Roma-Cska Sofia 2-0: i “ragazzi” di Ranieri piegano i bulgari

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 “Giovane” e “matura”. Così appare la Roma di Ranieri, almeno a leggere il tabellino della sua seconda uscita europea: segnano Okaka e Perrotta, rifiniti da Motta e Pizarro. L’inconsistenza dell’avversario non autorizza slanci di entusiasmo: i bulgari, anche quando i giallorossi hanno allentato la morsa, non hanno quasi mai impensierito Julio Sergio. La notte di Europa League regala due prestazioni sopra le righe: quella di Riise e Burdisso, sempre più leader della difesa. Il triplice fischio di Hirnak, però, mette fine alla peggior prova di Menez da quando il francese è atterrato nella Capitale: gli errori dell’ex Monaco non si contano, la sufficienza con cui perde palla è imbarazzante. E fa da contraltare alla concretezza che il tecnico di Testaccio ottiene dal resto della squadra.
LA PARTITA – Al’Olimpico Ranieri dispone la Roma secondo il 4-4-2. Accantonato il rombo, i centrocampisti si dispongono in linea, con Cerci e Perrotta posizionati sulle corsie esterne. Totti riposa in panchina, in attacco ecco Okaka e Vucinic. Il CSKA risponde con un prudente 4-5-1: l’unica punta Stoyanov è assistita da Yanev.
L’avvio dei giallorossi è “giovane e vibrante”: Okaka sfonda sulla destra e centra per la corrente Cerci, che di sinistro lambisce il palo della porta difesa dai bulgari. La squadra allenata da Penev, spinta da circa 3000 sostenitori, prova ad affacciarsi dalle parti di Julio Sergio, ma il portiere brasiliano è chiamato solamente a facili controlli.
Al ventesimo i “ragazzi” di Ranieri sbloccano il match. Motta ruba balla a centrocampo e innesca Okaka sul filo del fuorigioco: l’attaccante di Castiglione del Lago fredda Karadzhov e prosegue la corsa sotto la Curva. Dopo appena tre minuti i giallorossi concedono il bis: un delizioso pallonetto di Pizarro mette Perrotta davanti alla porta; Simone ringrazia e fa 2-0. Il CSKA, però, non si abbatte: complice l’immancabile calo di concentrazione dei difensori romanisti, Julio Sergio è costretto al miracolo su Stoyanov. La prima frazione di gioco termina senza ulteriori sussulti, con De Rossi e compagni che si rifanno padroni del gioco e la squadra di Sofia che contiene. Nota di colore: a cinque minuti dall’intervallo il gioco si interrompe per un difetto della rete, nella porta collocata sotto la Sud. “Rosella comprace la rete” è il coro che accompagna la riparazione.
RIPRESA – Ranieri fa rifiatare Vucinic e getta nella mischia Menez. Il francese non scendeva in campo dalla sconfitta con il Basilea. I tifosi bulgari ricevono l’applauso dell’Olimpico per la suggestiva coreografia che espongono. Il CSKA alza il baricentro, la Roma agisce di rimessa: Burdisso sbroglia diverse situazioni, mentre Menez non sfrutta alcuni varchi interessanti. I giallorossi vanno avanti a fiammate e dopo un’ora di gioco si divorano il tris: Cerci, a pochi passi dalla porta, spreca di testa un perfetto cross di Riise (ottima la prova del norvegese). Con il passare dei minuti gli avversari svelano la loro inconsistenza. Gli spazzi si aprono, Okaka e Menez partono spesso in campo aperto, ma l’ex Monaco appare svogliato e sbaglia facili appoggi. Dopo due giri di orologio oltre il novantesimo, l’arbitro Hirnak fischia tre volte sulla vittoria della Roma: nel tabellino si leggono le reti di Okaka e Perrotta. Nella mente di Ranieri, prende corpo l’idea di una Roma “giovane” e “matura”.

TABELLINO
Roma: Julio Sergio; Motta, Burdisso, Juan (dal 71′ Andreolli), Riise; Cerci (dal 74′ Tonetto), De Rossi, Pizarro, Perrotta; Okaka, Vucinic (dal 46′ Menez).
A disp.: Lobont, Andreolli, Tonetto, Greco, Guberti, Totti.
All.: Ranieri

CSKA Sofia: Karadzhov; Minev, Kotev, Ivanov, Stoyanov, Todorov (dal 65′ Manchev); Yanev (dal 52′ Delev), Yanchev, Morozs(dal 52′ Michel); Stoyanov; Marquinhos.
A disp.: Petrov, Vidanov, Branekov, Petrov, Michel, Delev.
All.: Penev
Marcatori: 20′ Okaka, 23′ Perrotta
Arbitro: Hrinak (Svk)
Assistenti: Slysko e Roman (Svk)
Arbitri di porta: Vnuk e Trutz (Svk)
Quarto uomo: Horvath (Svk)


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