“Rothschild? Solamente incontri d’aggiornamento”

 Dal Corriere dello Sport:

 Gli incontri previsti questa settimana con l’advisor Rothschild, incaricato di selezionare i possibili acquirenti dell’A. S. Roma sono « incontri di aggiornamento, non decisivi. Gli incontri impor tanti si fanno con la fami glia Sensi ». Queste le parole del vice Ceo di Unicredit, Paolo Fiorentino, pronunciate entrando ieri mattina nella sede di Uni credit a Milano. Fiorentino è il manager che con l’avvocato Peluso si occupa del dossier della vendita del club giallorosso.

La Roma in vendita, ci sono venti pretendenti

 Dal Corriere della Sera:

Problemi di scelta per la Roma. In campo e fuori. Ieri mattina, a Milano, i dirigenti di Unicredit e della banca d’affari Rothschild, advisor per la cessione della società giallorossa, si sono incontrati e hanno fatto un primo punto della situazione. La prossima settimana la procedura entrerà nel vivo, con l’invio a tutti i soggetti interessati dell’info memorandum completo sulla Roma. In pratica si tratta di una due diligence molto semplificata. L’iter vero e proprio, con la raccolta delle manifestazioni di interesse per l’acquisto della società, è dunque pronto al via. Fonti a conoscenza del dossier sottolineano che le decisioni sulla scelta dell’acquirente verranno prese in collaborazione con la famiglia Sensi e che ci sarebbero una ventina di manifestazioni d’interesse. Un numero molto ampio che dovrà essere scremato. Rumours dall’interno dicono che Unicredit preferirebbe un compratore straniero (fondi Usa vicini a grandi società di entertainment) ma che le piste più battute portano a nomi italiani ben visti anche dalla politica.

Futuro societario: dopo la firma sul mandato a vendere la base sarà 150 milioni

 Futuro societario, l’articolo di MF-Dow Jones:

“Avvio di procedura di vendita della As Roma sotto il controllo di soggetti di fiducia della banca e destinazione dell’intero ricavo a rimborso del debito” verso Unicredit.  Che la lettera d’intenti, o puntuazione, tra Unicredit e Italpetroli abbia al primo punto la As Roma è un elemento importante per capire come la società giallorossa e il suo futuro rappresenti il fulcro dell’intera trattativa tra le parti. E così sarà anche nell’accordo definitivo che la banca e la famiglia Sensi si apprestano a firmare prima di reincontrarsi lunedì davanti al collegio arbitrale presieduto da Cesare Ruperto. Escludendo il club di Totti & De Rossi, resteranno ai Sensi immobili per 30 mln di euro che andranno a costituirsi dentro una Newco Immobili, mentre a Unicredit andrà il 100% di Italpetroli, eccetto la As Roma: verrà costituita una Newco Roma che sarà proprietaria al 100% di Roma 2000, la scatola che detiene il pacchetto della As Roma.

Da Angelucci ai libici: tante voci sul futuro della Roma

 Futuro Roma: il destino della società giallorossa è ancora incerto, in attesa di sviluppi. Dopo l’accordo di ieri, 8 luglio, tra Italpetroli e Unicredit, si rincorrono voci sui possibili acquirenti, come spiega una nota dell’Adnkronos:

Oltre alle indiscrezioni che vedrebbero in pole position la famiglia Angelucci che, a quanto sembra, avrebbe dichiarato durante una cena, interesse anche per la costruzione del nuovo stadio e cordate o pseudo cordate, come quella che vedrebbe in pista anche Angelini, spunta ora anche il fondo libico Aabar. Secondo il sito ‘Sporteconomy‘ il fondo arabo, primo azionista con il 4.99% della banca italiana , sarebbe infatti stato già sondato dalla Rothschild (advisor di Unicredit per la vendita della società calcistica). Aabar è uno dei principali fondi di investimento del mondo e non è l’unica azionista araba di Unicredit.

La Roma festeggia l’intesa Italpetroli-Unicredit

 Da Milano Finanza:

Alla fine di un interminabile tira e molla, Rosella Sensi ha detto sì. La lettera d’intenti tra Unicredit e Italpetroli per risolvere la questione legata al debito della holding di casa Sensi che controlla la Roma è stata siglata dalle parti alla presenza del presidente del collegio arbitrale, Cesare Ruperto. Una decisione sofferta, quella della famiglia Sensi, che mette fine a un impero petrolifero e immobiliare costruito da Franco Sensi che è stato messo a dura prova proprio dalla Roma. Oberata da un debito di quasi 400 milioni nei confronti delle banche Italpetroli è, da oggi, nelle mani di Unicredit. (…) Quello che è già noto riguarda i contorni generici dell’accordo che prevede una buonuscita per i Sensi di circa 30 milioni di euro in immobili, mentre attraverso il meccanismo della cessione dei beni usciranno da Italpetroli gli altri asset immobiliari e petroliferi.

Accordo Italpetroli-Unicredit: il titolo Roma rallenta in borsa

 Futuro societario: dopo l’accordo raggiunto ieri, 8 luglio, tra Unicredit e Italpetroli, il titolo dell’As Roma – come riferito da TeleBorsa – rallenta la sua corsa a Piazza Affari:

L’A.S. Roma rallenta il passo nell’ultimo giorno di contrattazioni di una settimana intensa che ha visto il titolo guadagnare quasi l’8% in attesa del raggiungimento di un accordo tra l’Italpetroli della famiglia Sensi e Unicredit. Le azioni della società di calcio, dopo un avvio tonico ripiegano sui minimi mostrando ora a Piazza Affari un guadagno dello 0,25% a 0,9855 euro.
Dopo una lunga riunione terminata in serata le due parti hanno deciso che Italpetroli trasferirà le attività oil e asset immobiliari a Unicredit per estinguere l’ingente debito verso l’istituto bancario. Il club capitolino rientra negli asset ceduti, ma la società sportiva non rimarrà in balia delle onde.

Unicredit si prende la Roma alla ricerca di potenziali acquirenti

 Futuro societario: il Financial Times dedica un articolo alle vicende del club giallorosso:

UniCredit sta cercando un nuovo acquirente per AS Roma, uno dei più prestigiosi club della serie A italiana, in seguito all’accordo di giovedì notte (ieri, ndt) raggiunto con Rosella Sensi per l’estinzione del debito di Italpetroli, la società di famiglia sull’orlo della banca rotta.
UniCredit, la terza più grande banca europea per valore di mercato, dovrebbe affidare alla Rotschild il mandato per essere l’advisor per la ricerca di potenziali acquirenti per la Roma. Nel frattempo, la Sensi rimarrà nel management (con il ruolo di presidente, ndr) per garantire la giusta continuità al club in vista della prossima stagione. (…) Rosella Sensi, la cui famiglia fino a ieri sera possedeva il 67% delle azioni della Roma, da anni era nella scomoda situazione di dover restituire 400 milioni di euro, di cui  320 a  UniCredit e 80 al Monte dei Paschi di Siena.

Comunicato Italpetroli-Unicredit: “La Roma è in vendita”

 L’accordo è stato raggiunto, la Roma è in vendita. Ecco il Comunicato Italpetroli-Unicredit:

Compagnia Italpetroli comunica, su richiesta della Consob, che è stata definita con il Gruppo Unicredit una puntuazione per la negoziazione, entro il 20 luglio p.v., di un più articolato accordo per la definitiva sistemazione dell’indebitamento finanziario complessivo del Gruppo Italpetroli.
Quanto alla partecipazione detenuta in A.S. Roma, l’accordo dovrà prevedere che:
– A.S. Roma continui a far capo, all’esito di una riorganizzazione societaria del Gruppo Italpetroli, ad una società (di seguito “Newco Roma”) partecipata dalla Famiglia Sensi e da Unicredit secondo le attuali quote di partecipazione in Compagnia Italpetroli (rispettivamente, 51% e 49%);
il consiglio di amministrazione di Newco Roma sia composto da tre consiglieri, di cui uno indicato dalla Famiglia Sensi, uno indicato da Unicredit ed il terzo, presidente con piene deleghe operative, nella persona del prof. Attilio Zimatore, professionista indipendente di comune fiducia delle Parti;
Newco Roma abbia l’obiettivo prioritario di procedere alla valorizzazione e alla vendita, avvalendosi di primario advisor, del pacchetto A.S. Roma, società che conserverà l’attuale governance e continuerà ad essere guidata dalla dott.ssa Rosella Sensi.

Vendita Roma: Unicredit prepara una cordata

 Dalla Gazzetta dello Sport:

C’è una frase che ha messo all’angolo Rosella Sensi, lasciandola per la prima volta senza via d’uscita: «Non idonei ad esprimere un giudizio». Così sindaci e revisori dei conti della Bdo hanno concluso la propria relazione tecnica sul bilancio 2009 della Italpetroli, che andrebbe approvato entro il 30 giugno. Il giudizio è sospeso finché non verrà trovato l’accordo con UniCredit, azionista al 49% e principale creditore del gruppo. E l’accordo — passaggio alla banca del restante 51%, con tutti gli asset, compresa la Roma — stavolta è la condizione essenziale per dare l’ok al bilancio.  Senza, la continuità aziendale di Italpetroli — gravata di debiti per oltre 400 milioni di euro — non può più essere garantita. Cessione vicina Con questa premessa, ieri mattina Rosella Sensi ha incontrato Piergiorgio Peluso, a.d. di UniCredit Corporate banking, di fatto il numero 3 dell’istituto di credito.

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