Roma scende in campo, Ranieri: “Vediamo dove possiamo arrivare”. Pradè: “Stiamo lavorando per la punta”. Guberti: “A gennaio voglio andare a giocare”

 Francesco Totti, capitano della AS Roma ed Angelo Gigli, ala della Lottamatica Virtus Roma, questa sera sono stati i testimonial dell’evento “Roma scende in campo per combattere la fame nel mondo”, in programma al Palalottomatica di Roma. Totti e Gigli, nelle maglie da gioco dell’altro, hanno rappresentato la Capitale per raccogliere i fondi a favore del programma di alimentazione scolastica del Programma Alimentare Mondiale (WFP). I giocatori della Roma Julio Sergio, Menez, Brighi, Burdisso, Perrotta, Andreolli, Esposito, Doni, Cicinho e Baptista non hanno preso parte alla partita. Presente il presidente giallorosso Rosella Sensi, Angela Fioravanti e i dirigenti Daniele Pradè e Gianpaolo Montali. Le parole di Ranieri sull’evento: “È bello che molta gente sia venuta quando c’è da fare beneficenza Roma non si tira mai indietro. È bello vedere le due squadre insieme, vederli scherzare, loro hanno cambiato allenatore come successo a noi 3-4 mesi fa, speriamo che anche loro possano invertire la marcia. Gli auguro di poter far bene come stiamo facendo noi. La Lottomatica? Speriamo che per loro possa girare la fortuna e arrivare la svolta sperata. Per noi, vediamo, stiamo lavorando, vediamo dove possiamo arrivare”. Le dichiarazioni di Pradè: “Serata divertente, abbiamo trovato un Vucinic e un Riise bravissimi  cestisti. Loro hanno il canestro a Trigoria, ci giocano tutto il giorno, ma non li avevo mai visti giocare così bene. De Rossi ha le caratteristiche del lottatore con la mascherina gladiatore. Totti? Per fortuna che ha i piedi.

Ag. Guberti: “Piace a molte squadre”

 Voluto da Luciano Spalletti per il suo 4-2-3-1, Stefano Guberti non sta vivendo un momento felice. Il suo procuratore, Claudio De Nicola, come riportato da Romagiallorossa.com non appare preoccupato: “Stefano è della Roma e lavorerà per rimanere ancora a lungo alla Roma. Se poi la società deciderà che è un giocatore in esubero, ne prenderemo atto e cercheremo un’altra collocazione. Stiamo parlando della Roma, un grandissimo club a livello europeo in cui ogni giovane che tenta di ritagliarsi uno spazio deve fare molti sacrifici per riuscire ad emergere. E non è solo il caso di Stefano, ma anche di Cerci, ad esempio. Una squadra come la Roma che ha come obiettivi primari la lotta per la Champions League o per lo scudetto, il passaggio dal campo alla tribuna è facile. Bisogna cercare di ritagliarsi un posto con molti sacrifici”.

Dal rombo al tridente: i numeri, i minuti ed i gol del centrocampo giallorosso

 Tre posti per nove maglie. In tredici giornate tutti presenti a dare una mano al centrocampo di Ranieri. Anche solo per pochi minuti. Simone Perrotta comanda i magnifici nove e li trascina attraverso schieramenti, tattiche e moduli diversi. Si è cominciati da Siena con il rombo, anche se la Roma nei primi 16 minuti della partita al Franchi aveva adottato un centrocampo robusto con 5 uomini a proteggere la difesa. Poi si è tornati al rombo, il modulo adottato per invertire la rotta di una squadra in crisi, in realtà era stato già adottato da Spalletti la scorsa stagione. L’idea risale al 4 novembre del 2008: dopo una serie nera di risultati, con la sfida contro il Chelsea il tecnico di Certaldo decise di mettere da parte il 4-2-3-1. Si affidò, per la circostanza, a De Rossi (veritce basso), Perrotta (interno destro), Brighi (interno sinistro) e Pizarro (vertice alto). I giallorossi surclassarono i londinesi per 3-1 e da allora Spalletti iniziò a disegnare le varianti della sua Roma sul 4-3-1-2. Ovvero sul rombo. Con il nuovo modulo i giallorossi conseguirono in campionato 11 vittorie (di cui cinque consecutive – dalla 12a alla 16a giornata) e 6 pareggi.

Guberti e Cerci, valigie in mano?

Stefano Guberti e Alessio Cerci, papabili partenti nel corso del mercato invernale di riparazione. Non per altro, ma per il fatto che entrambi hanno più di un estimatore: giovani, bravi e a basso costo. Nella Roma hanno avuto poco spazio: Il Corriere dello Sport analizza la situazione di entrambi.
Testuale:

Roma-Livorno 0-1: Povera Roma fa ricco il Livorno

 I tre fischi di Russo si confondono con quelli dell’Olimpico: Serse Cosmi ha sgambettato la Roma, indolente nel primo tempo, disordinata nel secondo. L’attacco giallorosso chiude l’ennesimo match all’asciutto. La difesa è di nuovo perforata. Questa volta i trand non passano in secondo piano: De Rossi e compagni pagano i loro limiti. Ranieri sconta alcune decisioni. L’arrembaggio finale, alla rimonta del gol di Tavano, è stato affidato a Guberti, Pit e Vucinic. Tridente emblematico. Di una Roma povera.
LA PARTITA – Sorpresa all’Olimpico all’ingresso delle squadre in campo. Ranieri è costretto a rinunciare a Pizarro (problemi alla schiena per il cileno): al suo posto Faty. Il tecnico, dopo i rimbrotti della vigilia, concede ancora una chance a Taddei. Il centrocampo viene disposto a rombo: il brasiliano e Perrotta agiscono da mezzala, De Rossi e Faty compongono l’asse centrale. Juan non siede neanche in panchina. L’attacco poggia sulle spalle di Vucinic e Menez.

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