La prima sconfitta dell’era Montella

 Dal Corriere dello Sport:

Vincenzo Montella contro la Juventus non è riuscito a festeggiare per la seconda volta consecutiva allo Stadio Olimpico. Nella sua gestione la Roma è riuscita a ottenere soltanto una vittoria sul campo amico, sebbene importantissima come quella contro la Lazio. Sono tre le gare giocate all’Olimpico nella gestione Montella. La prima, contro il Parma, è finita sul risultato di 2-2, quindi la vittoria nel derby e la prima sconfitta maturata ieri sera contro la Juventus. Quella contro i bianconeri è anche la prima sconfitta della gestione Montella in campionato. Fin qui l’allenatore della Roma era riuscito a ottenere tre vittorie ( Bologna, Lecce e Lazio) e due pareggi ( Parma e Fiorentina), per complessivi 11 punti messi da parte in classifica. L’unico passo falso della gestione Montella era arrivato in Champions League, con il 3- 0 esterno contro lo Shakthar Donetsk che aveva sancito l’eliminazione della Roma dal palcoscenico più importante del calcio europeo.

Totti contro Matri, ma Roma – Juve è anche la sfida dei ricordi

 Da La Repubblica:

 Roma e Juventus si contendevano gli scudetti, litigando su fuorigioco e rigori non dati. Quel che resta dei recenti fasti sono due squadre in evidente difficoltà, lontane anche da un quarto posto che servirebbe come ossigeno per le future ambizioni di entrambe. I bianconeri sono alle prese con continui infortuni: alle pesanti assenze di Del Piero e Chiellini si sono ieri aggiunti gli acciacchi di Bonucci e Marchisio, comunque convocati per la sfida di stasera. La Roma è invece reduce da una settimana all’insegna di mister DiBenedetto e pochissimo si è parlato della gara che un tempo era sentita più di un derby.

Futuro Roma, Van Gaal: “Non più Totti, Riise sarà il capitano nella mia Roma”

 Futuro Roma: oggi è giorno di scherzi. Secondo quanto riporta Libero.it Louis Van Gaal da luglio sarà l’allenatore della Roma, e come prima decisione toglierà la fascia di capitano dal braccio di Francesco Totti. Trattandosi chiaramente di un pesce d’aprile, riportiamo di seguito la lunga dichiarazione che lo stesso Van Gaal, avrebbe riportato al sito:

Dopo l’annuncio di Thomas DiBenedetto, che ha confermato la firma di un contratto biennale con Louis Van Gaal, a colui che allenerà la Roma dal prossimo luglio sono bastati pochi minuti per mettere le cose in chiaro.

Cessione As Roma, il 15 è il grande giorno

 Dal Romanista:

Prima gli affari, poi un po’ di svago, ora la famiglia, a breve l’As Roma. Dopo aver raggiunto un’intesa di massima con Unicredit per l’acquisto del club, DiBenedetto ha indossato i panni del turista. E presto potrebbe riabbracciare il figlio Thomas, che indossa da qualche giorno la divisa dei Reggio Baseball. DiBenedetto partirà sereno. Ha portato a casa un accordo importante. Mancano le firme, ok. Ma se le parti non fossero state convinte di chiudere, non avrebbero stilato un comunicato congiunto. La complessità dell’operazione ha reso necessario un riaggiornamento. DiBenedetto e Unicredit sperano di firmare a Boston il 15 aprile. Ovvero, cinque giorni prima della scadenza prevista nel comunicato.È stato schivato, quindi, quello che fino a due giorni fa appariva come uno scoglio. A quanto risulta a Il Romanista, non c’era sintonia sulla cifra esatta che gli americani avrebbero dovuto mettere sul piatto. DiBenedetto è riuscito a ottenere di destinare una parte della somma al rafforzamento della squadra, inve e che versarla per l’acquisto del 60% della società.

Cessione AS Roma: DiBenedetto, la firma entro 20 giorni

Thomas DiBenedetto e la Roma sempre più vicini: dopo il comunicato ufficiale di ieri notte che ha definito i termini fondamentali dell’operazione e stabilito che la  firma tra le parti debba avvenire entro 20 giorni previa presentazione delle “garanzie convenute con riferimento all’adempimento degli impegni negoziati” da parte della cordata italoamericana, è evidente come le parti abbiano fatto un notevole passo avanti per la conclusione positiva della vicenda. La giornata di oggi sarà chiaramente più rilassante della due giorni di fuoco precedente. Dopo essersi nuovamente incontrato con Unicredit DiBenedetto ha fatto un giro turistico della città, soffermandosi alla Basilica di Santa Maria Maggiore dove ha incontrato il Cardinale Bernard Francis Law di Boston (come DiBenedetto), nominato nel maggio del 2004 Arciprete della Patriarcale Basilica Liberiana di Santa Maria Maggiore. Nel pomeriggio dopo essersi riposato nel suo albergo, ha incontrato David Thorne, ambasciatore degli Stati Uniti in Italia, a Villa Taverna. Subito dopo si è recato allo studio legale Tonucci dove ha incontrato i suoi legali con cui poi è andato a cena in un ristorante del centro. Il suo staff fa sapere ai cronisti presenti che l’americano per i prossimi due giorni, in cui probabilmente resterà a Roma, non rilascerà dichiarazioni.

Mercato Roma, idea Podolski

 Da il Corriere dello Sport:

C’è un mercato dell’oggi e uno del domani. Nel senso che, ovviamente, l’attuale dirigenza ha già pronto, a grandi linee, il suo mercato. Il direttore operativo Gian Paolo Montali e il direttore sportivo Daniele Pradè, da tempo stanno lavorando sulla Roma del futuro, consapevoli che, una volta ufficializzato il passaggio di proprietà, stavolta ci sarebbe pure un budget, peraltro da quantificare, con cui muoversi sul mercato.
RUOLI -Un portiere, tre esterni, un centrocampista. Sono questi i ruoli che, al momento, vengono considerati quelli che hanno bisogno di giocatori nuovi. (…) E’ chiaro, peraltro, che eventuali altre operazioni di mercato in entrata, potrebbero essere determinate dalle partenze. Per spiegarci meglio: se Menez dovesse andare via, sarebbe automatico andare ad acquistare un attaccante, più di fascia che centrale. Lo stesso discorso si dovrebbe in caso di addio di Vucinic o De Rossi, e così via. Servirà trovare anche un terzo centrale difensivo, anche se a Trigoria oggi come oggi vogliono attendere l’eventuale ufficialità dell’addio di Mexes. Per ora il francese ai dirigenti giallorossi non ha detto nulla.

DiBenedetto-As Roma, c’è l’accordo ma slitta la firma

 Da La Gazzetta dello Sport:

C’è l’accordo, ma non c’è ancora la firma. «E non arriverà in questa settimana» , annuncia il vicedirettore generale di UniCredit Paolo Fiorentino alle 22.15, uscito dallo studio legale Grimaldi. In estrema sintesi, è il risultato di un’altra giornata di trattative con Thomas DiBenedetto: le parti hanno trovato l’accordo su tutto, ma hanno bisogno di un ulteriore tempo supplementare. «Non stiamo trattando sul prezzo. L’accordo sulla parte economica c’è ed è ben saldo» , specifica ancora Fiorentino. DiBenedetto esce e fa l’ «ok» con la mano.

Cavani e Sanchez: due sogni per la Roma che verrà

 Da Il Corriere dello Sport.

«Qualche giocatore sarà venduto, cinque- sei nuovi arrive­ranno ». Così ieri, mattina, in un’in­tervista rilasciata allaGazzetta del­lo Sport,mister Tom DiBenedetto ha dato la prima indicazione sulle future operazioni di mercato, aven­do come obiettivo quello di costrui­re« una Roma in grado di lottare ogni anno per lo scudetto». In atte­sa di sapere chi farà il mercato del­la Roma, se l’attuale dirigenza (Montali e Pradè) o un organigram­ma del tutto nuovo (Franco Baldini e Walter Sabatini), qualche indica­zione su quello che potrebbe succe­dere nel mercato d’entrata. Indi­cando in un portiere, un difensore centrale (per il probabile addio di Mexes), due esterni, un centrocam­pista e un attaccante gli obiettivi prioritari della Roma che verrà. Per quasi tutti i ruoli c’è un sogno.

Di Benedetto is almost mister President

 Da La Gazzetta dello Sport:

Ha capito a cosa andava incontro mentre sorvolava l’Atlantico. Il primo romanista che ha incontrato era il suo vicino di posto in aereo. «Ma lei è Thomas DiBenedetto!» . A terra, alle 7.45 del mattino, ha trovato una trentina di operatori dell’aeroporto, che lo aspettavano sotto la scaletta con videofonini e cappellini della Roma. All’uscita, un mare di telecamere, cronisti, fotografi, più bravi dei depistaggi, da queste parti sono parecchio scafati. Un bagno di folla, la solita ressa, qualche capitombolo, servizio d’ordine spietato. E le prime immagini: la faccia stravolta dal lungo viaggio (costretto in Economy dopo il cambio di volo all’ultimo momento), l’abbigliamento informale non a caso (il maglione color salmone era una felpa dei Red Sox), un paio di frasi di rito: «Forza Roma, sono felice di essere qui. Vado a incontrare UniCredit» . Fatti, non parole Resteranno le uniche parole di una giornata lunghissima, intensa, assai proficua. «Chiuderemo presto con la banca» , aveva detto qualche ora prima nell’intervista alla Gazzetta dello Sport. Ce la sta mettendo tutta, gli va riconosciuto.

Superchi: “Totti faceva la differenza anche a 13 anni. Buffon è un grande“

 Da Il Romanista:

Franco Superchi: «Il merito del suo successo è della famiglia e di come l’ha seguito a quell’età». «Totti? Era esattamente come adesso: di un’altra categoria ».Oggi il capitano giallorosso festeggia i 18 anni dall’esordio in prima squadra. Il 28 marzo 1998 il mondo ha iniziato a scoprirlo, ma c’è chi lo conosceva bene già molto prima. Franco Superchi, allenatore dei portieri nelle giovanili della Roma, nonché secondo portiere giallorosso nell’anno del secondo scudetto è stato il primo allenatore a mettere nelle mani di Francesco una maglia della Roma. «A 13 anni appena entrava in campo faceva la differenza alla grande».

Già a quella età si vedeva che era di un’altra categoria? Certo. Tanto è vero che dopo pochi mesi, verso Natale, è passato a giocare con i Giovanissimi Nazionali.
Che ragazzino era Totti? Eccezionale. Non rompeva mai, faceva quello che gli si diceva, aveva un’educazione straordinaria.
Merito della famiglia. Sì. Mamma Fiorella lo accompagnava sempre agli allenamenti e lo riportava indietro. Stava lì, guardava e non ha mai detto una parola.
Una rarità a livello giovanile dove i genitori sono spesso invadenti. Vero. Francesco ha avuto la fortuna di avere una madre e dei genitori straordinari.
Ma è vero che in società volevano che lo facesse giocare più avanti? Sì. Ho rischiato di essere licenziato subito perché non lo schieravo prima punta. Ho avuto da ridire con qualcuno in società. Io lo vedevo trequartista, perché da lì lui segnava e faceva segnare.
A distanza di anni, secondo lei quale è il suo ruolo naturale? Per me è un trequartista anche se ora sta facendo cose straordinarie da prima punta.

I 18 anni di Totti con la Roma

 Da Il Romanista:

Il destino aveva già deciso. Quando Francesco Totti entrò in campo quel 28 marzo 1993 a Brescia, maglia numero 16 sulle spalle e un’emozione nel cuore che ancora adesso fa persino fatica a raccontarla, ad aspettarlo c’era l’unico calciatore che potrebbe essere quasi più romanista di lui: Paolo Negro. Entrato al posto di Hagi mezzora prima di Francesco perché così aveva deciso Mircea Lucescu, l’ultimo allenatore che – per ora – Totti ha incontrato in Coppa Campioni, l’unico grande trofeo che ancora gli manca. Cos’è questo se non destino? Chissà se chi c’era quel giorno a Brescia, dove dicono facesse molto freddo, si era reso giornali riportano, quasi freddamente, l’esordio del «ragazzino della Primavera che Boskov decide di buttare nella mischia a risultato già acquisito».

Le otto finali di Montella

 Dal Tempo:

Gli esami non finiscono mai. Il titolo della commedia di Eduardo De Filippo è perfetto per farsi un’idea dei prossimi due mesi di Vincenzo Montella.

L’Aeroplanino è atteso da dieci esami, meglio ancora se saranno undici, per convincere chi di dovere di poter essere l’uomo giusto al posto giusto sulla panchina della Roma che verrà.

DiBenedetto Day

 Dal Messaggero:

Quella che s’inizia oggi è una settimana storica per la As Roma che si concluderà, a meno di clamorosi colpi di scena, non preventivabili al momento, con la firma dell’accordo che sancirà il passaggio del club al consorzio Usa, composto da Thomas DiBenedetto, Michael Ruane, Richard D’Amore e James Pallotta. In mattinata è atteso a Fiumicino l’arrivo di DiBenedetto. Che poi l’indiscrezione si riveli il classico escamotage per distogliere l’attenzione e far atterrare l’imprenditore statunitense con un altro volo e in un’altra sede, a questo punto poco importa. Da oggi, infatti, mancano due giorni al termine dell’esclusiva, già prorogata, concessa da Roma 2000 agli americani: entro mercoledì, quindi, dovrebbe arrivare la fatidica firma.

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