Roma: Rothschild cerca un compratore

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 Dal Messaggero:

Firmato l’accordo definitivo fra Unicredit e la famiglia Sensi per la ristrutturazione del debito di Italpetroli nei confronti di piazza Cordusio (325 milioni) e di Mps: la banca senese, da quello che risulta dalle carte, ha un’esposizione di 90 milioni. Nell’accordo siglato ieri a Milano presso la sede di Unicredit da Piergiorgio Peluso e Rosella Sensi e preceduto da un faccia a faccia fra la presidente della Roma calcio e Paolo Fiorentino, vice ad della banca, è previsto l’immediato conferimento del mandato a vendere la As Roma alla Rothschild. Nel pomeriggio l’accordo è stato sottoposto al collegio arbitrale presieduto da Cesare Ruperto che, come ha precisato Francesco Carbonetti, legale di Unicredit assieme a Valerio Di Gravio, manterrà aperta la procedura fino all’11 ottobre, data entro la quale si saranno avverate le due condizioni sospensive dell’ok Antitrust e della Consob per l’esenzione dall’obbligo opa non essendo cambiato il controllo della squadra. I termini del contratto finale ricalcano la lettera di intenti (puntuazione) dell’8 luglio. La Roma (ASR) verrà detenuta secondo le attuali partecipazioni di Italpetroli, da una società di nuova costituzione (Newco Roma), partecipata al 51% dai Sensi e al 49% da piazza Cordusio, la quale sarà proprietaria del 100% di Roma 2000 che a sua volta detiene il 67% del club, di tutti i diritti sull’immobile di Trigoria e del marchio ASR. La procedura di cessione parte subito ad opera di Rothschild: la governance del club resta immutata con Rosella Sensi alla presidenza fino alla vendita (tempo massimo due anni) a cui restano i poteri della gestione ma con un monitoraggio finanziario esercitato dalla banca che avrà potere di veto sulla scelta del cfo (direttore finanziario).


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