Presidente della Lega di Serie A da pochi mesi (esattamente dal 1 luglio 2010), Maurizio Beretta è intenzionato a lasciare in marzo. Due le offerte per il manager-giornalista: una dall’UniCredit, l’altra dalla Fiat. Ma Beretta sembra intenzionato a privilegiare l’istituto bancario che gli ha proposto un importante incarico come responsabile delle relazioni esterne. Impossibile il doppio ruolo, anche perchè l’UniCredit è la banca della Roma. Ma Beretta ci aveva preso gusto: era sbarcato nel mondo del calcio il 25 agosto 2009, quando la Lega non aveva ancora vissuto la scissione.
Rosella Sensi
Rosella Sensi di nuovo a Trigoria: stipendi in arrivo
Per la terza volta in una settimana, Rosella Sensi è andata a Trigoria. Nessun colloquio con la squadra, soltanto questioni amministrative da sbrigare e un incontro con i suoi più stretti collaboratori. Da Montali alla dottoressa Mazzoleni (la responsabile dei conti romanisti) passando per Conti e Pradè, il presidente ha incontrato i dirigenti giallorossi, salvo poi lasciare il Bernardini nel primo pomeriggio. La Sensi, in questi giorni, non intende lasciare solo il gruppo: vuole far sentire la presenza della società, vuole che i giocatori siano lasciati in pace da chiacchiere e voci, come poi ha sottolineato lei stessa poco più di una settimana fa dopo Roma-Catania («spero che adesso si smetta di destabilizzare l´ambiente»).
Cesena-Roma: Totti e De Rossi in campo
Il tam tam quotidiano parte forte già al mattino e stavolta non riguarda un capitano ma addirittura due: Totti e De Rossi che lasciano l’allenamento. Anche il sito internet della Roma, per la verità mai cosi tempestivo e puntuale (e mattiniero) dà l’annuncio della ritirata dei due romani. Per chiarire come l’uscita dal campo fosse legata, per entrambi, a problemi fisici. E non a una convocazione improvvisa dei due in sede, dove già da un’ora era presente Rosella Sensi, alla seconda visita consecutiva a Trigoria in due giorni, dedicandosi però ai conti più che alla squadra.
Totti e De Rossi a colloquio con Rosella Sensi? La Roma smentisce
Dal sito della Signora in Giallorosso:
E’ accaduto nel corso della sessione mattutina di allenamento. A Trigoria, con la squadra già schierata sul campo B del Fulvio Bernardini, era presente anche Rosella Sensi (secondo giorno consecutivo) e ce ne si è accorti solo perchè il presidente, intorno alle 12.20, si è affacciata dalla finestra che dà verso i terreni di gioco mentre in simultanea Daniele De Rossi e Francesco Totti, che avevano abbandonato la seduta rispettivamente alle 11.35 e alle 11.40, sono tornati a schierarsi tra i compagni. La sensazione è che i due capitani si siano intrattenuti a colloquio con la Sensi ma la natura delle comunicazioni non è ancora chiara nè, in realtà, è lineare quanto accaduto.
Mexes: patto con la Sensi
Dal Romanista: Chi è già partito, chi potrebbe farlo a
Totti-Ranieri: c’è la tregua
Si ricompone, ma soltanto a livello freddamente burocratico, la pesante crepa nei rapporti tra una società, la Roma, e l’uomo che per quasi diciotto anni ha costituito il più importante patrimonio dei colori giallorossi. E che, dopo avere riaffermato la sua fedeltà con la firma su un contratto a lunga scadenza, ha dovuto subire decisioni tecniche umilianti. E quando si parla di contratto, se qualcuno ritiene che per il club rappresenti un onere troppo pesante, si sappia che il suo ingaggio Francesco Totti se lo paga praticamente da solo: non soltanto in termini di marketing, ma anche di immagine al di là dei confini e perfino degli oceani.
Mexes-Roma: incontro in mattinata per il rinnovo
Da LaSignoraInGiallorosso.it: Mexes-Roma: incontro in mattinata. Questa mattina Rosella Sensi, presidente
Totti rimane per Ancelotti
Questione di addii: Totti medita quello dalla Roma dopo 18 anni di onorata carriera, la società promette quello di Ranieri a fine stagione per calmare Francesco e riportare la pace in uno spogliatoio ormai in frantumi. La sostituzione al 91° di domenica con la Sampdoria ha infatti provocato lo strappo definitivo tra il tecnico e il capitano, infuriato sia per il cambio a tempo scaduto, sia per le parole rilasciate a fine gara da Ranieri: «Pensavo mancassero tre minuti più recupero». Parole che Totti ha interpretato come una presa in giro. Il capitano è per sua stessa ammissione «triste» quando si trova a Trigoria e ha tanta voglia di farsi rimpiangere da chi ora non lo sta difendendo.
Vendita Roma: i tempi si allungano
Dal Corriere dello Sport: Mancano venti giorni alla scadenza fissata
Pizarro: Bertelli vola in Cile
Rincorsa scudetto? Se vi piacciono le maratone in salita, la Roma è la squadra che fa per voi. In un tranquillo martedì di gennaio il Milan schiera il Premier a catechizzare il gruppo, l’Inter presenta l’enfant prodige Ranocchia e la Juve lancia la sfida attraverso le parole del rinato Aquilani. A Trigoria, invece, si galleggia nella solita ansiogena quotidianità. Adriano&Rio Un esempio? Non si è ancora spenta l’eco delle smentita di Adriano sulla sua voglia di tornare al Flamengo, che è Dona Rosilda, madre dell’attaccante, a confermare quello che i vertici giallorossi sanno bene: «Vuole tornare in Brasile a giugno, ora è nelle mani di Dio». Volando più basso, diremmo in quelle di Rosella Sensi e Claudio Ranieri. Il caso Pizarro – Mani in cui non si vuole rimettere per il momento David Pizarro, ovvero quello che nella scorsa stagione forse è stato il miglior centrocampista di tutta la serie A.
Roma: da Milano a Milano, quattro mesi di lavoro a Trigoria. Riise è il protagonista, Ranieri un martello
Chiamiamoli scherzi del destino, magari del calendario vista la situazione, ma il calcio da sempre ci ha abituati a tali sorprese: era il 21 agosto scorso quando la Roma, in quel di Milano, alzava ufficialmente il sipario sulla stagione 2010/2011. In palio c’era la Supercoppa Italiana, gli avversari erano quelli di sempre, l’Inter campione (di tutto ma non ancora del Mondo) e, l’occasione, era di quelle ghiotte per arricchire la bacheca giallorossa con il terzo “super-trofeo” della sua storia.
Pizarro: caso chiuso, ma si è mai aperto?
Se persino il Mercurio de Valparaiso, quotidiano cileno in cui Pizarro viene nominato più volte di Obama, parla di “caso” allora forse qualcuno potrebbe anche crederci. Non fosse altro che per il fatto che in questi giorni di vacanza il Pek è stato proprio lì, a Valparaiso, tra la sua gente, i suoi amici d’infanzia e quel mare che tanto ama. E che è segreto custode dei suoi pensieri. Contattati, i giornalisti cileni raccontano di un Pizarro malinconico, che «non si sente più fondamentale per la sua squadra» ma che non intende «scappare » da Roma.
Rosella Sensi: “Vogliamo rinnovare il contratto a Mexes. Con Unicredit si lavora per tutelare i tifosi”
Rosella Sensi, presidente della Roma, è intervenuta a Roma Channel per fare gli auguri in occasione del nuovo anno:
“E’ stato un anno importante, è stato un anno in cui la Roma ha raggiunto il massimo dei punti rispetto alle altre squadre nell’anno solare. Abbiamo fatto benissimo, hanno fatto benissimo questi ragazzi. Abbiamo vinto a Torino, contro il Bayern, abbiamo vinto due derby, parlo sempre di anno solare evidentemente, sono soddisfazioni che i nostri tifosi meritano. Quindi grande soddisfazione e grande plauso a tutti i ragazzi…”
Quanta soddisfazione dà questo fatto?
“Grandissimo perché come ricordavo qualche giorno fa, la Roma ha raggiunto obiettivi importanti negli ultimi anni, è stata seconda forse solo all’Inter rispetto agli scudetti vinti, ma ha fatto molto molto bene per cui siamo molto molto soddisfatti di quelli che sono stati i successi ottenuti”.
“Fondazione Roma? E’ possibile”
Marco Boglione, per i mercati di tutto il mondo Mister Kappa, è l’uomo che nel ’94 ha rilevato il Maglificio Calzificio Torinese SpA. Il Romanista l’ha intervistato sulla possibilità di istituire una Fondazione Roma:
Boglione, cosa pensa delle indiscrezioni che circolano sulla cessione dell’As Roma? “So che si è in cerca di un assetto strategico importante per la società. E che quindi si stanno valutando una serie di ipotesi. Una di queste è la cordata di imprenditori. Si spieghi meglio. Vede, i modelli di business per le società di calcio non sono tanti. Questo è il problema. C’è il modello “alla Moratti”. Della serie, mi compro la società e gestisco tutto io. Poi, negli anni, si è fatta strada anche la soluzione della quotazione in Borsa del club.