Rosella Sensi: “Squadra, allenatore, tifosi: grazie di cuore”

 Le dichiarazioni di Rosella Sensi, a Centro Suono Sport, dopo la vittoria per 2-1 sulla Juventus:
È una serata bellissima, abbiamo battuto una  grande squadra. Grazie ai tifosi ,a quelli in trasferta in modo particolare, un grazie di cuore. Lo scudetto? Io non parlo mai di queste cose e vorrei rimanere con i piredi per terra. I ragazzi hanno ricevuto delle critiche eccessive. Io ho sempre creduto in questa squadra, ora sono molto felice: ci meritiamo di festeggiare. Poi torneremo con i piedi per terra. Riise? Grande giocatore e grande uomo. Poi ha fatto quella pennellata… Da quando ha segnato John, ho toni da ultrà! Non ci credo, siamo felici perché abbiamo battuto un grande squadra come la Juve anche se sta attraversando un momento di difficoltà. I 600 milioni di Fiornanelli? Di queste cose non ne parlo. Sono felice, perchè, nonostante un periodo di sofferenze per la squadra e per la famiglia, ora stiamo raccogliendo i frutti.

Riise: “Roma, voglio vincere con te”

 Le dichiarazioni di Riise nel dopo gara di Juventus-Roma:
E’ un gol importante per me e per la Roma. Gli ultimi cinque minuti ho giocato da attaccante, ho fatto gol e sono molto contento. Il primo tempo è stato difficile, nel secondo siamo andati meglio. Negli spogliatoi eravamo tutti molto soddisfatti. Il nostro obiettivo? Guardiamo avanti ma l’obiettivo rimane la Champions, lo scudetto resta complicato. Il cross di Pizarro? Gran bel pallone, lui è sempre così. Nel primo tempo ero sempre solo a sinistra, nel secondo sono salito, sono riuscito a segnare e abbiamo vinto. Siamo terzi e vogliamo continuare così. Io guardo sempre avanti non indietro. Voglio vincere qualcosa a Roma, ma, ripeto, lo scudetto quest’anno è molto difficile. Comunque voglio vincere una Coppa, l’Europa League.

Ferrara: “Meritavamo di più, ma non cerchiamo giustificazioni”

 Le dichiarazioni di Ciro Ferrara nel dopo gara di Juventus-Roma:
Meritavamo di più, per quello che i ragazzi che hanno messo in campo, invece ci troviamo a commentare una sconfitta che fa male, ma ci sono poche giustificazioni. Se ci manca un uomo come Pizarro? Non andiamo a guardare in casa altrui, abbiamo i nostri giocatori, andiamo avanti con questi. L’azione dell’espulsione di Buffon? In effetti non eravamo posizionati bene su una loro ripartenza. Ho cercato di dire due paroline alla squadra in questo momento delicato, per valutare il momento. Ma non abbiamo fatto ulteriori approfondimenti. Il momento è delicato e difficile, inutile nascondersi.

Totti: “Adesso tutti sul carro dei vincitori: troppo facile”

 Le dichiarazioni di Francesco Totti, al fischio finale di Juventus-Roma:
Era destino. Un gol importantissimo che vale tre punti. Sono contento per aver raggiunto un altro giocatore come Signori, ma sono più contento di aver preso i tre punti e aver allungato su una squadra importante come la Juve. Cosa ha fatto la differenza? Lo spirito di squadra, un gruppo che è venuto a fare una grande partita e che sta attraversando un grande periodo con un risultato positivo dietro l’altro. Abbiamo affrontato la Juve a viso aperto e abbiamo ottenuto una grande vittoria. Il riscaldamento? Sono entrato a freddo, senza un minuto di riscaldamento, per di più il campo era pesante e dopo una lunga assenza è complicato. Però con lo spirito giusto e la cattiveria che abbiamo avuto abbiamo meritato questa vittoria. Guarderai il derby di domani in maniera interessata? Sinceramente no. Pensavo più alla nostra partita di oggi e a fare una grande gara come quella che abbiamo fatta. Ovviamente quando vinci cerchi sempre le squadre che ti stanno davanti ma oggi non ci penso. Ad inizio stagione eravamo in pochi su un carro che amminava da solo.

Perrotta: alla Juve in bianco e nero, alla Roma un mondo a colori

Simone Perrotta, la Juventus, la Roma. Il ragazzo si farà, gli avrebbe cantato Francesco De Gregori se l’avessse visto, a ventun anni, quando approdo nella Juventus in seguito a una operazione di mercato condotta da Luciano Moggi, che acquisto il centrocampista dalla Reggina per una cifra di poco inferiore ai quattro miliardi di lire. Un articolo apparso sul Corriere dello Sport di stamane richiama alla memoria quel contesto: “Perrotta giocava da interno, fece solo cinque partite in campionato. Fu penalizzato anche dal servizio militare, ma Lippi non lo vedeva molto“. Suo allenatore, in quel periodo, fu Marcello Lippi, lo stesso tecnico che poi ne ha riconosciuto qualità e quantità. Al punto da ritenerlo un calciatore fondamentale per l’Italia, al punto da fargli vivere l’emozione indimenticabile dei Mondiali del 2006. Perchè, con il passare degli anni, Perrotta è cresciuto e ha saputo farsi trovare pronto nelle occasioni che più contano. Ancora il quotidiano:

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