Lazio – Roma, le dichiarazioni dei protagonisti. Totti :”Mi sono proprio goduto questa vittoria”.Borriello: “La Roma vale l’Inter”Perrotta:”Sapevamo di essere nettamente più forti della Lazio”. Cassetti :”Ora siamo più sereni”.Montali: “Stiamo scalando le posizioni”Ranieri:”Dedichiamo la vittoria al Capitano”.Vucinic:”La Roma è fuori dalla crisi”

Lazio-Roma: tutte le interviste dei protagonisti del derby:

 Totti dal proprio sito ufficiale:
Bravo Leandro, in bocca al lupo Walter!!!
“E’ stata una bella partita che la Roma ha fatto sua meritatamente. Sono contento per Leandro Greco, entrato molto bene in partita, lui che è cresciuto nelle giovanili giallorosse, romano e romanista nell’essenza. Alla fine tutte le dichiarazioni provenienti dalla sponda biancoceleste si sono avverate…a parte quelle relative al risultato finale ^_^ Da casa me la sono proprio goduta questa vittoria. Per questo a tutti i miei tifosi e ai miei compagni arriva un abbraccio caloroso e fortissimo dal vostro Franceschino. Una cosa invece che mi ha dato dispiacere è l’infortunio di Samuel, difensore roccioso e grande ex compagno anche nell’anno dello scudetto. Son momenti duri, so cosa si prova. In bocca al lupo Walter!!!”

Lazio-Roma 0-2, pagelle: Simplicio, la svolta; Borriello e Vucinic indomiti

 Le pagelle di Lazio-Roma 0-2 (7′ st rig. Borriello, 41′ st rig. Vucinic):

Julio Sergio 6,5: prestazione lineare nei primi 45′, nel corso dei quali gli eventi chiedono solo di essere seguiti con un minimo di attenzione. Nella ripresa ha modo di ritagliarsi lo spazio necessario per ribadire che, la Roma, problemi tra i pali non ne ha più. Decisivo su Hernanes, alla conclusione di Foggia ci pensa la traversa. Nel guadagnare qualche minuto prezioso riceve la sanzione di Morganti. Chissenefrega? Chissenefrega.

Cassetti 6,5: lui e il derby proseguono l’intesa cominciata quella notte fa, quando al solito sacrificio riuscì ad affiancare il guizzo risolutore. Stavolta non gli è richiesto: bada al sodo e lo fa bene. Il giallo in chiusura di primo tempo non ne limita il coraggio in fase di copertura.

Mexes 6,5: la premessa è che Juan, stavolta, mancava e tanto al transalpino quanto a Burdisso era richiesta la migliore condizione mentale (che tanto quella fisica era in ogni caso precaria) per tenere in piedi la retroguardia. Rugantino contribuisce con carattere e classe. Nessuna incertezza grave, solo dettagli da affinare.

N. Burdisso 6,5: lottatore. Sembra romano sotto ogni punto di vista, non ultimo il fatto che quella casacca giallorossa gli calza come seconda pelle. Ha doti carismatiche importanti, le spende tutte.

Riise 6,5: nel primo tempo ricorda lo stratosferico Riise della passata stagione. Si propone e difende. Nella ripresa cala e, anche qui, il lento regresso è solo figlio di una condizione di salute non ottimale.

Lazio – Roma: le formazioni ufficiali

 Ecco le formazioni ufficiali di Lazio – Roma:

LAZIO (4-2-3-1): 86 Muslera; 2 Lichtsteiner, 13 Stendardo, 3 Dias, 26 Radu; 32 Brocchi, 24 Ledesma; 9 Rocchi, 8 Hernanes, 6 Mauri; 22 Floccari. (12 Berni, 5 Scaloni, 14 Garrido, 11 Matuzalem, 23 Bresciano, 17 Foggia, 10 Zarate).

All. Reja. Squalificati: Biava. Diffidati: Radu. Indisponibili: Meghni.

La fascia di Totti, l’orgoglio della Roma: daje, capità!

 Il ricorso alla memoria lascia intendere che Daniele De Rossi non avrà dormito. Succede sempre, alla vigilia di un derby. L’ostiense evita ogni sorta di ritualità mondana e si lascia trasportare verso la stracittadina alle porte con il solito problema d’insonnia. Che penserà. Se un mediano sogni il gol decisivo o l’assist pennellato, se immagini di non far toccare palla al centrocampo avversario o ripercorra i fotogrammi custoditi nel bagaglio. Che penserà. Aggrappato al passato più glorioso o proiettato verso il bello che deve ancora venire. Chiude gli occhi, Capitan Futuro, e prova a prendere a pugni una notte – tra le più lunghe – con cui convivere. Passerà. Ma intanto il fermo immagine del mare di Ostia si fa nitido. Prendi la sabbia in un pugno, a volte, e la getti davanti: decide il vento.
E in casa De Rossi, il 24 luglio del 1983, spirò una folata giallorossa a impregnare quei 6 chilometri di lungomare. Fiocco azzurro, nasce Daniele. Passerà. E nell’attesa si srotolano le aspettative di un frammento della costola della capitale che s’adagia sul Mediterraneo. Per i romani è il Capitan Futuro della Roma, per gli italiani è già bandiera del calcio nostrano, per tutti è uno degli ultimi esemplari rimasti di calciatore capace di incarnare qualità e quantità, ferro e fosforo, estro e tecnica. Rannicchiato, come per dormire, ma con gli occhi spalancati, quasi a essere lì lì per tirarsi su. E’ notte anche in casa De Rossi ma nonostante i fiumi di parole spesi per tenere a battesimo Marco Borriello; al di là della carica che ha voluto trasmettere ai compagni scegliendo con criterio perfino la mimica; sebbene la vita dello spogliatoio, negli ultimi tre giorni, imponesse a De Rossi il dispendio di energie richiesto a un leader riconosciuto. Includendo perfino ciò, la notte della vigila è un avambraccio del giorno dopo verso cui Capitan Futuro pare già proiettato. Non c’è stanchezza, non c’è paura. Semmai vagonate di aspettative interessate, la sensazione di doverne accontentare parecchie, una capriola abbozzata a mezz’aria tra i derby impolverati e quelli imminenti che piano piano diventa una rovesciata sognata a occhi aperti. Stacco, contatto, tiro. Poi, a capo chino, il punto di osservazione diventa congeniale a mettere in bella vista la fascia che giganteggia sul braccio sinistro. Sarà speciale ancora di più, il primo derby con la fascia da capitano. Come fai a prendere sonno, certe volte.
De Rossi, in nove stagioni da professionista, ha incontrato la Lazio in tredici circostanze e il bottino evidenzia sei vittorie, tre pareggi e quattro sconfitte.

Ranieri – Reja: scintille

 La vigilia di Lazio-Roma attraverso le parole dei due allenatori, Edy Reja e Claudio Ranieri. Da La Repubblica:

Scintille, è il caso di dirlo. “Lazio fuoco di paglia? Di sicuro noi cercheremo di darle fuoco”, attacca Ranieri, che non ha dimenticato l’atteggiamento dei biancocelesti nella famosa partita con l’Inter. “Se vinciamo, facciamo fuori la Roma; sarebbe bello per i nostri tifosi e la classifica“, dice invece Reja. Parole forti e toni accesi, al solito, per il derby della Capitale numero 167 (e fanno 135 in campionato). Poi però dai due allenatori arriva un appello alla serenità, scelta logica visto il clima – incandescente, appunto – che da anni caratterizza la partita più attesa dai romani. Anche stavolta misure di sicurezza rafforzate (700 agenti in servizio): in più, notevoli restrizioni per la tribuna a rischio, la Tevere, e quindi niente tutto esaurito, previsti circa 50mila spettatori.

Ranieri: “L’arbitro ha sbagliato con tutti, non solo con la Lazio”

 Ecco le dichiarazioni di Ranieri in conferenza stampa:

Lo stato mentaleIo ho detto che la Roma da Brescia l’avevo ritrovata, i ragazzi sono stati caparbi e tignosi nel voler cambiare una situazione difficile.

Gli episodi – Non capisco le proteste della Lazio, c’era anche un gol valido nostro, ma voglio parlare della partita, è stata vinta indipendentemente dagli episodi.

Ranieri uomo – derbyNon alleno per vincere il derby ma per migliorare la mia squadra.

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