Roma, con il Cska Sofia si cerca una cura

di Redazione Commenta


 “Per tutti i malati ci sono le cure”. Così Claudio Ranieri ha aperto la conferenza stampa odierna alla vigilia della gara d’Europa League contro il Cska Sofia. Il paziente è la Roma e la cura è “la continuità dei risultati positivi”. Proprio la medicina che è mancata nelle prime uscite della nuova Roma targata Ranieri. Da quando la squadra ha cambiato l’accento, da toscano è passata a parlare trasteverino, i risultati si sono visti in fasi alterne. Dalla vittoria contro il Siena al pareggio allo scadere contro il Catania, passando per lo strapotere tecnico-tattico avuto contro la Fiorentina e per la prova disarmante contro il Basilea.
Proprio la formazione svizzera, nella prima uscita europea della nuova Roma, ha inflitto il primo (e per il momento l’unico) dispiacere a Ranieri. Occorre rimediare allo svarione europeo; bisogna riscattarsi per muovere la classifica del girone d’Europa League che vede i giallorossi a zero punti. Domani giungerà all’Olimpico il Cska Sofia, squadra “che gioca come il Catania, ma con una qualità superiore. Ci sarà da soffrire, e voglio vedere come reagirà la mia squadra”. Pessima notizia per la Roma. Proprio a Catania la formazione di Trigoria ha disputato una della peggiori gare della nuova gestione; “non siamo né carne né pesce, perché questo è un momento di osmosi tra il vecchio e il nuovo” ha spiegato il tecnico. Ma Ranieri ha scoperto l’antidoto per guarire la malattia giallorossa, ma ha bisogno di tempo: “Come per tutti i malati ci sono le cure che fanno effetto, ma non abbiamo la bacchetta magica per cui prendi una cosa e guarisci subito”. Con una promessa: “Il calcio champagne lo berremo, ma ora non vogliamo buttarlo”.
QUI TRIGORIA
– Intanto la squadra continua a preparare la sfida contro i bulgari del Cska Sofia. Oggi la Roma si è radunata al centro sportivo di Trigoria ad eccezione degli infortunati Mexes, Cassetti e Taddei, che rientreranno dopo la sosta. Ranieri ha provato la formazione anti Cska Sofia. Con una novità: Doni ha giocato la partitella in famiglia con gli undici titolari. Ovidio Colucci, manager del calciatore, però, in un’intervista ad AsRomaLive.com è stato cauto sul rientro in campo del brasiliano (leggi l’intervista all’agente di Doni). La squadra sembra già delineata: tra i pali sarà confermato Julio Sergio, in difesa toccherà a Motta agire sulla corsia di destra, al centro la coppia formata da Andreolli e Burdisso con Riise sulla fascia sinistra. Il centrocampo, probabilmente, sarà a quattro in linea – a Catania la Roma era partita giocando con il rombo in mezzo al campo, per poi passare alla linea visto che il gioco non funzionava – sarà formato da Perrotta, De Rossi, Pizarro e Cerci. In attacco potrebbe essere confermato il duo Totti-Vucinic, anche se il giovane Okaka scalpita per una maglia da titolare. “Devo vagliare attentamente se ed eventualmente chi far riposare” ha dichiarato il tecnico questa mattina. Totti è il maggior indiziato per rifiatare, ma la coppia Okaka-Vucinic non si amalgama alla perfezione. Contro il Cska, dunque, Ranieri potrebbe insistere di nuovo sul montenegrino al fianco del capitano. Così come non è da scartare la staffetta tra il numero 10 e il numero 9.
I NUMERI DI ROMA-CSKA SOFIA
– Roma e Cska Sofia si sono incontrate solo in un’occasione in Italia: era il 2 novembre 1983, ritorno degli ottavi di finale della coppa Campioni. Graziani siglò il definitivo 1-0 e la Roma, forte del risultato favorevole raggiunto a Sofia due settimane prima (0-1 con rete di Falcao), continuò la sua corsa verso la finalissima dell’Olimpico. Proprio l’impianto che sorge all’interno del Foro Italico vedrà confrontare la formazione giallorossa contro una bulgara per la terza volta in una gara ufficiale: lo score è tutto a favore del club di Trigoria grazie alle tre vittorie maturate. Con una curiosità: la Roma non ha mai subito gol, e per questi tempi è una grossa novità. Il Cska calpesterà per la nona volta un manto erboso italiano dove finora non ha mai vinto, subendo sempre almeno un gol: il bilancio è di due pareggi e sei sconfitte, con 15 reti al passivo. La squadra di Sofia, però, in Europa viaggia a tutta velocità: è imbattuto da 10 match, nei quali ha raccolto tre vittorie e sette pareggi. L’ultimo ko risale al 14 settembre 2006, quando il Besiktas si impose per 2-0. Il fischio d’inizio dell’incontro è previsto per le ore 21,05 e sarà affidato allo slovacco Hrinak. L’arbitro classe ‘64, internazionale dal 1993, è al debutto assoluto con il club bulgaro ed è anche alla prima direzione con la Roma. Claudio Ranieri vanta un precedente negativo con il fischietto slovacco: nella stagione 2006/07 il Parma del tecnico romano venne sconfitto in casa dal Braga per 0-1 nell’unica sconfitta italiana diretta da Hrinak. Non ha la bacchetta magica, non può avere “tutto e subito”, ma almeno in questo Ranieri potrà riscattarsi. Già da domani.


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>