Newco Roma: Unicredit, opzione su quote Sensi

 Da Il Messaggero:

C’è anche un’opzione di acquisto in favore di Unicredit  della quota della famiglia Sensi in Newco Roma, il veicolo finanziario cui verrà assegnato il pacchetto azionario di controllo di As Roma, tra le intese che in settimana hanno portato alla sistemazione del debito Italpetroli dopo una lunga trattativa. È quanto emerge dall’estratto dei patti parasociali pubblicato ieri. La prelazione scatta se il veicolo finanziario perde il controllo del club, se la banca riceve un’offerta di acquisto «almeno pari al 51% del capitale sociale di Newco Roma» e in caso di «inadempimenti contrattuali rilevanti».
Newco Roma, secondo quanto annunciato lunedì 26 luglio, sarà costituita tramite la scissione di Compagnia Italpetroli e partecipata dai Sensi al 51% e da Unicredit al 49%. «A Unicredit è riconosciuta una opzione di acquisto sulla partecipazione detenuta dalla Famiglia Sensi in Newco Roma all’esito della scissione – si legge ora nell’estratto dei patti – esercitabile decorsi dodici mesi dalla data di sottoscrizione dell’accordo e, in qualsiasi momento, per i quarantotto mesi successivi». Il patto prevede anche un’opzione di vendita in favore della famiglia Sensi, ma è esercitabile solo in caso Newco Roma venga a perdere il controllo dell’As Roma ed entro i sessanta giorni successivi.

As Roma: è scattata la fase 2

 Dalla Gazzetta dello Sport:

MOSSE – Studiare i conti fino a settembre Poi le trattative. Dunque, la palla è passata a Rothschild, che «dovrà procedere alla dismissione della Roma in tempi brevi», ma non troppo. Attenzione, la priorità è affidare il club ad un progetto serio di medio/lungo termine. No a soluzioni prendi e scappa. La partita la giocherà Alessandro Daffina, managing director della banca d’affari. La prima mossa: radiografare la Roma, risalire al reale stato patrimoniale del club. Se non scopre cosa si «nasconde» dietro i bilanci pubblici, non sa nemmeno quanto chiedere ai compratori.

Roma: Rothschild cerca un compratore

 Dal Messaggero:

Firmato l’accordo definitivo fra Unicredit e la famiglia Sensi per la ristrutturazione del debito di Italpetroli nei confronti di piazza Cordusio (325 milioni) e di Mps: la banca senese, da quello che risulta dalle carte, ha un’esposizione di 90 milioni. Nell’accordo siglato ieri a Milano presso la sede di Unicredit da Piergiorgio Peluso e Rosella Sensi e preceduto da un faccia a faccia fra la presidente della Roma calcio e Paolo Fiorentino, vice ad della banca, è previsto l’immediato conferimento del mandato a vendere la As Roma alla Rothschild.

Roma, l’Arbitrato sta per finire

 Salvo clamorose novità, oggi si firma. Unicredit e Italpetroli metteranno in cassaforte l’accordo raggiunto dopo mesi di trattative e all’Arbitrato tra le due società potrà essere apportata anche la data conclusiva. Cesare Ruperto attende le parti nel pomeriggio: gli è solo toccato di verificare che all’interno della penna che consegnerà ai referenti della holding petrolifera e dell’istituto di credito vi fosse l’inchiostro necessario per apporre due autografi. Pare ci sia. Da Mf Dow Jones:

Roma, Italpetroli – Unicredit: si chiude nel pomeriggio?

 La lunga fase di trattativa tra Italpetroli e Unicredit potrebbe chiudersi in maniera definitiva oggi pomeriggio, quando le parti si riuniranno presso gli uffici di Cesare Ruperto per depositare l’accordo con tanto di firma. Via Ferrero di Cambiano tornerà a essere strada parecchio battuta tra le 17.30 e le 18: a quel punto nulla impedirà a Rothschild Italia di dare il via alla seconda – ma ugualmente delicata – fase: individuare un acquirente per la Roma. da repubblica.it:

Unicredit-Sensi: c’è l’accordo

 Dalla Gazzetta dello Sport:

Le tre paginette della «puntuazione» redatte e firmate l’8 luglio, sono diventate un contratto di una sessantina di pagine che oggi pomeriggio, finalmente, verrà firmato sotto gli occhi di Cesare Ruperto, dove sono riconvocate le parti. E, sempre se Dio vuole, metterà la parola fine ai tira e molla tra Rosella Sensi e Unicredit. Ci sono volute quasi tre settimane perché la lettera d’intenti sfociasse in un accordo vincolante.

Cessione Roma: 100 milioni per il 67% del club

 Le cifre stanno venendo fuori, segno che la fase successiva all’accordo tra Italpetroli e Unicredit – quella della vendita della A.S. Roma – sta per partire. Da Mf-Dow Jones:

Per Unicredit e Italpetroli il pacchetto del 67% della As Roma vale 100 milioni dì euro. Sì può partire da qui per mettere il club giallorosso sul mercato e consegnare, dopo la firma definitiva dell’accordo (attesa in queste ore), l’asset più importante della holding di casa Sensi all’ advisor Rothschild Italia perché avvii le trattative di vendita. Nella lettera d’intenti firmata lo scorso 8 luglio da Unicredit e Italpetroli al primo punto viene proprio definito «l’avvio della procedura di vendita della As Roma sotto il controllo di soggetti di fiducia della banca e la destinazione dell’intero ricavo a rimborso del debito» verso Unicredit, pari a 325 milioni al netto degli interessi.

A.S. Roma: 150 milioni, la cifra di partenza

 L’asta partirà da 150 milioni: chi volesse comprare la Roma dovrebbe disporre di liquidità simile. A meno che, ma l’ipotesi è ora solo campata per aria, non si scateni un’asta al rialzo. Hai visto mai. Da Italia Oggi:

Dopo la firma dell’accordo definitivo, atteso entro il fine settimana, UniCredit e Italpetroli torneranno a riunirsi lunedì in quella che potrebbe diventare la data ultima della partita. Ma già ieri è trapelato il prezzo di base d’asta per la vendita di As Roma, 150 milioni di euro e il titolo è volato a 0,98 euro, +3,90%. All’incontro presso lo studio del presidente del collegio arbitrale, Cesare Ruperto, saranno presenti anche gli altri due arbitri componenti il collegio: Romano Vaccarella, giurista, già giudice della Corte Costituzionale, e il giurista e professore universitario Enrico Gabrielli.

Vendita As Roma: 150 milioni il prezzo base

 Dal Tempo:

Chi vuole comprare la Roma deve stanziare come minimo questa cifra. Lo si evince leggendo la puntuazione tra Unicredit e Italpetroli, che proprio in queste ore gli avvocati stanno trasformando nel più articolato e definitivo accordo da firmare lunedì in sede di arbitrato: oggi i legali si incontreranno per sistemare gli ultimi dettagli. L’udienza dell’arbitrato di lunedì molto probabilmente verrà comunque sospesa in attesa che i passaggi di proprietà degli asset si completino: già chiesti in via cautelativa 180 giorni di proroga rispetto alla scadenza del 24 agosto.

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