Tre posti per nove maglie. In tredici giornate tutti presenti a dare una mano al centrocampo di Ranieri. Anche solo per pochi minuti. Simone Perrotta comanda i magnifici nove e li trascina attraverso schieramenti, tattiche e moduli diversi. Si è cominciati da Siena con il rombo, anche se la Roma nei primi 16 minuti della partita al Franchi aveva adottato un centrocampo robusto con 5 uomini a proteggere la difesa. Poi si è tornati al rombo, il modulo adottato per invertire la rotta di una squadra in crisi, in realtà era stato già adottato da Spalletti la scorsa stagione. L’idea risale al 4 novembre del 2008: dopo una serie nera di risultati, con la sfida contro il Chelsea il tecnico di Certaldo decise di mettere da parte il 4-2-3-1. Si affidò, per la circostanza, a De Rossi (veritce basso), Perrotta (interno destro), Brighi (interno sinistro) e Pizarro (vertice alto). I giallorossi surclassarono i londinesi per 3-1 e da allora Spalletti iniziò a disegnare le varianti della sua Roma sul 4-3-1-2. Ovvero sul rombo. Con il nuovo modulo i giallorossi conseguirono in campionato 11 vittorie (di cui cinque consecutive – dalla 12a alla 16a giornata) e 6 pareggi.
Simone Perrotta
Perrotta: “C’è grande soddisfazione per la vittoria e Totti è un giocatore straordinario”
Simone Perrotta, al termine di Roma-Bari, è stato intervistato da
Simone Perrotta: “Roma, ti avrei scelta anche per altri 25 anni”

Intervista integrale a Simone Perrotta da parte dei giornalisti de Il Tempo.
Prima brocco poi fenomeno, quindi è diventato «bollito» prima di tornare indispensabile. Mentre l’altalena dei giudizi continua a girare, Simone Perrotta è diventato campione del mondo ed è rimasto un punto fermo della squadra giallorossa. Ora, fresco di un rinnovo contrattuale in cui non credeva più neanche lui, punta la Champions. E il Sudafrica.
Intanto domani arriva il Bari.
“Sarà una partita molto dura contro la squadra che gioca il miglior calcio in Italia in questo momento. Per me è una sfida di ricordi: belli quelli del mio primo anno in Puglia, brutti se ripenso alla stagione successiva in cui siamo retrocessi nonostante fossimo molto più forti”.
Al Bari giocava da esterno, come adesso.
“Sì, ma lì coprivo tutta la fascia e finivo per fare il terzino e marcare l’ala destra avversaria. Se devo essere sincero l’esterno non è un ruolo che si addice alle mie caratteristiche. Però lo faccio volentieri e non mi sono mai tirato indietro: in quella posizione ci ho vinto un Mondiale. Il ruolo che esalta di più le mie qualità è il trequartista atipico che si butta negli spazi. Ma deve esserci un attaccante che mi viene incontro, tipo Totti. Se invece ho una punta davanti che va negli spazi mi trovo in difficoltà perché mi costringe ad andare a prendere la palla e fare la giocata: non è roba per me”.
L’addio di Spalletti è stata una brutta botta?
Perrotta: “La Roma c’è, possiamo arrivare tra le prime quattro”
Simone Perrotta, il giorno dopo la sfida tra Roma e
Vucinic: “Il gol sbagliato? Pensavo di essere più solo”. Perrotta: “Ora c’è tempo per risalire”
Mirko Vucinic, nel dopo gara di Inter-Roma, ha commentato nella
Inter-Roma, Ranieri e Mourinho nascondono le carte

Per ora, il palcoscenico che introduce la dodicesima della Roma in campionato – con i giallorossi impegnati a San Siro contro l’Inter – se lo sono preso di diritto i due allenatori. Claudio Ranieri e Josè Mourinho. Prima, per scambiarsi stima reciproca; poi, per lanciare il guanto. L’uno all’altro. La Roma all’Inter, e viceversa.
Nel ritorno al Meazza del club capitolino – che conserva ancora le ferite inferte dalla sorte e dalla conduzione arbitrale poco felice di Rosetti nel corso di Milan-Roma – arriva per Capitan Futuro e compagni un gran bel banco di prova.
Roma-Fulham, le formazioni ufficiali
Roma, stadio Olimpico, le formazioni ufficiali di Roma-Fulham: ROMA: Doni;
Vucinic multato per simulazione
Il Giudice sportivo ha inflitto una multa di 1500 euro
La Roma ritrova la vittoria, ma il successo non placa la contestazione
La Roma ha ritrovato punti e gol. Nella gara dell’Olimpico la squadra di Ranieri è riuscita a superare il Bologna grazie alla rete di Mirko Vucinic e di Simone Perrotta. Un’iniezione di tranquillità per l’attaccante montenegrino che non riusciva ad esultare in campionato dal 31 maggio scorso. Grazie alla prova contro gli emiliani sono giunti i primi punti dopo la sosta. Prima del blocco del campionato per le gare di qualificazioni al Mondiale Sudafricano, gli uomini di Trigoria rincorrevano la zona Champions grazie alle tre vittorie e ai due pareggi conseguiti con Ranieri al timone della squadra.
Roma-Bologna, rassegna stampa

E’ servita la rete di Adailton per scuotere i giallorossi, paralizzati da un Olimpico surreale e intimoriti da se stessi e dalla paura di prendere gol fatali.
Mirko Vucinic e Simone Perrotta si sono sbloccati e hanno ribaltato il risultato grazie ad una prova di carattere della squadra che, se pure ha diversi limiti, di orgoglio e determinazione ha spesso mostrato di averne da vendere.
La ressegna stampa della gara tra Roma e Bologna non trascende da questi aspetti e mette in evidenza quel che di meglio può essere estrapolato dalla vittoria di ieri. E’ così per Il Messagero, che richiama già nelle prime righe gli elementi essenziali dell’incontro dell’Olimpico:
“Fischi per la vittoria. La Roma è ancora viva. O meglio, respira. Riparte battendo il Bologna, 2 a 1, ma non placa la contestazione della sua gente che resta disgustata dalle ultime prestazioni della squadra e che proprio non sopporta più Rosella Sensi al vertice del club. Ma se il gruppo giallorosso, dopo tre sconfitte di fila, inverte la rotta e ritrova il successo, sicuramente meritato, i tifosi non cambiano idea su giocatori e presidente, nemmeno avuta la certezza dei tre punti che migliorano sensibilmente la classifica orrenda della Roma”.
Le pagelle di Roma-Bologna: Mexes capitano coraggioso, Vucinic riemerge dall’inferno
Doni: 6 – Incolpevole sulla valanga rossobù che porta al vantaggio di Adailton. Un’uscita insicura nella ripresa fa il pari con una provvidenziale nel primo tempo.
Motta: 6,5 – Foga e dinamismo lo inducono spesso all’errore nella prima frazione di gioco. Sfiora il gol con un diagonale che si spegne a lato di un soffio. Cresce nella ripresa, dove azzecca con puntualità la diagonale.
Dal 28′ st. Cicinho: s.v.
Mexes: 7 – Di testa o in spaccata, sbarra la strada al dirimpettaio di turno. La fascia di capitano gli dona, non solo esteticamente: lascia a casa gli eccessi, interpreta il ruolo con grande senso di responsabilità.
Juan: 6 – Svolge bene l’ordinaria amministrazione, non gli riesce di mettere una pezza sull’errore di Pizarro che spiana agli avversari la strada del gol.
Dal 1′ st. Andreolli: 6,5 – La vena di Mexes lo facilita. Svetta di testa quando serve. Quarantacinque minuti senza sbavature.
Roma-Bologna 2-1. Vucinic e Perrotta, rabbia e liberazione
Roma-Bologna: 2-1 Reti: al 32′ Adailton (B), al 36′ Vucinic
Roma, il balck-out dopo la sosta, con il Bologna si ricerca la luce
La Roma si prepara per la sfida contro il Bologna. Sarà una gara decisiva, quasi uno scontro diretto. Le due formazioni infatti sono divise soltanto da due punti e il Bologna del neo allenatore Colomba sembra rigenerato dal cambio di panchina. Sono giunti infatti 4 punti nelle ultime due gare con il tecnico bolognese alla guida, mentre la situazione in casa Roma non è delle più felici. Prima della sosta la squadra di Trigoria rincorreva la zona Champions grazie alle tre vittorie e ai due pareggi conseguiti con Ranieri al timone della squadra. Poi il black-out. Dopo la sosta la squadra è incappata in tre sconfitte consecutive in campionato contro Milan, Livorno e Udinese ed è riuscita a pareggiare all’ultimo secondo contro il Fulham in Europa League.
Perrotta: “L’obiettivo è dare il massimo ed il massimo è arrivare in Champions”
Simone Perrotta, neo di rinnovo contrattuale, è stato intervistato dal canale tematico della società giallorossa Roma Channel: “Di momenti come questo ne ho vissuti tanti. Avrei voluto cambiare il momento con uno più tranquillo. Sono però soddisfatto per ciò che mi è stato detto alla firma del rinnovo. Mi sono sentito partecipe del progetto quando ho firmato e ne sono felice. Ho avuto la fortuna di togliermi soddisfazioni, ho vinto solo con questa maglia al livello di club, la Roma poi è una cosa che ti entra dentro. Io e Pizarro con altri siamo il gruppo storico e dobbiamo togliere la Roma da questa situazione. La famiglia? Ha un peso enorme sulle scelte professionistiche.