“Non si muove nessuno”

 Dal Corriere dello Sport:

Mourinho vuole Daniele De Rossi. Il Milan chiede che Marco Borriello venga restituito al mittente, con l’Inter, tanto per non farsi mancare niente, pronta a intervenire tra i due (presunti) litiganti. Philippe Mexes è nella lista della spesa di almeno due squadre italiane e un numero imprecisato di club inglesi. Mirko Vucinic ha sirene straniere (in particolare inglesi) che non aspettano altro che un segnale per presentarsi a Trigoria con una valigetta piena di soldi.

Roma, Montali: “Borriello non si tocca”

 Interviene Gian Paolo Montali a fare chiarezza e ribadire un concetto elementare (lo dice, se non altro, il contratto sottoscritto da Milan e Roma e firmato da Marco Borriello): il neo giallorosso non si muove dalla capitale. Da repubblica.it:

La visita milanese dell’attaccante, ha dato fiato a qualche voce sul suo futuro. Voci secondo cui il Milan, che ha ceduto (in prestito con “obbligo” di riscatto) Borriello alla Roma appena 176 giorni fa, sarebbe pronto a far tornare a casa l’attaccante già a gennaio.

Galliani su Borriello: “E’ della Roma”

 Adriano Galliani, Amministratore delegato del Milan, si è pronunciato in mattinata nel corso della trasmissione radiofonica “La Politica nel Pallone” in onda su Gr Parlamento. Gli stralci più significativi dell’intervento:
BALOTELLI.Mario Balotelli a gennaio? Speriamo di recuperare Pato a gennaio. Ronaldinho credo che possa fare bene la seconda punta. Avendo deciso al momento di giocare con una mezza punta, Seedorf o altri, davanti ci sono Ibra e Pato, Robinho e Ronaldinho, rimarremo così. Quattro attaccanti per due ruoli vanno bene e andiamo avanti con questo.

Roma-Fiorentina: Borriello-Perrotta, tre chiamate

 Dal Romanista:

Il primo coro della serata, quando manca ancora mezz’ora all’inizio e i giocatori sono in campo per il riscaldamento, è tutto per il capitano. «Tot-ti, Totti, Tot-ti-gol…» canta la Sud, tanto per far capire quanto sia pesata, a un’intera tifoseria e non solo a lui, quell’assenza, ingiusta, nel derby. E a proposito di derby, stasera non c’è lo stesso “pieno” (si fa per dire), anche se una parte di quei “buchi” erano dovuti a motivi di ordine pubblico.

Roma-Fiorentina: i giallorossi sono rinati

 Dal Romanista:

Un mese fa stavamo a 5 punti, stamattina siamo a 5 punti dallo scudetto: in trenta giorni abbiamo distanziato quello che eravamo. E’ come se la Roma fosse riuscita a guardare se stessa nel momento in cui era più brutta, e a vedersi bella, a volersi bene, fino ad abbracciarsi ieri – nel giorno in cui Spalletti stecca allo Zenit – dopo i gol sono tornate le pizze in testa. L’aveva detto Ranieri, l’ha ridetto ieri sera Borriello (come sono lontane le dichiarazioni dopo Napoli): è a Brescia che la Roma è rinata.

Roma-Fiorentina: Totti, Borriello, Vucinic

 Torna Francesco Totti, dopo aver scontato il turno di squalifica, e Claudio Ranieri opta per l’ingresso del capitano dal primo minuto: nel corso di Roma-Fiorentina, il Pupone viene affiancato a Marco Borriello e Mirko Vucinic. Da La Repubblica:

Un derby da dimenticare alla svelta per non cullarsi sugli allori del successo. Perché stasera, all´Olimpico, sarà di nuovo campionato. Arriva la Fiorentina di Muto e Mihajlovic, da battere con Totti in campo.

Julio Sergio: derby e compleanno

 Dal Romanista:

«La tua parata è stata quasi un gol». Pacche sulle spalle, sorrisi, battute. Sono giorni sereni a Trigoria per Julio Sergio. La Roma si coccola il suo ex terzo portiere. Perché nessuno si dimenticherà mai i rigori di Borriello e Vucinic, ma neppure quel suo intervento ai limiti del prodigio su Hernanes. Il Profeta scivola tra le maglie romaniste, si trova al cospetto di Julio Sergio.

Totti: un derby in formato famiglia

 Dal Corriere dello Sport:

Ha gioito, sofferto, goduto, nel salotto di casa sua. Intorno gli amici di sempre, Cristian e Chanel che si domandavano come mai la Roma giocasse e papà fosse lì con loro, con una faccia che gli ha fatto capire con qualche anno d’anticipo cosa sia il derby. Prima, Francesco Totti, ave va ridimensionato l’attesa andando a pranzo con la famiglia e gli amici in uno dei suoi ristoranti preferiti, zona Sud di Roma, un tiro di schioppo da casa sua e Trigoria, i proprietari quattro fratelli che definirli tifosi ro­manisti è poco. Il pranzo si è interrot to a trenta minuti esatti dal fischio d’inizio del derby.

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