Ag. Okaka: “Stefano ha voluto minimizzare un episodio sconcertante”

 Alcuni tifosi dalla curva Sud, durante la gara di ieri sera tra Roma e Cska Sofia, hanno riservato all’attaccante romanista Stefano Okaka degli ululati razzisti. Domenico Scopelliti, manager dell’attaccante perugino ha voluto commentare l’accaduto: «Stefano avrà sentito, come abbiamo sentito tutti. Solo avrà preferito fare finta di niente. Stefano – continua l’agente del giocatore a Romanews.eu – mi ha detto testualmente “Domenico, non ho sentito nulla”. Il senso era chiaro: non è un episodio che mi interessa, i veri tifosi della Roma non fischiano ai gol, ma festeggiano.

Primavera, Trofeo Wojtyla: Roma-Lazio 3-1

 Nel giorno in cui le prime squadre di Lazio e Roma si sono congiuntamente riscattate, nella competizione europea che all’esordio non aveva sorriso nè all’una nè all’altra, a ben vedere i giallorossi hanno un motivo in più per fare festa.

La Roma Primavera, infatti, ha vinto il primo derby della stagione superando 3-1 la Lazio nel trofeo Carol Wojtyla. Una gara nella quale i giallorossi sono stati capaci di mostrare bel calcio e la determinazione dei tempi migliori. I ragazzi di Alberto De Rossi chiudono la pratica in 45 minuti di gioco, segnando due reti con Sciarra che decide di prendere per mano i compagni e lo fa da subito: per lui, marcatura al 23’ dopo un’azione insistita di Pettinari e raddoppio (con doppietta) al 39’ con un tapin dopo la precedente respinta del portiere laziale.

Roma-Cska Sofia: rassegna stampa

La Roma è finalmente tornata a predicare. Lo ha fatto nel deserto di un Olimpico che così vuoto mette davvero soggezione, ma lo ha fatto. Specie nella prima parte di gara, quando gli uomini di Claudio Ranieri hanno saputo imprimere all’incontro un ritmo che gli avversari non sono riusciti a seguire.

Nella ripresa, il Cska Sofia ha spinto con maggiore pressione ma i giallorossi, trascinati da un Nicolas Burdisso autentico leader difensivo e baluardo invalicabile, non hanno temuto nulla. Tutto ciò porta alla felice constatazione che, finalmente, si può parlare di una rassegna stampa tutta positiva per la Roma dei giovani, vittoriosa per 2-0 contro i modesti bulgari del Cska Sofia. Per il Corriere dello Sport:

“Una doppia festa. I giallorossi superano 2-0 il Cska con Okaka e Perrotta, rimettono le cose a posto nel girone e soprattutto non prendono gol”.

Ranieri: “La porta inviolata? Al fischio finale non riuscivo a crederci”

 Ranieri è soddisfatto. “Moderatamente” soddisfatto. La notte di Coppa ha regalato più luci che ombre. Il tecnico non si sottrae alla disamina: “E’ stata una gara vissuta dall’inizio alla fine, finalmente ci voleva una vittoria senza incassare gol. Abbiamo disputato un match intenso, non li abbiamo fatti giocare. Abbiamo fatto un passo in avanti rispetto a Catania. Ma dobbiamo ancora migliorare. Non possiamo stravolgere tutti gli aspetti. Ho visto che abbiamo limitato i lanci lunghi, questo mi è piaciuto. Dopo tante partite non abbiamo subito gol. Sono moderatamente soddisfatto“. Ranieri ha giudicato la prova di alcuni singoli: “Okaka è andato bene, sono contento che abbia segnato all’Olimpico. Perrotta? Volevo vederlo a sinistra, gli avevo chiesto di galoppare e tagliare al centro: un conto è farlo in allenamento, altra cosa è in campo: sono soddisfatto“. Ranieri è andato giù duro su Menez. A chi ha osservato che il francese a corso, il tecnico ha così risposto: “C’è chi ha corso molto più di lui. Lui è un giocatore strepitoso, ma per sfondare non è sufficiente avere soltanto certe qualità.

Roma-Cska Sofia 2-0: i “ragazzi” di Ranieri piegano i bulgari

 “Giovane” e “matura”. Così appare la Roma di Ranieri, almeno a leggere il tabellino della sua seconda uscita europea: segnano Okaka e Perrotta, rifiniti da Motta e Pizarro. L’inconsistenza dell’avversario non autorizza slanci di entusiasmo: i bulgari, anche quando i giallorossi hanno allentato la morsa, non hanno quasi mai impensierito Julio Sergio. La notte di Europa League regala due prestazioni sopra le righe: quella di Riise e Burdisso, sempre più leader della difesa. Il triplice fischio di Hirnak, però, mette fine alla peggior prova di Menez da quando il francese è atterrato nella Capitale: gli errori dell’ex Monaco non si contano, la sufficienza con cui perde palla è imbarazzante. E fa da contraltare alla concretezza che il tecnico di Testaccio ottiene dal resto della squadra.

Roma-Cska Sofia: Cicinho scalpita, Yanchev chiede l’impresa

 Il difensore ha svolto un lungo periodo di riabilitazione lontano dai campi e dal pallone ma ora sembra pronto per tornare ad offrire il suo contributo. L’agente di Cicinho, Riccardo Sarti, ha spiegato: “Cicinho è felice di questa convocazione, non vedeva l’ora di tornare a respirare aria di calcio vero, la sua vita. E’ stato un periodo lungo e difficile per lui, ma ha sempre sentito la fiducia e la stima della società. Stima e fiducia mai venuta meno: cosa fondamentale per conservare tranquillità“.
Motori caldi, voglia di giocare a mille e attesa lunga una giornata. Vale per la Roma, che deve riscattarsi dopo un esordio da mani nei capelli neklla competizione per la quale è data per favoritissima e vale per il Cska Sofia, a cui anche il pareggio farebbe fare salti di gioia. Vale per Cicinho.

Roma-Cska Sofia 1983/84, Coppa dei Campioni ottavi di finale (a/r)

COPPA CAMPIONI, OTTAVI DI FINALE ANDATA
19 OTTOBRE 1983, SOFIA
CSKA SOFIA-ROMA 0-1

CSKA SOFIA: Velinov, Iliev (l’s.t. Besinski), Borgolinov (29’s.t. Slavkov), Tinchev, Dimitrov G., Gevizov, Yontchev, Kerimov, Zdravkov, Tanev, Miadanov.
ROMA: Tancredi, Nela, Bonetti, Righetti, Falcao, Maldera, Ancelotti, Cerezo. Pruzzo, Di Bartolomei, Conti B. (36’s.t. Graziani).
ARBITRO: Vautrot (Francia)
MARCATORE: 17’s.t. Falcao

COPPA CAMPIONI OTTAVI DI FINALE RITORNO
2 NOVEMBRE 1983, ROMA
ROMA-CSKA SOFIA 1-0

ROMA: Tancredi, Oddi, Bonetti, Righetti, Falcao, Nela, Conti B.( 41’s.t. Chierico), Cerezo, Graziani, Ancelotti, Vincenzi.
CSKA SOFIA: Velinov, Besinski, Dimitrov N., Tinchev, Dimitrov G.Zdravkov, Yontchev (36’s.t. Tanev), Kerimov, Gevizov, Markov, Miadanov.
ARBITRO: Diana (Svizzera)
MARCATORE: 35’s.t. Graziani

L’unico precedente tra Roma e Cska Sofia riporta alla stagione 1983/84 quando giallorossi e bulgari giocavano la Coppa dei Campioni. Un doppio confronto andata e ritorno (quella era la formula dei tempi, poi sostituita con quella a gironi della neonata Champions League) che va a costituire un precedente incoraggiante. Altri tempi, altre emozioni. Soprattutto, altro obiettivo: si lottava, allora, per la supremazia internazionale e non per l’Europa League.

Roma, con il Cska Sofia si cerca una cura

 “Per tutti i malati ci sono le cure”. Così Claudio Ranieri ha aperto la conferenza stampa odierna alla vigilia della gara d’Europa League contro il Cska Sofia. Il paziente è la Roma e la cura è “la continuità dei risultati positivi”. Proprio la medicina che è mancata nelle prime uscite della nuova Roma targata Ranieri. Da quando la squadra ha cambiato l’accento, da toscano è passata a parlare trasteverino, i risultati si sono visti in fasi alterne. Dalla vittoria contro il Siena al pareggio allo scadere contro il Catania, passando per lo strapotere tecnico-tattico avuto contro la Fiorentina e per la prova disarmante contro il Basilea.

Ranieri: “Contro il Cska, Okaka e Cerci titolari; Totti non so”

 Un buonumore che è anche riflesso condizionato della giornata di ieri, con la presentazione capolavoro del progetto del nuovo stadio. Il tecnico testaccino, nella conferenza della vigilia, ha parlato in modo esclusivo della sfida con i bulgari. La Roma sembra una squadra ammalata, ma l’ex juventino ha la medicina giusta per vincere la malattia: “Non ho la bacchetta magica, per cui prendi una cosa e guarisici subito, proprio no. Piano piano cresceremo, non dimentichiamoci che passiamo da una vecchia fase a una nuova. Spero di avere la continuità assicurata in primo luogo da risultati positivi. Domani troveremo una squadra agguerrita tanto quanto il Catania ma con qualità superiore e dobbiamo stare attenti e fare risultato pieno. La preparazione atletica? Non è insufficiente, credo piuttosto che vi sia da fare parecchio lavoro sul fattore psicologico, che per altro è anche quello più importante“. Elogio al gruppo, a prescindere dalle recentissime prestazioni:”Questa squadra ha fatto vedere di tenere tanto alla vittoria, al risultato. Ad esempio, contro la Fiorentina o a Palermo su un campo da pallanuoto. La squadra è preparata bene“.

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