Nuova Roma, nuovo Mexes. Il francese in questa prima settimana di ritiro è uno dei giocatori più in forma, sta lavorando con entusiasmo, vuole riconquistare il posto da titolare nella squadra giallorossa. In attesa di vedere come andrà a finire la trattativa per Burdisso, il francese si sta giocando le sue chance in ritiro. Non è una stagione come le altre, questa per Mexes. Sta per cominciare il settimo campionato per la Roma, va in scadenza nel 2011, ci sono tutti i presupposti per dare una svolta alla sua carriera. Il difensore, appena ar rivato a Riscone, ha fatto chia rezza sul suo futuro: «Non vado alla Juve, non vado a Torino, non ci andrò mai». Un atto d’amore nei confronti dei tifosi romanisti, ma anche la volontà di rimettersi in gioco con orgoglio.
Luciano Spalletti
Mexes-Zenit: Spalletti vuole il suo pupillo
Da Tuttomercatoweb:
Luciano Spalletti vuole portare allo Zenit di San Pietroburgo un suo fedelissimo dell’esperienza giallorossa. Il tecnico toscano vorrebbe riavere a disposizione Philippe Mexes: negli anni romani dell’allenatore di Certaldo, il francese è stato uno delle pedine insostituibili della Roma spallettiana. L’uno ha fatto le fortune dell’altro.
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Da Il Romanista:
Il primo sorriso della sua giornata a Coverciano, Luciano Spalletti lo fa quando ricorda i tempi di Roma. È grande e grosso «come il cuore di questa città che mi è rimasta nel cuore», ha un paio di jeans, una camicia bianca e una giacca blu. È abbronzato come sempre. Ospite della Peroni nel centro tecnico federale, l’ex allenatore della Roma si racconta a 360 gradi. E, al microfono di Sky, svela tutti i particolari della sua avventura russa. Racconta di quanto siano «preparati i calciatori», di quanto sia complicato organizzare le trasferte «perché a volte vai a giocare in città dove ci sono tre ore di fuso orario», e di come, prima di andare al campo, abbia «bisogno di mangiare almeno due cornetti».
Il cuore, però, è rimasto a Roma. Per questo quando Massimo Tecca gli chiede un commento sul suo ritorno in Champions con lo Zenit, lui risponde pensando alla Roma. E dice: «Vedrete che dei giallorossi se ne sentirà parlare parecchio anche in questa competizione. La Roma ha dei grandi giocatori e un bravissimo allenatore. Quest’anno ha fatto una stagione fantastica, per cui meriterebbe il premio della critica. Nella prossima stagione può fare qualcosa di simile». Con un Adriano in più: «È un ottimo giocatore, la sua garanzia è Ranieri. Credo molto in Claudio, persona seria e gran professionista».
Gli occhi di Spalletti, nella quiete di Coverciano, si illuminano quando parla di Roma. Se ne accorgono tutti, anche un tifoso che gli chiede di fare una foto «perché lei, mister, mi è rimasto nel cuore». «Quello con la squadra e la città – dice ancora a Sky – è stato un grande amore. Una passione condivisa con migliaia di tifosi e anche con i giocatori». Si è parlato di dissapori con Totti: «Con Francesco ci siamo chiariti, abbiamo parlato anche per telefono. Ho un ricordo splendido di lui e di tutti gli altri. Ha un cuore grande così, come i suoi compagni e come la meravigliosa gente di Roma. Due anni fa ci hanno sfilato uno scudetto, in questa stagione i ragazzi ci sono andati vicini. Sono convinto che presto avranno tutte le soddisfazioni che meritano».
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Da La Gazzetta dello Sport:
Difficile capire se l’esclusione dalla lista mondiale lo abbia deluso più di tanto: Jérémy Menez ha l’aria un po’ così, eternamente scocciata, Sembra sempre in polemica con la vita, persino un po’ schifato Menez, però, non si era fatto illusioni anche perché, con l’aria che tirava nella Francia, erano in arrivo altre esclusioni eccellenti. È rimasto fuori, per dire, uno come Benzema, strapagato dal Real Madrid la scorsa estate. Menez, per ora, si è preso la Roma. È una storia di piccole conquiste quotidiane, figlie di un dialogo a denti stretti con Ranieri. Dove non era riuscito Spalletti, è riuscito l’allenatore di Testaccio-San Saba, uno che, se serve, sa tirare fuori il carattere. «Posso essere cattivo, se voglio», ha detto dopo Roma-Cagliari.
Grazie Roma
Da Il Romanista:
Grazie Roma. Grazie per una stagione che, comunque vada, sarà indimenticabile. Negli occhi e nei cuori dei cinquantamila dell’Olimpico c’è solo questo. La gioia e l’orgoglio di essere romanisti e di aver vissuto, noi sì, una stagione da protagonisti. La prima in casa aveva visto la Juve fare a pezzi quello che rimaneva della squadra di Spalletti. L’ultima, vede la Roma giocare una delle partite più brutte, ma unirsi, alla fine, in un meraviglioso abbraccio con i suoi tifosi.
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