Stefano Okaka si guarda intorno. Sfumato il trasferimento al Fulham, il centravanti vuole capire quale sia la soluzione migliore per il suo futuro. Con l’arrivo di Toni (e la mancata partenza di Baptista), le possibilità di ritagliarsi uno spazio in giallorosso si sono ridotte al minimo. Il procuratore di Okaka ha spiegato i motivi per cui è saltata la trattativa con gli inglesi: “L’accordo economico era chiuso da martedì – ha detto Domenico Scopelliti a Romanews.eu -. Lui è ancora infortunato, domani tornerà in gruppo, ma certo non è ancora pronto. Al Fulham volevano un giocatore pronto subito, che potesse scendere in campo già domenica contro il Blackburn. A Londra sarebbe andato molto volentieri, voleva fortemente fare quest’esperienza. Siamo stati chiari da subito con gli inglesi, Stefano sarebbe arrivato lunedì (ieri, ndr). Aveva dei problemi fisici e voleva risolverli completamente per presentarsi al meglio. ma loro avevano un bisogno più immediato“.
La Fiorentina insiste per Taddei. Cerci verso Bari, Okaka in Inghilterra
Dopo la bella vittoria di sabato contro la Juventus e
Il direttore sportivo della Roma Daniele Pradè, nell’incontro di metà campionato tra arbitri, capitani, allenatori e dirigenti di società di Serie A e Serie B andato in scena questa mattina all’Hotel Hilton di Fiumicino, ha parlato del passaggio di Stefano Guberti alla Sampdoria e delle operazioni in uscita ed in entrata della società giallorossa: “Guberti alla Sampdoria è praticamente un’operazione conclusa, manca solo una telefonata tra Rosella Sensi e Marotta, che probabilmente avverrà nel pomeriggio. Cerci al Bari? E’ saltato dal momento che si poteva fare solo con prestito secco, ma essendo un giocatore in scadenza di contratto nel 2011 non ci sentiamo di affrontare questa operazione. Azevedo? E’ un giocatore che stiamo seguendo, è una scommessa ed è bello fare una scommessa soprattutto con i brasiliani, come già successo in passato. Okaka al Fulham? E’ un’operazione che ci piace molto, perchè noi crediamo in Stefano, è un ’89 e la Premiere League è il campionato giusto per dimostrare le sue caratteristiche e le sue potenzialità.
Jeremy Menez vuole lasciare la Roma. Il fantasista ha chiesto ai dirigenti di essere ceduto: nella Capitale tira una brutta aria per il francese, dopo i molteplici litigi con Claudio Ranieri. “Permettemi di pensarci due volte, prima di rimetterlo in campo“, è stata l’ultima uscita dell’allenatore, nel dopo gara di Roma-Chievo, a testimonianza di un rapporto ormai incrinato. L’aria di sufficienza con cui Menez ha giocato a Cagliari è stata solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso: in realtà Ranieri era infastidito da tempo per il modo in cui Jeremy affronta gli allenamenti. L’ex Monaco, dopo aver manifestato il desiderio di partire, ha chiesto comunque scusa al tecnico. Ranieri ha gradito il gesto, che in ogni caso non è valso, con tutta probabilità, a cancellare gli attriti. Da quando l’allenatore siede sulla panchina della Roma, Menez si è trovato più volte a doversi far perdonare. Mercoledì, a Trigoria, è atteso l’arrivo del suo procuratore Alain Migliaccio. Sarà l’occasione per fare un nuovo punto della situazione e decidere il futuro del ragazzo. La Roma non ha intenzione di cederlo a titolo definitivo. Al Fulvio Bernardini, per di più, non è pervenuta nessuna offerta concreta. Si attendono le mosse del Paris Saint Germain e del Lione (l’ipotesi Inter sembra remotissima).