Il retroscena si riferisce alla partita tra Siena-Inter dell’ultimo turno di campionato: c’è stato un diverbio tra Aleandro Rosi e Dejan Stankovic nel corso del quale il senese, con l’interista a terra, riferisce di avergli detto di alzarsi “che senno t’ammazzo”. Toni accesi e forse eccessivi ma Rosi, che è romano e romanista, sentiva la partita come se – lo scudetto – stesse per vincerlo anche lui. Da Il Romanista:
«Alzate, sennò t’ammazzo». In campo, durante le partite di pallone, se ne sentono di tutti i colori. Parole spesso buttate lì, figlie del nervosismo o della paura. Capitano spesso quando si gioca fra amici, figuriamoci se in palio c’è uno scudetto. Pardon, lo scudetto. La paternità della frase è di Aleandro Rosi, il destinatario Dejan Stankovic. In pratica, un derby a distanza. L’esterno del Siena, in comproprietà tra la società toscana e la Roma è intervenuto ieri mattina a Centro Suono Sport nella corso della trasmissione “Te la do io Tokyo”, ripercorrendo con la mente l’ultima giornata di campionato: «I nerazzurri si sarebbero aspettati una partita dal rendimento più basso, perché non avevamo nulla da chiedere. Però abbiamo giocato, anche perché era una partita importante che avrebbero visto ovunque, quindi tutto il nostro ambiente era concentrato».
Ecco l’articolo settimanale di Francesco Totti sulle colonne del Corriere dello Sport:
Dalla Gazzetta dello Sport:
Dal Romanista:
Da Il Romanista:
Siena e Verona, per un giorno, saranno l’attrattiva esclusiva: i toscani contro l’Inter, il Chievo di fronte alla Roma. In un contesto simile, il tricolore diventa questione di nervi e lucidità. Da La Gazzetta dello Sport:
Chievo-Roma e Siena-Inter: ultime partite di questo finale triller per lo scudetto 2009/10. A novanta minuti dal tricolore ventimila giallorossi si trasferiranno al Bentegodi portando un pezzo di Roma a Verona per tifare, sostenere e sperare in un risultato che ha di miracoloso. Li si troveranno un imponente schieramento delle forze dell’ordine. La Questura di Verona ha predisposto tutti i servizi di ordine pubblico necessari per mantenere l’ordine rifiutando l’idea di una città blindata. “Siamo fiduciosi che tutto si svolga nel migliore dei modi. Confidiamo che la gara di domani sia quello che il calcio dovrebbe essere, una grande festa di sport, anche se la posta in palio per la Roma è ancora alta. Non daremo spazio – aggiunge il Questore di Verona – a chi dovesse giungere a Verona per causare tensioni o problemi”.
L’ultima gara della Roma della stagione vedrà i giallorossi di scena al Bentegodi di Verona, contro il Chievo di Mimmo Di Carlo. Con l’Inter impegnata in quel di Siena, con due punti di vantaggio, agli uomini di Ranieri servirà un vero e proprio miracolo per strappare il tricolore ai nerazzurri di Mourinho. Ma oltre al miracolo, servirà ovviamente vincere. Nel match di andata dello scorso 9 gennaio, la Roma s’impose sui clivensi per 1-0 grazie ad un gol di Daniele De Rossi al primo minuto di gioco, oramai ribattezzato da tutti “Capitan futuro”. Vittoria che tra l’altro permise ai giallorossi di tornare al quarto posto, dopo il mezzo passo falso di Cagliari, trasferta che si concluse con un beffardo 2-2. I giallorossi disputarono una gara di sacrificio, visto che all’11’ si ritrovarono in dieci, per l’espulsione del portiere Doni. I migliori del match di andata furono Toni, Taddei e ovviamente il match winner De Rossi.