Roma: per Pastore offerti 25 milioni più Brighi

 Secondo le ultime indiscrezioni la Roma avrebbe offerto al Palermo 25 milioni di euro più l’intero cartellino di Brighi per arrivare a Javier Pastore. Nonostante le smentite del patron rosanero, Maurizio Zamparini, la società giallorossa non è così lontana all’acquisto del Flaco. I motivi sono molteplici. Le presunte squadre straniere sulle tracce dell’argentino no hanno fatto offerte alla società siciliana.

Le grandi d’Europa, per motivazioni diverse, seguono altri giocatori. In Italia solo il Milan potrebbe comprarlo, ma visto lo schieramento tattico di Allegri, il colpo dei rossoneri sarà un centrocampista che può fare le due fasi, caratteristica non proprio nelle corde del seleccion, più bravo dalla metà campo in su.

Montella: vittoria in stile Ranieri

 Dal Romanista:

Quindici gol presi nelle ultime cinque partite che sono costate la panchina a Ranieri, nessuno incassato ieri a Bologna nella prima di Montella ma, cosa ancora più importante, anche nessun serio pericolo corso dal redivivo Doni. L’avvio dell’aeroplanino sembra dei migliori e ricalca quello dell’anno scorso di Ranieri, che esordì con una bella vittoria in trasferta a Siena (1-2) quando prese il posto di Spalletti.

Roma: Ranieri prepara la rincorsa al Milan

 Dal Romanista:

Ranieri prepara lo scacco al Milan in quindici mosse. Tante, infatti, sono le partite che separano la Roma dall’appuntamento con Ibra e compagni, in programma (salvo anticipi e posticipi) l’8 maggio, giornata numero 17 del girone di ritorno. Le gare in programma sono 14 (a partire da quella di oggi), a cui va aggiunto il recupero contro il Bologna. Mentre Allegri fa le tabelle e spiega che al Milan per lo scudetto «bastano 80 punti, quindi 11 vittorie», Ranieri predica ottimismo e spiega che bisogna «rosicchiare punti». Il che, tradotto, vuol dire: «Arriviamo allo scontro diretto a meno tre e poi ce la giochiamo».

Totti: “In un campionato livellato vengono fuori le qualità dei singoli

 Ecco l’articolo di Francesco Totti sulle colonne del Corriere dello Sport:

Stiamo entrando nella fase cruciale della stagione: qui si deci­deranno le sorti di molte squadre, impegnate per vari traguardi. Tra poco torneranno le coppe europee e le squadre che vi partecipano giocheranno tre volte a settimana, quindi sarà facilitato il compito delle altre che potranno prepara­re le partite durante tutta la setti­mana con allenamenti program­mati. Ma il prezzo da pagare per chi punta in alto è anche questo. Negli ultimi tempi le squadre di bassa classifica, vedi Cesena, han­no incontrato avversari di vertice come Roma, Inter e Milan metten­dole in difficoltà, ma alla fine la qualità dei singoli ha avuto ragio­ne.

A meno 6 dalla vetta, la Roma ci deve credere

 Dal Romanista:

Abbiamo la stessa classifica di un anno fa. Ma i punti che ci dividono dalla capolista dopo la ventesima giornata sono 6, contro gli 11 del 2010. Non solo. Ben quattro scontri diretti su cinque li disputeremo in casa. Lo scudetto è lì. E ci reclama. D’accordo. La Roma non sarà irresistibile come il Barcellona. C’è voluto un autogol per battere il Cesena, che non è propriamente il Brasile di Pelè. Però i numeri dicono che non serve un’impresa per conquistare lo scudetto. Basterebbe restare uniti, evitando di generare inutili tensioni. Al “Romanista”, Venditti ha chiesto alla squadra di «stringere un sorta di “patto costituzionale”, un patto di “unità romanista” fino a giugno». Il padre dell’inno della Roma ha perfettamente ragione.

Cesena-Roma, Burdisso: “Vittoria importante, per lo scudetto ci siamo anche noi”

 Dal Romanista:

Per lo scudetto c’è anche la Roma. Burdisso ne è assolutamente convinto: «È stata una vittoria cercata. Voluta. Siamo tra le squadre più forti d’Italia e vogliamo dimostrarlo». È un successo che dà tranquillità a tutto il gruppo: «Conosciamo l’ambiente di Roma – spiega Nicolas – e il capitano è il primo che è sereno, come tutti del resto. Oggi abbiamo preso tre punti molto importanti e siamo contenti». «Se vogliamo lottare per lo scudetto? Sì – commenta il “Bandito” – sicuramente. Siamo più forti dell’anno scorso. E rispetto al passato campionato vogliamo cambiare il finale. Lo sanno anche i miei amici all’Inter». Inter che va annoverata tra le più serie concorrenti per il titolo.

Serie A: campionato mediocre

 Dal Messaggero:

La squadra migliore? No, la meno peggio. Ecco chi vincerà lo scudetto. Lo dice la classifica attuale, che è lo specchio fedele dell’andamento (lento) delle prime quattordici giornate di campionato. Tra la prima, il Milan, e la settima, la Roma, ci sono appena otto punti. Questo vuol dire che, con ventiquattro turni da giocare, il campionato possono ancora vincerlo tutti. E’ uno scudetto senza padrone (i), in sostanza. Una novità, dopo il monopolio Inter.

Totti: “Rispetto allo scorso anno i valori delle squadre di vertice si sono livellati verso il basso”

 Ecco l’articolo di Francesco Totti sulle colonne del Corriere dello Sport:

Dopo una falsa partenza e un avvio stentato abbiamo ripreso la giusta andatura, quella che ci compete per qualità e valore della rosa e per espressione di calcio giocato. Siamo partiti sulla falsariga dello scorso anno, quando magari, dopo i risultati ottenuti, in tanti anche giustamente si aspettavano qualcosa in più. Invece ancora una volta questo gruppo di lavoro, composto da calciatori vecchi e nuovi, ha dimostrato di avere qualità tecniche elevate e attaccamento alla maglia. E’ un campionato difficile perché rispetto allo scorso anno non ci sono squadre con valori assoluti. Anche al l’Inter sta capitando un periodo buio, sfortunato, ma l’organico dei Campioni d’Europa e d’Italia è composto da fuoriclasse di livello assoluto e sono sicuro che presto torneranno ad essere protagonisti sia in campionato che in Champions.

Roma: si torna a parlare di scudetto

 Dal Messaggero:

Come un anno fa, anzi meglio: per questo a Trigoria, d’incanto, tornano ottimismo e convinzione. Per potersela giocare ancora sino in fondo e senza sapere con chi. La Roma riparte di nuovo in autunno e si accorge di aver anticipato i tempi. Lo confermano i 4 punti in più, alla stessa giornata di campionato, rispetto alla stagione scorsa: 15 contro 11 alla decima (solo la Lazio è cresciuta di più: 12 punti; il Milan e il Napoli hanno invece lo stesso passo).

Borriello: nel ’94 la Roma lo rispedì a casa

 Dalla Repubblica:

Quando oggi, alle 12.30, Rosella Sensi lo presenterà, Marco Borriello solleverà per la prima volta la sua maglia della Roma numero 22. Un appuntamento con il destino, quello tra l’attaccante e la squadra giallorossa, rimandato più volte. La prima nel 1994: dopo un provino sfortunato al Napoli (il cugino Gennaro Scarlato era nella squadra Primavera), Borriello fa visita a Trigoria. Nella capitale arriva con la scuola calcio “Carioca” di Barra per un test contro la formazione “Esordienti”, presentandosi con un gol, di testa, in anticipo sul portiere. Bruno Conti, responsabile del settore giovanile, vorrebbe tesserarlo, ma quel ragazzo di 12 anni è troppo magro per convincere al cento per cento.

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