Il Chelsea “Mondiale” perde i pezzi. Sud Africa negato già per 7 big

 Non molto tempo fa, si parlava del fatto che le società di club potessero richiedere cospicui risarcimenti alle federazioni nazionali per gli infortuni più o meno gravi riportati dai propri giocatori in nazionale. Se la proposta in Inghilterra fosse passata, in questi giorni, il Chelsea avrebbe avuto diritto ad incassare una “bella” cifra; infatti nel giro di poche settimane hanno dato forfait all’avventura sudafricana ben 4 giocatori dei blues infortunatisi durante il ritiro pre-mondiale delle loro rispettive nazionali. A dare inizio alla macabra processione è stato Michael Ballack, poi è stata la volta di Essien, recentissimi sono invece i problemi della punta di diamante ivoriana Drogba, infine oggi l’esclusione del factotum Obi Mikel dalla rosa della Nigeria. Sfortuna “Mondiale” per “king” Ancelotti.

Mondiali 2010: L’Inghilterra di “don” Fabio Capello

 Notoriamente si dice che il calcio sia nato in Inghilterra, in Gran Bretagna per la precisione. La prima partita della Nazionale inglese è datata 30 novembre 1872 in quel di Glasgow contro la Scozia per il match d’apertura del torneo Interbritannico. Da lì una lunga serie di amichevoli e i tre ori olimpici delle edizioni del 1900, 1908 e 1912.

La Federcalcio inglese entrò a far parte della Fifa nel 1906 per riuscirne nella seconda metà degli anni ’20 a causa di alcune divergenze di vedute con i vertici dell’associazione.

Mondiali 2010 – GRUPPO F: Nuova Zelanda, “All White” tra gli sfidanti dell’Italia

 La Nazionale di calcio della Nuova Zelanda è posta sotto l’egida della locale federazione nota come New Zealand Football. Nazionale con poca storia, è una delle minori del panorama oceanico.
La divisa completamente bianca della nazionale neozelandese, prende spunto da quella inglese (per via degli anni del colonialismo britannico degli anni ’60) ed è in netto contrasto con quella totalmente nera della nazionale di rugby (gli All Blacks), che traggono ispirazione dalle origini aborigene del loro territorio. Non a caso, il soprannome della rappresentativa di calcio è All Whites.
Solo due volte nella sua storia, la Nuova Zelanda ha raggiunto la fase finale della Coppa del Mondo: nell’edizione spagnola del 1982, in cui perse malamente tutte e tre le partite disputate, e in quella sudafricana del 2010 che prenderà il via tra pochi giorni e che la vedrà impegnata nel girone dell’Italia.
L’Oceania Nations Cup – La Nuova Zelanda nella sua storia calcistica si è spesso scontrata con l’Australia nella Oceania Nations Cup, il campionato internazionale che viene giocato dalle nazionali appartenenti alla confederazione calcistica dell’Oceania (OFC). Gli All Whites hanno vinto quattro volte questa competizione: nel 1973, nel 1998, nel 2002 e nel 2008. Nell’ultima edizione vinta i neozelandesi non si sono però trovati opposti alla rivale storica, in quanto l’Australia dal 1 gennaio 2006 è entrata a far parte dell’AFC, la confederazione calcistica asiatica.

Mondiali 2010 – GRUPPO H: la Svizzera vuol farsi notare

 La Nazionale di calcio svizzera (Schweizer Fussballnationalmannschaft in tedesco, Équipe de Suisse de football in francese e Squadra naziunala svizra da Ballape in romancio) è controllata dalla ASF-SFV. Gli elvetici rappresentano una delle nazionali di calcio minori del panorama calcistico europeo. I migliori risultati nel Campionato mondiale di calcio, risalgono all’approdo ai quarti di finale nei tornei 1934, 1938 e nel nel 1954 quando la selezione elvetica giocò il torneo in casa. La Svizzera ha in bacheca anche una medaglia d’argento, conquistata alle Olimpiadi del 1924.
Mondiali ’34 e ’38 – La nazionale Svizzera esordì il 12 febbraio 1905 contro la Francia a Parigi, perdendo 1-0. La prima apparizione ai Mondiali arrivò nel 1934, quando giunse ai quarti di finale guidata dal bomber Kielholz, che segnò una doppietta sulla vittoria per 3-2 sull’Olanda e che segnò anche nella sconfitta per 3-2 con la Cecoslovacchia. Stessa sorte quattro anni dopo, quando la Svizzera dovette affrontare la Germania nazista. Dopo il pareggio di Abegglen al 43′, la partita terminò 1-1 anche ai supplementari: non essendo previsti i rigori, al tempo, il match fu rigiocato (vedi replay) e la Svizzera si impose per 4-2 con reti di Walaschek, Bickel e doppietta di Abegglen. Toccò all’Ungheria regolare la selezione elvetica, vincendo 2-0 ai quarti.
Mondiali 1950, il pareggio col Brasile – Finita la Seconda Guerra Mondiale, nel Mondiale 1950 la Svizzera non superò il primo turno. Capitata in girone col Brasile padrone di casa, la Jugoslavia e Messico, prese una sonora mazzata dai balcanici che si imposero 3-0. Nonostante poi la squadra svizzera riuscisse ad impattare 2-2 col Brasile e a vincere 2-1 col Messico, furono i sudamericani a passare il girone.
Mondiali 1954, l’incredibile 7-5 con l’Austria – I Mondiali del 1954 furono giocati proprio in Svizzera, perciò la squadra fu qualificata d’ufficio come da regolamento. Nel girone con Inghilterra, Belgio e Italia, gli elvetici persero con i britannici, ma si imposero per ben due volte sulla formazione azzurra, una in una gara normale (2-1) e un’altra nello spareggio per il passaggio del turno (con un secco 4-1). Ai quarti di finale però, incontrò la vicina Austria in una incredibile partita che diede ragione agli ospiti, finita con un roboante risultato di 7-5.

De Rossi: “Tutta la felicità che conosco si chiama Roma”

 Daniele De Rossi mette a tacere una volta per sempre voci e illazioni che lo vedrebbero lontano da Roma. Fosse per lui, ripete il biondo ostiense, esiste solo la Capitale e i colori giallorossi che tanto bene la rappresentano. L’intervista al centrocampista della Nazionale – effettuata da fifa.com – dettaglia in maniera ancora più significativa la volontà dell’unico calciatore della Roma convocato da Marcello Lippi per i Mondiali del Sud Africa: la felicità – gli si sente dire – è solo Roma. Testuale:

Daniele, qual è la tua opinione sul cammino dell’Italia verso  Sud Africa 2010?
“Abbiamo avuto una grande girone di qualificazione e siamo  riusciti a concludere al primo posto con una giornata di anticipo. Abbiamo avuto alcune partite dure come la Bulgaria a Torino e quella contro il Montenegro, anche se le partite contro l’Irlanda sono state le più toste.  E’ difficile giudicare la prima partita a Bari, perché siamo andati subito in inferiorità numerica e  tutto è cambiato. Abbiamo segnato un gol e poi ci siamo chiusi in difesa. Abbiamo giocato meglio nella seconda partita contro di loro, riuscendo a ottenere il risultato che ci serviva”.
Quali sono state le ragioni di questo successo?

Mondiali 2010 – GRUPPO H: l’Honduras. Piccolo così, certe volte speri che basti il cuore (e Suazo)

 La Nazionale di calcio dell’Honduras è posta sotto l’egida della Federación Nacional Autónoma de Fútbol de Honduras. E’ una delle nazionali minori del panorama calcistico mondiale: oltre ai Mondiali in Sudafrica, la nazionale sudamericana è riuscita a qualificarsi solamente un’altra volta alla fase finale dei Mondiali, ovvero a Spagna 1982. A tutt’oggi il giocatore più forte della squadra è senza ombra di dubbio l’attaccante David Suazo, attaccante in forza al Genoa (ex Cagliari e Inter), insieme al fantasista Julio César León (ex Reggina e Parma, ora al Torino), ai centrocampisti Wilson Palacios ed Edgar Álvarez e al difensore Maynor Figueroa. Ma siccome nel calcio tutto il mondo è paese, anche l’Honduras ha la sua acerrima rivale: la Nazionale di El Salvador con la quale vive una fortissima rivalità: il famoso spareggio per le qualificazioni ai Mondiali di Messico ’70 tra le due Nazionali, fu la scintilla che degenerò nella Guerra del calcio, sebbene le vere cause del conflitto fossero oggettivamente di diversa natura. Come detto dunque, la Nazionale honduregna si è qualificata solo due volte al Campionato del mondo, in occasione dell’edizione di Spagna 1982 e di quella, più recente, di Sudafrica 2010.

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