Mercato Roma, Ag. Hernandez: “Quella giallorossa è una grande piazza, che affascina non poco il ragazzo”

 Dal Romanista:

Il 16 gennaio 2009 Vincenzo D’Ippolito, procuratore di Abel Hernandez, parlava così: «La Roma è molto interessata a lui, che ricorda un piccolo Thierry Henry. È un’operazione da concludere in fretta perché adesso inizierà il campionato sudamericano under 20 e il suo valore potrebbe incrementarsi a dismisura». L’affare con i giallorossi, è cosa nota, non andò in porto. E il gioiellino (come soprannome impone) dell’Uruguay a 19 anni fece sì i bagagli per sbarcare in Italia, ma non a Roma, bensì qualche centinaia di chilometri più a Sud. A Palermo. Adesso, due anni dopo, il cerchio potrebbe chiudersi. Ed Hernandez potrebbe indossare la maglia giallorossa: «È prematuro parlarne – spiega proprio il suo agente al Romanista – perché non c’è ancora una trattativa. Se però la Roma dovesse chiamarci, visto che, da come leggiamo, arriverà Sabatini, noi prenderemmo seriamente in considerazione l’ipotesi. Quella giallorossa è una grande piazza, che affascina non poco il ragazzo ». Con un contratto che scade nel 2013, Hernandez è chiamato, a 21 anni (li compirà ad agosto) a prendere una decisione importante: rinnovare col Palermo o lasciare la Sicilia. La seconda è l’ipotesi più probabile. Anche perché «è vero che potrebbe restare in rosanero ancora un altro anno per crescere ancora, ma è vero anche – precisa D’Ippolito – che ci sono squadre a cui è difficile dire di no».

Mercato Roma, Sabatini può portare Hernandez in giallorosso

 Mercato Roma: Walter Sabatini, che nella prossima settimana dovrebbe essere ufficialmente il nuovo direttore sportivo della Roma, ha portato Abel Hernandez al Palermo dal Penarol, e proprio l’attaccante rosanero, soprannominato La Joya, sembra rispecchiare in pieno l’identikit dell’acquisto ideale per la nuova Roma americana. Giovane, deve compiere 21 anni, pronto per il grande salto, margini di miglioramento che potrebbero portarlo a diventare un giocatore di primissima fascia e un ingaggio abbastanza basso.

Mercato Roma, piace Hernandez

 Dal Corriere dello Sport:

In attesa dell’allenatore, fioriscono le voci di mercato intorno alla nuova Roma americana. Inevitabile, non solo come conseguenza del cambio di proprietà, ma anche perché, con tutto il rispetto per questo gruppo che alla Roma ha dato tantissimo nelle ultime stagioni, l’età media è quella che è e c’è bisogno di una rifondazione. Da fare nell’arco di due- tre anni, comunque da fare. Non è un caso, infatti, che l’identikit dei giocatori che interessano la Roma a stelle e strisce, è quello di un’età sotto i venticinque anni ( a parte qualche eccezione come potrebbe essere Buffon), dall’ingaggio non elevato, con addosso la fame di chi non ha vinto nulla, con margini di miglioramento. In questo senso Walter Sabatini, prossimo direttore sportivo giallorosso (l’ufficialità ci sarà entro dieci giorni), è una garanzia, visto quello che è riuscito a fare nella sua carriera, in particolare nella sua esperienza al Palermo.

Mercato Roma, Ancelotti più vicino

 Dalla Gazzetta dello Sport:

I giornali inglesi lo hanno già licenziato. «Scusa Carlo, avresti dovuto cominciare con Drogba… ora, sei finito!» , il titolo leggero del Daily Mirror. «Ancelotti a pezzi dopo l’eliminazione con il Manchester United» , grida il Daily Telegraph, mentre il Daily Express parla di «rovine romane» , giocando con il nome di Abramovich. Il più austero Times sostiene che i sogni di Abramovich «sono finiti in polvere». L’«Independent» è forse l’unico che invita lo stesso Abramovich a riflettere e prendere in considerazione l’ipotesi che per vincere serve continuità e non cambiare allenatori come se fossero figurine. Frullatore Una voce isolata, perché Ancelotti è finito nel frullatore non tanto per l’eliminazione, ma per la scelta di scommettere su Torres all’Old Trafford e di mandare in panchina Drogba. E a proposito di scommesse, ieri i bookmakers si sono sbizzarriti a dare le quote dell’esonero di Ancelotti: 1,33. Per i tifosi del Manchester United, è roba di ore: «Ti cacciano domattina» , gli hanno gridato senza pietà. Destino segnato È così, ma non è proprio così. Ancelotti sarà licenziato, anticipando di un anno i tempi fissati dal contratto firmato nel 2009, ma resterà alla guida del Chelsea fino al termine della stagione.

Mercato Roma, Bovo si avvicina

 Da Il Romanista:

Cesare Bovo preferisce non rilasciare interviste. La situazione, a Palermo, è piuttosto delicata e quindi meglio lavorare in silenzio. Soprattutto perché la sfida di sabato contro la Roma rischia di essere, per il centrale rosanero, una partita diversa dalle altre. Lo era già in passato, quando si trovava ad affrontare la squadra in cui è cresciuto. E lo sarà ancora di più adesso, che rischia seriamente di tornare a Trigoria al termine di questa stagione. Contatti ci sono già stati: Sabatini, la scorsa settimana, ha incontrato il suo procuratore, Franco Zavaglia, e pure se la versione ufficiale dice «che non abbiamo parlato di Bovo» la verità è diversa. Si tratta sulla base di un triennale, che il giocatore accetterebbe di corsa, considerando che tornare a Roma, dopo essere andato via definitivamente nel 2006, rappresenterebbe per lui una rivincita enorme. Il suo contratto scade nel 2012, per convincere Zamparini potrebbero volerci dai 5 agli 8 milioni, con la volontà del giocatore a fare da perno decisivo per la partenza. Magari per conquistare, stavolta da protagonista, quello scudetto che a Roma manca ormai da 10 anni. C’era infatti anche lui, nella rosa della squadra campione d’Italia: Galbiati, che lo aveva seguito negli Allievi, lo fece inserire nella lista dei convocati per il ritiro precampionato, Capello lo portò un paio di volte in panchina.

Mercato Roma, i colpi di Sabatini

 Dal Corriere dello Sport:

Le strade del mercato sono infinite. Non vogliamo essere blasfemi, ci mancherebbe, ma ci sembrava l’espressione giusta per cominciare a farvi conoscere quello che un po’ tutti ormai indicano come il prossimo direttore sportivo della nuova Roma. Cioè Walter Sabatini. Personaggio che ama poco apparire, preferendo il profilo basso ai titoloni, grande appassionato di calcio e calciatori, capace, fumando una sigaretta dopo l’altra, di aggiornarsi a ciclo continuo su squadre, giocatori europei, sudamericani e non solo.
HERNANDEZ – Le ultime due squadre dove Sabatini ha lavorato sono state la Lazio e il Palermo. A Formello, giusto per ricordare l’affare migliore, è stato lui a portare Kolarov, acquistato per ottocentomila euro e rivenduto dal presidente Lotito a diciassettemilioni e mezzo di euro ( più Garrido) al Manchester City. Ma qui, quello che ci piace ripercorrere, è la storia palermitana di Sabatini. Perché il Palermo che sabato prossimo si presenterà all’Olimpico, è in larga parte frutto delle intuizioni del prossimo dirigente della Roma. Partiamo da Abel Mathias Platero Hernandez, classe 1990, arrivato in Sicilia nel gennaio del 2009, appena maggiorenne. Sabatini che in Sudamerica fa tappa diverse volte l’anno, lo aveva seguito con grande attenzione, prendendolo sei mesi prima dello sbarco del giocatore in Sicilia con un accordo con il Penarol che prevedeva, per il club uruguaiano, una suddivisione del cartellino su una scrittura privata, cinquantacinque per cento al Palermo, il restante al Penarol. Costo dell’operazione circa tre milioni e trecentomila euro. Che, e qui il merito è stato del presidente Zamparini, sono stati pagati anche dopo che alle visite mediche dell’uruguaiano, fu riscontrata una piccola aritmia cardiaca. Hernandez si sottopose a un piccolo intervento chirurgico, tutto risolto, il Palermo si è ritrovato in rosa un ragazzo che già oggi può valere una cifra ben al di sopra dei dieci milioni.

Mercato Roma, Sabatini vuole Pastore

 Da Il Tempo:

Se Javier Pastore è un uomo di parola, il sogno della Roma può diventare realtà. L’argentino ha già fatto una mezza promessa a Walter Sabatini, il suo «scopritore» che presto lavorerà a Trigoria. Siamo oltre un’idea di mercato: l’argentino del Palermo è un obiettivo concreto della Roma targata Usa, il più intrigante (e costoso) tra quelli accennati nei primi discorsi tra DiBenedetto e il futuro direttore sportivo. Sabatini ha scovato Pastore in Argentina dopo la segnalazione di un osservatore. Gli è bastato vederlo in campo quindici minuti con l’Hercules per capire che quell’attaccante magrolino era un fenomeno. Costato appena 6 milioni di euro, «El Flaco» ha stregato Palermo nella scorsa stagione e ha convinto Maradona a portarlo in Sudafrica. «Un maleducato del calcio» lo ha definito il Pibe de Oro. Ma in senso buono: «Tocca il pallone come se avesse giocato 5 Mondiali». La storia di Pastore in rosanero sembra già avviata verso i titoli di coda, nonostante quest’anno sia partito alla grande: dieci gol, prestazioni da fenomeno e attestati di stima da parte dei migliori club del mondo, Barcellona compreso. Poi, all’improvviso, si è fermato. Non segna da quasi due mesi e il rapporto con la piazza siciliana si è rotto. Immalinconito, spiazzato dall’esonero di Delio Rossi, il «Flaco» ha toccato il punto più basso domenica scorsa nel derby di Catania. È partito in panchina e quando è entrato ha sbagliato tutto. I tifosi rosanero glielo hanno fatto notare ieri pomeriggio, aspettando a lungo la sua uscita dal centro sportivo nel giorno in cui Delio Rossi si è ripreso la panchina del Palermo. Una nuova scossa per Pastore, ma il suo futuro sarà altrove. Sabatini gli ha parlato del progetto americano e lo ha convinto ad aspettare una proposta che presto arriverà.

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