Roma a un passo dall’eliminazione

 Da Leggo:

«Scusa America, qui c’avemo ’a malattia». Alberto Sordi l’avrebbe liquidata così. Del resto di malattia si tratta. E ci vorrebbe un medico, uno stregone, qualcuno in grado di spiegarci che cosa succede. E magari spiegarlo anche agli zii d’America. Perché mentre i giocatori andavano sotto la Curva a prendersi i fischi, DiBenedetto e soci si saranno posti qualche domanda su questa Roma che stanno rilevando con tanti bei propositi ma che, intanto, apre gli ottavi di Champions facendosi scherzare dallo Shakhtar Donetsk, che non è il Barcellona ed è fermo dall’8 dicembre in campionato.

Riise: “Roma-Shakthar? Mi scuso, sono a pezzi”

 Il Corriere dello Sport:

Mai visto un Riise così. In campo e fuori. In campo una sua caduta ai limiti della risata se non ci fosse niente da ridere, ha dato il “la” al terzo gol dello Shakthar, quello che di fatto po­trebbe pesare in maniera deter­minante per la qualificazione. Fuori, è rimasto in piedi, ma era un ragazzo a terra. Distrutto. Visibilmente sof­ferente per quel­l’episodio che chissà quanto tem­po ci vorrà perché svanisca dai pen­sieri dei tifosi. Il norvege­se avrà pure gran­demente sbagliato in campo, non lo ha fatto nel dopo partita. Presentandosi in volontario olo­causto davanti a telecamere, microfoni e taccuini. Del resto era il primo a sapere che non poteva non farlo.

Roma-Shakthar: i tifosi fischiano la squadra

 Dal Romanista:

Ore 22.35 di mercoledì 16 febbraio. Riparta da quel momento, la Roma. Riparta dal fischio finale della pessima partita contro lo Shakhtar e da quel coro “Sotto la Curva, la Roma sotto la Curva” cantato a squarciagola dalla Sud. Ci sono andati, i giocatori della Roma. E si sono beccati fischi su fischi. E un canto: “Tirate fuori le pa…” che deve – deve – essere il monito da qui alla fine della stagione.

Roma: l’importanza della Champions League

 Dal Messaggero:

«Il marito è sempre l’ultimo a sapere certe cose». Claudio Ranieri, bisogna riconoscerlo, resta se stesso. Anche a distanza di anni, in questo caso due. Usò la stessa risposta quando gli chiesero di Ferrara, suo possibile e giovane sostituto sulla panchina della Juve. Stavolta gli basta sentire nominare Montella, allenatore dei Giovanissimi giallorossi, per tirar fuori l’identico concetto. C’è Roma-Shakhtar Donetsk, stasera all’Olimpico alle ore 20,45, gara d’andata degli ottavi di finale di Champions. Non può essere un dettaglio, perché la qualificazione vale 10 milioni di euro che fanno comodo a qualsiasi club per vivere meglio nel grande calcio, figuratevi per questa società indebitata che UniCredit sta cedendo al gruppo statunitense di Tom DiBenedetto.

Roma-Shakthar Donetsk, convocati: nè Pizarro nè Julio Sergio

 Diramato l’elenco dei convocati giallorossi in vista della sfida di domani sera tra Roma-Shakthar Donetsk valevole per l’andata degli ottavi di finale di Champions League. Assenti David Pizarro – ed è una sorpresa non saperlo nemmeno in panchina – e Julio Sergio, che ha accusato un fastidio muscolare. I diciannove capitolini resi noti dal sito ufficiale:

1 BOGDAN LOBONT
3 PAOLO CASTELLINI
4 JUAN SILVEIRA DOS SANTOS
5 PHILIPPE MEXES
9 MIRKO VUCINIC
10 FRANCESCO TOTTI
11 RODRIGO FERRANTE TADDEI

Champions: Totti si carica la Roma sulle spalle

 Dal Romanista:

«La Roma forse non ha fatto una squadra all’altezza di Totti». Proprio nei giorni più difficili, quelli di una formazione che naviga a metà classifica e nei quali lui è costretto spesso a sedersi in panchina, ci pensa Michel Platini a ricordare chi è Francesco Totti. Il presidente dell’Uefa, intervenuto a “La politica nel pallone” su Gr Parlamento, ha speso belle parole per il capitano giallorosso: «Totti è stato ed è un grande giocatore – ha spiegato -. Purtroppo non ha avuto rilievo internazionale perché la Roma non ha fatto molto in Champions League o nel mondo. E’ stato fedelissimo alla Roma, non è andato in un altro grande club. Grandissimo giocatore, ma rimanere a Roma l’ha bloccato. La Roma forse non ha fatto una squadra all’altezza di Totti».

Roma-Shakthar Donetsk: l’Olimpico non si veste a festa

 Dal Romanista:

Si farà sentire eccessivamente l’effetto Napoli? La gente si compatterà oppure con lo Shakthar vedremo un Olimpico in stile campionato? Il momento della Roma è talmente particolare che, pur volendo, non riesce a trovare una risposta sicura a nessuna domanda. Prima dell’imbarcata di sabato, il botteghino giallorosso aveva lavorato con una certa costanza: quasi venticinquemila biglietti venduti per la sfida Champions di domani sera. Un numero che, in condizioni normali, si sarebbe potuto incrementare di almeno il 50%. Ieri, invece, per ovvie ragioni, alla faccia del trend dei giorni scorsi, ha subito un brusco rallentamento.

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