Cristiano Doni, atalantino de Roma

 Da Il Romanista:

Si può nascere a Roma e diventare bandiera dell’Atalanta? Cristiano Doni è la dimostrazione vivente che, benché strana, è una cosa possibile. Colpa (lui direbbe merito) del lavoro di papà Angelo, che di mestiere faceva il rappresentante della Esso e che per questo era costretto a cambiare spesso città. Così, nei primi anni Settanta, la famiglia Doni si trasferì nella Capitale e lì, l’1 aprile del ’73, nacque Cristiano, che inevitabilmente diventò un po’ romanista. O meglio “Pruzzista”. Sì perché il suo idolo era proprio il bomber giallorosso che incontrava sempre durante le vacanze a Crocefieschi paese di nascita dell’attaccante e di mamma Doni. Se passi l’infanzia con Pruzzo e se a battezzarti è un certo Padre Angelo, un parroco spagnolo che aveva giocato nelle giovanili del Real Madrid, il tuo destino è segnato. Non puoi fare a meno di diventare un calciatore.

Montolivo: “Viola, giallorossi: sembrava di avere un sacco di tifosi”

 Da Il Romanista:

Adesso sta a noi, perché è successo quello che doveva succedere ma che pensavamo non potesse accadere. La Fiorentina, nonostante l’impegno di martedì in coppa Italia alle porte, ha fatto a pieno il suo dovere e ha fermato l’Inter. Nel 2-2 finale i viola ci hanno messo molto del loro, ma forse in quel pallone buttato dentro da Kroldrup a pochi minuti dalla fine c’era la spinta di milioni di romanisti che vogliono continuare a sognare. «Ho l’impressione che avevamo il sostegno di tanti tifosi» ha detto alla fine capitan Montolivo riferendosi a quelli giallorossi. Quegli stessi che, al momento dell’annuncio delle formazioni, hanno temuto una passeggiata di salute per i nerazzurri visto che Prandelli, a sorpresa, tiene in panchina Giardino affidandosi a Keirrison. Pronti, via e i timori sembrano più che fondati, perché l’Inter dopo una manciata di minuti prende un palo clamoroso con Milito (ci ritorni in mente). Ancora un paio di buone giocate in avanti di Eto’o e Snejider, poi, inaspettato, arriva il gol proprio di Keirrison… Nell’intervallo Mourinho rischia il tutto per tutto. Fuori Chivu e dentro Balotelli. Appena 3 minuti e Jovetic si divora l’occasione del raddoppio. Pasqual, già ammonito, soffre troppo e Prandelli lo sostituisce con Felipe. Al 60’ entra Gilardino per Keirrison.

Amoruso: “A Roma un’Atalanta bisognosa di punti”

 Per Nicola Amoruso e l’Atalanta in generale, la gara contro la Roma ha una importanza speculare a quella che si respira in casa giallorossa. Da una parte – nella capitale – i tre punti valgono il sogno scudetto; dall’altra – tra gli orobici – la vittoria alimenterebbe il sogno di una salvezza difficile. Proprio l’attaccante atalantino si è pronunciato sulla gara dell’Olimpico ai microfoni di Bergamo Tv, augurando a se stesso di segnare per coltivare le speranze degli uomini di Mutti.
IL GOL.Una rete decisiva sarebbe importantissima anche perchè stanno arrivando tre gare delicate oltre allo scontro diretto con il Bologna. Fare risultato a Roma è un obiettivo dichiarato. Così come lo è quello di raccogliere qualche punticino a Milano contro l’Inter“.

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