce e Donetsk ci giochiamo molto“, ammette Montella, entrato nel momento chiave dell’annata romanista: domani il viaggio in Salento che dovrà pesare le ambizioni del club giallorosso in campionato. Martedì, il viaggio in Ucraina per tentare l’impresa europea: “Ma ora pensiamo al Lecce, alla Champions penseremo poi“.
“A LECCE PER VINCERE” – I segnali raccolti in questi dieci giorni da tecnico della Roma, rassicurano Montella per presente e futuro: “La Roma ha giocatori di un certo tipo, deve andare a Lecce per provare a vincere la partita. Ma in ogni caso ci sarebbero i margini per rientrare nella lotta Champions“. Ma Montella è pronto a giurare sulla determinazione della squadra: un posto nella prossima Champions, oltre a salvare la stagione, garantirebbe anche alla futura proprietà mezzi in più per rilanciare il club. L’allenatore conta sulla voglia della squadra: “I ragazzi stanno mettendo grande determinazione, hanno spirito di rivalsa e grossa disponibilità verso di me. Serve un po’ di tempo e nel calcio non ce n’è, non c’è neanche tempo per allenarsi. Ma i segnali sono ottimi“. Neanche il calo fisico in questo momento deve frenare la Roma, almeno nelle intenzioni di Montella:E la scarsa preparazione non deve diventare un alibi. Io devo intervenire e risolvere il problema”.

Perrotta, rientro con rinnovo

 Dal Romanista:

L’ultima volta che abbiamo visto in campo Simone Perrotta era il 20 febbraio. Sono passati appena dieci giorni eppure sembra una vita. Perché nel frattempo la Roma è cambiata, rivoluzionata, e lui ha messo la firma sull’atteso rinnovo del contratto: un accordo della durata di un anno alle stesse cifre attuali (3,1milioni lordi più premi individuali). L’ufficialità dell’accordo sarà data a brave, così come quella del rinnovo di Marco Cassetti, anche per lui un anno in più alle stesse cifre di oggi (1,8 milioni lordi più premi). Quando Perrotta è uscito dal campo accompagnato a braccia per il dolore alla caviglia in panchina c’era ancora Claudio Ranieri e non sembrava nemmeno che le situazione dovesse precipitare. Perché si era al settimo minuto della partita con il Genoa e i giallorossi erano già in vantaggio grazie alla rete di Mexes. Sembrava un segno di reazione alla sconfitta col Napoli e a quella con lo Shakhtar. E invece no, è stata l’ultima goccia.

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