Incassato l’infortunio di Mirko Vucinic, la Roma si accinge ad affrontare il Palermo nel big match di domani sera in quel di Palermo. Formazione quasi obbligata per Claudio Ranieri che, molto probabilmente, si affidera in attacco al tridente Menez- Totti – Borriello.
probabili formazioni
Roma-Fiorentina, Ranieri riparte da Totti
In città non si sono spenti gli echi del trionfo sulla Lazio, ma in casa Roma si pensa alla prossima giornata di campionato. All’orizzonte, infatti, c’è la sfida contro la Fiorentina di Sinisa Mihajlovic (con fischio d’inizio alle 20:45) per continuare la dura risalita verso le zone alte della classifica.
CONFERENZA – Per farlo Ranieri si aggrappa anche a Totti, “l’uomo dalla mente calcistica superiore”, come lo ha definito il tecnico testaccino nella consueta conferenza pre-gara. Una conferenza in cui sono stati toccati vari argomenti; dalla nuova mentalità con cui ora la Roma scende in campo rispetto all’inizio della stagione alla Fiorentina, passando per il tema tattico della squadra fino ad arrivare al futuro del tecnico: “Cosa farà il mister a partire da luglio?”.
Domani Roma-Cagliari, cala il sipario sull’Olimpico
Cala il sipario domani all’Olimpico. La Roma che affronta il (già
Finale di Coppa Italia: Inter senza turnover. La Roma ci crede.
La serata è di quelle che si ricordano per tutta una vita, è una di quelle dove è d’obbligo portare la macchina fotografica allo stadio, dove o si esulta o si piange; stasera allo stadio Olimpico è di scena la finale di Coppa Italia tra Roma e Inter.
Ancora loro, ma con motivazioni diverse, la Roma per la stella d’argento, l’Inter per iniziare la “cannibalizzazione” dei trofei, tendando di dare inizio al Grande Slam Campionato, Champions League e Coppa Italia.
Coppa Italia, Roma-Catania: largo a Menez
«La Roma sta entrando in piena velocità, nella curva fatidica, a questo punto non dobbiamo sbandare”. Parola di Ranieri. Il tecnico di San Saba, nella conferenza stampa di presentazione della sfida di Coppa Italia di domani sera, valida per i quarti di finale – contro il Catania – ha fatto il punto sulla situazione in casa giallorossa, sulla squadra, la sua, che corre come una macchina di Formula Uno ed è diretta verso traguardi insperati qualche mese fa. “L’organico che ho a disposizione è idoneo per combattere su ogni fronte” ha spiegato il tecnico trasteverino. La Roma, conquistato il terzo posto in campionato ed i sedicesimi di Europa League, cercherà di dire la sua anche in Coppa Italia. E proprio contro il Catania si cercherà di dare continuità ad un momento felice arricchendolo con il diciassettesimo risultato utile consecutivo fra campionato e coppe. “Domani potrebbe esserci spazio per il turn-over». Turn over sì, ma non oltremisura. Senza Totti, Vucinic e Julio Sergio, Ranieri non vorrebbe rischiare ulteriormente. Per questo, in difesa, l’unica novità dovrebbe essere rappresentata dal ritorno di Mexes, che con Cassetti, Burdisso e Riise formerà la linea a quattro.
Roma-Atalanta: Ranieri chiede acuti e sacrificio
“Cantare e portare la croce“: condizioni per il tridente di Claudio Ranieri. Contro l’Atalanta, il tecnico ripeterà la formula Totti-Vucinic-Menez: “Prendo tempo fino a stasera per decidere, certo che il tridente può essere proposto anche in gare esterne. Domenica scorsa sono stato ripagato dai ragazzi“. A Bergamo la Roma dovrà “ribattere colpo su colpo“. Senza De Rossi: “Daniele sta bene, si è allenato per quanto poteva fare ma questo è il periodo della riabilitazione: prosegue la rieducazioni fisica anche perchè ha perso sette chili. La nostra intenzione è di farlo rientrare gradatamente, magari già un tempo contro il Basilea, e metterlo nelle condizioni di essere pronto per il derby“. Ranieri si espone sulle voci di mercato che vogliono il centrocampista di Ostia nel mirino del Chelsea: “Non va via, Daniele. Non va via, Daniele! Al 100%. Vado via anche io. Così siete sicuri che resto“. Messaggio chiarissimo: ai tifosi e alla società.
SCELTE – A Bergamo (ore 15.00, Stadio Atleti Azzurri d’Italia), Julio Sergio verrà confermato fra i pali. Le gerarchie ormai sono state ribaltate: “In questo momento è lui il primo portiere – ammette Ranieri –, ma Doni non è affatto tagliato fuori: capita soltanto che Julio Sergio sta facendo molto bene ed è doveroso continuare con lui. Non c’è alcuna vicenda esterna: i procuratori dovrebbero stare più zitti senza chiacchierare tanto“.