Roma, Ranieri ad Adriano: “Lo dissi anche a Careca, creca di divertirti”

 Claudio Ranieri interviene in sala stampa dopo l’amichevole della Roma contro l’Alto Adige e lo fa per elogiare Francesco Totti e stimolare ancora di più Adriano, autore di una buona reazione al rigore fallito e a cui il testaccino sice solo: “Deve divertirsi“. Da La Gazzetta dello Sport:

Ci sono virtù e vizi che si intravedono anche quando affronti un avversario di due categorie inferiore. La Roma che ha battuto 4-1 il Sud Tirol Alto Adige è ripartita da dove era rimasta. Ha una certa facilità ad andare a segno, ha calciatori che riescono ad essere spettacolari pur giocando da fermo – Vucinic e Totti sono uno spot, si cercano e divertono – ma conferma una certa tendenza ad incassare gol evitabili. La rete firmata da Cascone, in anticipo su Riise, ha riproposto un film già visto: e se è vero che dell’ultima difesa titolare mancavano Julio Sergio – affaticamento muscolare -, Burdisso – per ora giocatore dell’Inter – e Juan – vacanze post mondiale -, non si può dimenticare che Cicinho, Mexes e Riise sono gente navigata e Andreolli flottava nell’ Under 21.

Totti – Adriano ancora in gol

 Come in occasione della prima amichevole di stagione, sia Francesco Totti che Adriano sono andatio a segno anche nella seconda partita di allenamento (con loro, primato detenuto pure da Stefano Okaka). Da La Gazzetta dello Sport:

Un’ora di sofferenza, poi Adriano, mischiando furbizia e potenza, ha spianato alla Roma la strada della vittoria. Nel secondo test stagionale, la squadra di Ranieri ha superato 4-1 l’Alto Adige, fresco di promozione in Prima Divisione e con una buona organizzazione di gioco. La Roma schierata da Ranieri è stata credibile dal tridente in su: ancora una volta, tutti insieme, Adriano, Totti e Vucinic. Dal centrocampo in giù, una squadra improponibile: Taddei e Brighi ai lati, Barusso in cabina di regia, mentre, in difesa, linea Cicinho-Andreolli-Mexes-Riise e Lobont in porta.
Il film – Totti, ancora lui, con un tiro da 20 metri ha portato avanti la Roma al 19′. Vucinic, dopo 5 minuti, aveva colpito la traversa con un tiro da giocoliere. Adriano al 24′ si è fatto respingere dal portiere un rigore che si era procurato e, all’improvviso, al 32′, il pareggio degli altoatesini: bravo Cascone ad anticipare Riise. Nell’intervallo, Ranieri ha strigliato la squadra radunata in panchina, come nel calcio pane e salame. Adriano ha trovato il 2-1 al 23′ della ripresa. Al 30′, Ranieri ha cambiato l’intera squadra e negli ultimi 5 minuti i gol di Menez su punizione e di Okaka hanno chiuso i giochi.

Francesco Totti: diciannovesimo anno di A con la Roma. Capitano immenso

 Immenso Capitano. Con gli stimoli infiniti di un campione ineguagliabile, Francesco Totti si appresta a cominciare la sua diciannovesima stagione con la maglia della prima squadra della Roma. Obiettivi? Tutti: dalle vittorie ai gol, dal bel gioco alle statistiche. Da La Gazzetta dello Sport:

Domanda: un calciatore che fra una settimana comincerà la sua diciannovesima stagione a disposizione della prima squadra della Roma in serie A, a quasi 34 anni, che stimoli potrà avere? Risposta: tanti. E quasi tutti hanno a che fare col gol.
200 & Baggio Capitan Totti, infatti, sa di essere vicino ad un paio di traguardi storici: le 200 reti in serie A (attualmente è a quota 191) e l’aggancio a Roberto Baggio nella classifica dei cannonieri della storia della serie A. L’ex Pallone d’Oro è insediato al quinto posto della graduatoria con i suoi 205 gol e quindi in una posizione che il numero dieci giallorosso — alla luce delle sue medie in campionato — può attaccare anche in questa stagione. Poi il gioco si farà duro, visto che davanti ci sono Altafini e Meazza (216), quindi Nordahl (225) e infine Piola (274). Come dire che, da qui a fine carriera, solo il primo posto dell’ex laziale sembra virtualmente irraggiungibile.
In Sardegna Per tagliare tutti i traguardi che si è prefisso, comunque, è indispensabile che Totti goda di buona salute fisica.

Italia, Bearzot: “Lippi come me nel 1982? Assurdo”

 Enzo Bearzot cerca di seguire il percorso che porta a eventuali analogie tra i Mondiali dell’Italia 1982 e i 23 del Sud Africa alle dipendenze di Marcello Lippi. In realtà, in più di una occasione si è cercato di riproporre (per lo più in maniera scaramantica) il parallelismo tra quegli e questi Azzurri; tra quei e questi pareggi. Ma Bearzot, intervenuto a La Gazzetta dello Sport, non vede molti elementi di comunanza nè ritiene si possa in realtà proporre alcuna analogia. Testuale:

Aquilani su De Rossi, Benitez, Mourino e il Liverpool: “Un giorno tornerò a Roma”

 Finita la prima stagione di una Premier League non particolarmente entusiasmante per il Liverpool e per Alberto Aquilani, il centrocampista romano si lascia andare con i giornalisti de La Gazzetta dello Sport e interviene a proposito di svariate tematiche: la partenza di Rafa Benitez, il mercato di Daniele De Rossi, la voglia di Roma, il matrimonio, Josè Mourinho e i Beatles. “Un giorno – assicura Aquilani – tornerò nella Capitale”. Testuale:

Il primo anno a Liverpool di Alberto Aquilani si ripercorre con i titoli di alcune canzoni dei Beatles, il gruppo simbolo della città inglese. «Help», aiuto, quando nei primi mesi Alberto faticava a mettersi alle spalle l’operazione alla caviglia. «Don’t let me down», non mi lasciate al mio destino, quando la scommessa sembrava perduta. «You can’t do that», non puoi farmi questo, Rafa Benitez, non puoi lasciarmi fuori dopo che hai voluto portarmi quassù. «Something», qualcosa sta accadendo, forse è la svolta. «Let it be», così sia: il finale di stagione è stato in discesa. E non fa niente che alla fidanzata, Michela Quattrociocche, abbia deciso che per il matrimonio ( «Il 2012 può essere l’anno buono») Roma sia meglio di Liverpool.

Burdisso a Moratti: “Voglio la Roma. Lasciami qui”

 Nicolas Burdisso prende posizione chiara rispetto al suo futuro e, dal raduno pre Mondiale dell’Argentina, interviene rivolgendosi direttamente a Massimo Moratti. La richiesta? Restare a Roma, lasciarlo rimanere nella Capitale. Da La Gazzetta dello Sport:

Vorrebbe mettere radici. A Roma. Nicolas Burdisso parla dal ritiro dell’Argentina sempre con un filo di voce. Quasi avesse il timore di disturbare. Per uno con il suo carattere, deve essere strano ritrovarsi attaccata addosso l’etichetta di «uomo mercato». Ma è la semplice verità. Il «Padroncito» piace a tanti. In particolare a Roberto Mancini, che lo vorrebbe portare in Inghilterra, al Manchester City. Il club anglosassone ha presentato un’offerta ufficiale all’Inter. Quindici milioni di euro. Tanti soldi. Una proposta difficile da rifiutare. Il problema, però, è convincere Burdisso. Che in questo momento ha tutti altri progetti. Il difensore argentino esce per la prima volta allo scoperto con un appello che ha per destinatario il presidente dell’Inter Massimo Moratti. Un uomo che gli è sempre stato vicino nei momenti difficili. « Capisco — spiega Nicolas — che ogni club ha il dovere di pensare ai propri interessi, però chiedo al presidente Moratti di lasciarmi alla Roma. Questa è la soluzione che più mi farebbe felice». Messaggio più che chiaro. Contropartita Certo, la famiglia Sensi non può mettere sul piatto i soldi degli sceicchi del City. Gli scenari economici sono molto diversi. Servirebbe una contropartita tecnica. L’Inter ha già fatto sapere che le interesserebbe il difensore della nazionale brasiliana Juan. Un’operazione che garantirebbe alla società giallorossa Burdisso e soldi.

Roma – Arsenal: trattative per Doni

 Da La Gazzetta dello Sport:

C’è un’ipotesi concreta per il futuro di Doni: l’Arsenal. Il club inglese sta cercando un portiere e ha sondato l’agente del portiere brasiliano, Ovidio Colucci. L’Arsenal è uno dei pochi club che può sostenere il costo di uno stipendio importante come quello di Doni: 2,5 milioni netti a stagione. Doni non è più in sintonia con l’ambiente e vuole cambiare aria, ma non sarà facile dopo una stagione vissuta in panchina e con un ingaggio di quel livello. Artur potrebbe finire in Germania: dopo l’interessamento dell’Hertha Berlino, si è fatto vivo l’Hannover. Soluzioni alternative: Turchia e Brasile. Sul fronte-Baptista, si attende il mondiale in cui potrebbe giocare più del previsto. Baptista vuole la Premier League: il Tottenham potrebbe essere la migliore delle soluzioni.

Julio Sergio: “Roma ora si fida. Dell’uomo e del portiere”

 Da La Gazzetta dello Sport:

Alla ricerca del tempo perduto (Proust). I passi perduti (Carpentier). Chi si ferma è perduto (film con Totò). Letteratura e cinema hanno celebrato il tempo che scorre: la storia di Julio Sergio Bertagnoli, il portiere della Roma che ha prolungato il contratto fino al 2014, è un romanzo da grande schermo. Tre anni al buio, uno da protagonista.
Che cosa rappresenta questo contratto?
«È il riconoscimento al mio lavoro. Sono a Roma da quattro anni e per tre non ho giocato. Prima c’è stata la fiducia nell’uomo, ora c’è anche la fiducia nei confronti del portiere».
Ha mai pensato che la definizione di miglior terzo portiere del mondo coniata da Spalletti fosse una presa in giro?
«Non ho mai capito che cosa volesse dire. In quel momento ero il terzo e mi dicevo “mah, meglio il miglior terzo portiere del mondo che niente”».
Trascurato per tre anni, poi a sorpresa titolare in Roma-Juventus, l’ultima gara di Spalletti: che successe quel giorno?

Delneri vuole Taddei: torna di moda l’asse Roma-Juventus

 Gigi Delneri vuole spendere nella Capitale: si sa dell’interesse del neo tecnico della Juventus per Philippe Mexes, ora viene alla ribalta un nuovo tormentone: Rodrigo Taddei puntato dai bianconeri per indicazione dell’ex tecnico della Sampdoria che è alla ricerca di esterni affidabili per qualità e impegno. Da La Gazzetta dello Sport:

«Vorrei, Taddei», era un motivetto coniato per il brasiliano della Roma addirittura nella lontana stagione 2003-2004, quando con la maglia del Siena segnò alla Lazio. La Roma, però, forse non vuole più Rodrigo, o, almeno, non c’è più la passione di un tempo. Ma Taddei, che non è ancora partito per le vacanze proprio perché ha il contratto in scadenza e deve definire il futuro, potrebbe consolarsi bene: la Juventus è pronta ad accoglierlo a braccia spalancate. Cinque giorni e sapremo. La vicenda La situazione è abbastanza chiara. Taddei vuole restare a Roma dove si trova come un Papa e ha chiesto un contratto di quattro anni. La Roma vuole ancora bene a Taddei, ma il contratto quadriennale è giudicato una richiesta eccessiva. Se Rodrigo si accontenta di tre, si può fare, altrimenti, beh altrimenti diventa un problema.

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