Palermo-Roma: Totti, Menez e Borriello. Uno a rischio panchina

 Non c’è Vucinic, scontato che partano titolari Borriello, Totti e Menez? Col fischio: Ranieri starebbe pensando di spedirne uno dei tre in panchina e rinforzare il centrocampo. E’ una tesi, la sostiene Il Romanista:

Seppur la logica e le vittorie impongano l´ausilio dello slogan ‘Modulo che vince non si cambia’, il 4-3-1-2 potrebbe lasciare spazio, magari soltanto all´inizio, ad un 4-4-2 che garantisca maggiore copertura sulle fasce. Proprio perché Delio Rossi sembra intenzionato a schierare uno schema ad ‘albero  di Natale’ con Ilicic e Pastore a supporto dell’unica punta Miccoli, farcire la mediana rappresenterebbe una soluzione per costringere gli avversari a produrre gioco soprattutto per vie centrali, dove la Roma, in questo c so, godrebbe  i una protezione superiore.

Palermo-Roma, c’è Borriello in attacco. Sembra Batistuta

 Dal Corriere dello Sport:

Uno così, alla Roma mancava dieci anni. Da Gabriel Omar Batistuta a Marco Borriello, passando per una serie di tentativi non proprio felicissimi (Carew, Mido, Nonda, Tavano, Marazzina, Toni), riuscendo a ridimensionare il problema della punta di peso con l´invenzione di Totti centravanti, un’intuizione spallettiana […]

EREDE Uno così, dicevamo, la Roma lo aspettava dai tempi di Batigol […]. Stavolta la spesa è stata assai minore, dieci milioni di euro, venti miliardi. Oltretutto ancora non pagati, perché l´accordo tra la dottoressa Rosella Sensi e l´amico Galliani prevede che il pagamento comincerà la prossima stagione […] In più, accordo blindato, nel senso che il Milan non può vantare nessun diritto di opzione per un ritorno a Milanello […]

Serviva a questa Roma un centravanti come Borriello, uno, appunto, alla Batigol. C´è qualche differenza per la verità tra i due, l´argentino era più un egoista finalizzatore al punto da non guardare in faccia nessuno, il ragazzo napoletano è più prima punta con caratteristiche di chi sa proteggere il pallone e far salire la squadra. […] Borriello in questi suoi primi mesi romanisti, sta andando avanti quasi a medie da Batigol. […]

GOL […] nove gol realizzati, sei in campionato (in dodici presen ze perché la prima giornata era ancora un giocatore del Milan), tre in Champions, alla media di oltre un gol ogni due partite. […] all´inizio della stagione la Roma ha fatto una gran fatica a tornare la squadra della passata stagione. Adesso è ripartita.

Borriello, nove gol per la Roma. A Palermo in campo con Totti, l’escluso sarà Vucinic

 Marco Borriello, sei reti in campionato e tre in Champions, ha stupito tutti i tifosi giallorossi. A Palermo sarà nuovamente in campo dal primo minuto, l’escluso sarà Vucinic. Da la Repubblica:

Nove gol e la sensazione di essersi del tutto integrato. Marco Borriello è uno dei protagonisti della rimonta contro il Bayern, lui, napoletano trapiantato a Milano (dove appena può torna) e prestato a Roma, diffidente e schivo, di poche parole e molti fatti. Sei reti in campionato, tre in Champions e quella dichiarazione che detta da lui vale più di tante parole ascoltate in passato da altri, spesso ruffiane. «Non ho mai visto un pubblico così», riferito al sostegno dato dalla curva sud martedì sera. E proprio sempre sotto la sud Borriello ha realizzato tutte le sue reti.

Riva: “Borriello mi assomiglia”

 Dal Romanista:

Giggirriva”, lo chiamavano i tifosi sardi. Arrotando quelle due “erre”, come fanno quelli giallorossi quando scandiscono “Borriello”, in risposta allo speaker dello stadio che ne invoca il nome dopo un suo gol. Due attaccanti di razza, Marco e Gigi, con non poche caratteristiche in comune, anche se li separano trentotto anni d’età e due mondi del calcio completamente diversi. Marco Borriello e Gigi Riva: l’uno centravanti, l’altro ala sinistra, ma la stessa ostinata capacità di farsi largo nelle difese avversarie, la stessa voglia di strappare, centimetro dopo centimetro, lo spazio che serve – quanto basta – per anticipare il difensore e metterla dentro. Perché si è nati per far gol.

Palermo-Roma: Vucinic rischia, torna Pizarro

 Dal Messaggero:

Un pizzico di euforia non guasta. A Trigoria, un po’ di tifosi festeggiano gli eroi di Roma-Bayern. Ranieri ha poco da festeggiare e pensa al Palermo, l’avversaria di domenica sera (stadio Barbera, ore 20.45). Una trasfertaccia. Squadra subito al lavoro, non tutti ovviamente. Chi ha giocato tutta la partita ha svolto un semplice allenamento defatigante, gli altri sono scesi in campo agli ordini di tecnico, collaboratori tecnici e preparatori atletici. Quanto al turnover: la logica dei minuti giocati ci dice che a riposare domenica sarà Borriello.

Dall’incubo al sogno in 45 minuti

 Dal Corriere della Sera:

Ai tempi dell’oratorio capitava che, con un solo biglietto, ti facessero vedere due film. Di solito, uno era a sfondo religioso e uno di avventura. Per esempio, «Marcellino pane e vino» prima e «Viaggio al centro della Terra» poi. Lo stesso è capitato ieri sera ai tifosi della Roma, impazziti di gioia alla fine di una partita che, nel primo tempo, aveva fatto venire i peggiori pensieri possibili. Rimontare da 0-2 a 3-2, in Champions League, è comunque un’impresa.

Una notte da lupi

 Dal Corriere dello Sport:

Francescoooo, Tottiii. Francescoooo, Tottiii. Francescoooo, Tottiii. Tre volte, tre urli, tre gol, lo speaker infiam ma l’Olimpico, l’Olimpico grida più forte di quanto un tifoso tedesco abbia mai visto in vita sua, la Roma mette la mandibola avanti. E’ fatta, è andata, è vinta. E improvvisa­mente quello che sem brava minaccioso e terribile diventa soave e liberatorio come solo certi arcobaleni che arrivano dopo un nubifragio. Chissà cosa può succedere in uno spogliatoio dopo che il Bayern Monaco, che è una squadra formidabile, ti ha preso a pallonate per un tempo.

Roma-Bayern Monaco: tutte le interviste dei protagonisti. Totti: “Ma quant’è bello?”. Sensi: “Questa partita non la dimenticheremo”. Ranieri: “Adesso ci crediamo”. De Rossi: “Le quattro punte? Vanno sostenute”. Burdisso: “Grande ripresa”. Borriello: “Pubblico mai visto”. Montali: “Claudio ha saputo rimetterci in corsa”. Mexes. “La nostra forza è il gruppo”. Pradè: “Ho visto la Roma dello scorso anno”

 Roma-Bayern Monaco: le dichiarazioni dei protagonisti dell’incontro dell’Olimpico:
Totti a Mediaset Premium:
“Era difficilissimo vincere oggi contro una grande squadra come il Bayern Monaco. Abbiamo in ogni caso dimostrato di volere questa vittoria con determinazione e voglia. Arrivati a questo punto, non possiamo più nasconderci. Siamo una squadra che deve stare ai vertici, dobbiamo essere competitivi su tutti i fronti.
Il gol decisivo? Così è bellissimo. Era da tanto  tempo chenon facevo gol in Champions entrando nella ripresa”.
 Rosella Sensi in zona mista:
“Questa partita, ne sono sicura, rappresenterà un pezzo di storia della Roma, perchè aver fatto 3 gol al Bayern in rimonta nella ripresa è un momento che ricorderemo. Non è da tutte le squadre. Totti? Ho un dubbio su chi lo critica… Francesco è sempre importante come nessun altro in questa squadra. Ma gioca anche con grandi campioni, il grazie va a tutti. La rimonta? Ci ho continuato a sperare. Dopo il 3-2 ho gioito in maniera particolare. Uscire dallo stadio con una vittoria, facendo tre gol: c’è da essere molto contenti. Da domani piedi per terra e si pensa a domenica, per la gara contro il Palermo. Credo che il mister faccia scelte oculate. Abbiamo dimostrato di poter giocare con le 4 punte.”
 Ranieri a Mediaset Premium, Sky Sport e Rai:
“Può essere vero che è stata una partita storica. I ragazzi sono stati magnifici, anche aiutati dal pubblico, e hanno fatto una splendida rimonta. Hanno avuto grande soddisfazione. Volevo sentire i commenti sulle mie scelte alla fine del primo tempo. Totti? Veniva da due partite ravvicinate e l’ho fatto recuperare, è un atleta stupendo e sa che ogni cosa che faccio è per il bene della squadra. Ho letto bene la partita, quando li fai allungare diventano deboli. Il Bayern ti fa correre tanto e noi li abbiamo punti sulle fasce.La squadra sta vivendo un buon momento. Abbiamo preparato bene la partita a livello tattico. Vogliamo entrare negli ottavi ma non è ancora matematico, mancano 90 minuti e dobbiamo rimanere concentrati. Una reazione così qualche tempo fa non l’avremmo fatta. Stavamo pensando allo scorso campionato. Ora è tutto diverso. Dopo Brescia abbiamo cominciato a credere nella risalita. “Avevamo studiato bene questa gara, dovevamo restare corti e pressare alti.

Candela: “Menez è insostituibile”

 Dalla Gazzetta dello Sport:

Passa il tempo e il suo accento francese s’intende sempre più a malapena. A Vincent Candela riesce quasi meglio parlare il romano. Che venga da Oltralpe lo si capisce quando pronuncia un nome: «Jeremy». Da un francese a un francese: «Tutti hanno capito che ora Menez è un giocatore insostituibile».

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