Sorrentino: “Roma? Sarebbe un onore”

 Dal Romanista:

«Tutti sappiamo quanto sia gratificante poter indossare la maglia della Roma. Essere accostato ad una società così importante è già un grande onore. Poi farne parte lo è ancora di più». Stefano Sorrentino non è ancora un giocatore della Roma. Non è ancora il primo o il secondo portiere. Però muore dalla voglia di diventarlo. Intervenuto ieri a “Centro Suono Sport”, l’estremo difensore del Chievo ha apertamente dichiarato il suo amore per i colori giallorossi. L’affare non è ancora fatto, sia chiaro. «Ancora nessun contatto», si affretta a dire in radio. Nessun contatto. Eppure, la trattativa potrebbe decollare velocemente. Nella rosa della Roma ci sono quattro portieri.

Julio Sergio idolo di Roma: finalmente, dopo Franco Tancredi, un gran portiere

 L’annata strepitosa di Julio Sergio fa il paio con il campionato da incorniciare dei capitolini. Anzi, forse è anche per il fatto che un estremo difensore giallorosso tanto affidabile e puntuale non lo ricordiamo nel recente passato, che l’annata giallorossa si è rivelata così importante. C’è stato l’anno di grazia di Alexander Doni – quello precedente – ma poi il brasiliano (con tanto di convocazione ai Mondiali 2010 quale bottino inatteso e consolatorio) si è gradualmente perduto tra errori grossolani e prese di posizione nei confronti della società (al fine di rispondere alle chiamate di Carlos Dunga) che hanno logorato il rapporto tra lui, la Roma e i tifosi. Chi se l’immaginava, tuttavia, di avere in casa uno dei migliori portieri della stagione: non perché Julio Sergio, in precedenza, fosse scarso ma per il fatto che – con Luciano Spaletti alla guida del club – il carioca è sempre stato considerato come il “miglior terzo portiere del mondo”. Insomma, ci si fidava di Spalletti. Che, almeno in questo, si è sbagliato di grosso. Lo abbiamo capito giornata dopo giornata: da quando Ranieri ha deciso di farne il titolare inamovibile, Julio Sergio si è conquistato coi fatti la fiducia di tutti. In un istante, sono spariti i patemi di una tifoseria che, nella prima parte di stagione, tremava al solo pensiero che un attacco qualunque potesse avvicinarsi all’area di rigore giallorossa.

Roma: spuntano Ziegler e Caceres

 Il Tempo fotografa così il mercato giallorosso:

Sul piede di partenza ci sono Motta (in comproprietà con l’Udinese), finito ai margini delle rotazioni di Ranieri, e Andreolli, desideroso di poter giocare con maggiore continuità. Dovrebbe partire per farsi le ossa da qualche altra parte anche Cerci, nonostante il nodo di un contratto con scadenza 2011 non ancora rinnovato, mentre Faty potrebbe tornare in Francia. Da valutare se per Okaka sia meglio ritornare subito alla base o maturare un altro anno al Fulham o altrove. Partono in tanti, restano sul chi va là in molti. Brighi, che con l’arrivo di Simpilicio avrebbe un altro concorrente, è uno di questi: ha molti estimatori, la sua cessione può portare un discreto gruzzoletto ma Ranieri, prima di privarsene, vuole pensarci bene. Un altro, in attesa degli avvenimenti del mercato, è Mexes, contratto in scadenza il 30 giugno 2011.

Comunque vada sarà un successo

 Da Il Romanista:

Comunque vada a finire, i cavalieri avranno fatto l’impresa. L’impresa di portare la Roma dalla zona retrocessione all’aria rarefatta che si respira in cima alla classifica. L’impresa di aver regalato a una città e a una tifoseria un sogno lungo tre mesi, che a prescindere dal risveglio sarà bellissimo aver fatto. L’impresa di vincere due derby nella stessa stagione, di dare una lezione di calcio all’Inter in campionato, di cercare negli occhi dell’altro la conferma che sì, è proprio tutto vero. I protagonisti di una stagione per certi versi indimenticabile scenderanno in campo dopodomani per l’ultimo atto. Intorno alle 17 di domenica ne conosceremo l’epilogo.

Chievo-Roma: Totti e compagni, patto d’acciaio

 Da Il Messaggero

«E adesso, vinciamo anche l’ultima». Il patto nasce negli spogliatoi dell’Olimpico, dopo la gara vinta contro il Cagliari, ancora rimontando e comunque faticando. I giocatori della Roma sanno quello che dicono e che cosa vogliono. Basta vederli in faccia. Julio Sergio, Burdisso, Juan, Perrotta, Pizarro, lo scatenatissimo Taddei, i romani Totti e De Rossi, quest’ultimo spesso insonne proprio perché non pensa ad altro. Sono i senatori a spingere il gruppo. E non sono pochi.

Totti-De Rossi-Julio Sergio: gli intoccabili di Ranieri

 Da Il Tempo:

Un rush finale tutto da vivere nonostante la classifica non sorrida più alla Roma. Un bilancio che comunque non può che essere positivo nonostante l’amarezza di aver subito il secondo controsorpasso proprio a ridosso dalla bandiera a scacchi. Ranieri prova a tenere unita la «sua» Roma, cerca di non far perdere anche quelle ultime motivazioni che saranno così importanti già a partire da sabato a Parma: a prescindere da quello che succederà domenica sera all’Olimpico tra LazioInter. Ma Ranieri ha già nella mente anche quella che sarà la Roma del futuro. Ha capito, dopo questa sua prima stagione sulla panchina della Roma, su chi potrà contare per continuare a gestire una squadra di livello. E le sue scelte, soprattutto in questo finale di campionato, quando c’è stato anche da prendere qualche direzione decisa, hanno indicato sicuramente qual è la truppa dei suoi intoccabili.

Parma-Roma: Vucinic ci sarà

 Da Il Romanista:

La Roma è ripartita. E’ iniziato il conto alla rovescia per Parma. I giallorossi si sono messi alle spalle la sconfitta contro la Samp, o almeno ci provano. Ora hanno tutta una settimana per ricaricare le energie mentali e per restare aggrappati ad un sogno diventato terribilmente difficile realizzare. Con il pericolo dietro l’angolo di mollare dal punto di vista psicologico e di pensare troppo presto alle vacanze. Ad aiutare il gruppo romanista ci ha pensato una giornata poco primaverile con la pioggia a bagnare il terreno di Trigoria.

Coppa Italia: Roma-Inter, sfida infinita

 Da La Gazzetta dello Sport:

Se vi piacciono i sequel, la Coppa Italia è lo spettacolo che fa per voi. Per la quinta volta negli ultimi 6 anni la finale sarà Roma-Inter. C’è da dire, però, che l’Udinese è andata vicino a sciupare il tormentone delle ultime stagioni, perché batte la squadra di Ranieri per la seconda volta in stagione (la prima all’andata in campionato) e va vicino a trasportare la capolista verso i temutissimi supplementari, ma l’1-0 finale firmato da Sanchez e corroborato da un palo di Inler serve solo a far crescere i rimpianti per la squadra di Marino, che però ha dato veramente gas solo negli ultimi dieci minuti. Roma rinunciataria C’è da dire che la Roma schierata da Ranieri, stavolta, pare troppo sperimentale per dare garanzie di gestione sicura del match, anche perché il metronomo Pizarro (causa diffida) è preservato per la finale.

Panoramica privacy

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.