Juan: “Voglio vincere qualcosa con la Roma”

 Da il Corriere dello Sport:

Juan, cosa è successo al Brasile?
«Per me è stato un brutto colpo anche perché avevamo una buona squadra che poteva vincere il titolo. Eravamo un buon gruppo, molto uniti, stavamo bene insieme, in sintonia anche con l’allenatore. Abbiamo vinto tante partite, ma abbiamo perso la più importante».
Al Brasile è mancato il vero Kakà
«Io credo che in fondo ci sia mancata un po’ di fortuna perchè abbiamo sbagliato solo il secondo tempo contro l’Olanda e siamo andati a casa. In quattro anni con Dunga non avevamo mai perso una partita dopo essere passati in vantaggio».
Al rientro a casa è stato uno dei po chi ad essere applaudito…
«Fa piacere, ma conta poco. Io volevo vincere, per me è più importan te centrare i risultati con la squadra».
E adesso cosa si aspetta con la Roma?
«Penso che il prossimo anno dovremo cercare di migliorare, ma abbiamo grandi motivazioni e siamo più squadra. Ranieri conosce meglio i giocatori, la cosa più importante è partire bene e cominciare a vincere dall’inizio. L’avvio di stagione sarà fondamentale».

Roma, Aldair incorona Juan: “Grande”

 Juan come Aldair: a Roma lo si pensa già da un pezzo. Il paragone tra i due centrali è un riflesso incondizionato per ciascun giallorosso ma ora capita che a incoronare il carioca in rosa ai capitolini sia proprio il modello. Aldair. Cresciuti entrambi nel Flamengo, i due brasiliani si sono passati il testimone e, a quanto pare, proprio Aldair dichiara di aver individuato un degno successore. Ecco l’articolo integrale con l’intervista all’indimenticato Pluto apparsa su DNews. Testuale:

Il sorriso perenne, la serafica calma, identica a quella mostrata in campo, quando giocava a testa alta e faceva impazzire gli avversari un po’ come fa Juan oggi, considerato il suo erede in giallorosso. Stesso ruolo, identica attenzione sull’anticipo, al punto che neanche c’è il tempo di preoccuparsi, “tanto la palla è già nostra”.
Juan erede di Aldair: l’accendiamo?
Juan è un grande giocatore, è giovane, ha tanta strada davanti a sé e la Roma deve tenerlo. Nessun paragone, ognuno è se stesso, io giocavo un calcio diverso, oggi tutto è ancora più veloce.
Nulla vieta di pensare che siete per lo meno simili. O sbaglio?
Beh, siamo usciti dalla stessa scuola, siamo cresciuti nel Flamengo, può significare qualcosa, no?.
È finita la stagione. Come considera quella romanista?
Assolutamente positiva. È arrivata seconda e tenuto in piedi il discorso scudetto fino all’ultima giornata, è giunta in finale di coppa Italia, cosa volere di più? Poi, per come era cominciata questa annata, non c’è che da applaudire la squadra.
Rimpianti?

Juan: “L’Inter farà i conti con la Roma”

 Juan dalla Roma al Brasile. Dal campionato italiano alla Coppa del Mondo. Il centrale difensivo giallorosso ha appena concluso la sua migliore stagione nella Capitale riuscendo a diventare – prestazione su prestazione – un pilastro della squadra di Claudio Ranieri. L’ossatura della futura Roma non ne può prescindere e, in barba alle voci di mercato che vogliono l’Inter sul carioca (magari da inserire nella trattativa per cedere Nicolas Burdisso a Rosella Sensi), Juan dà appuntamento al prossimo anno. Nel quale, dice testuale, l’Inter dovrà fare i conti con i capitolini. Nella lunga intervista esclusiva rilasciata a Il Corriere dello Sport, il perno della retroguardia capitolina ha affrontato più di un argomento: dalla stagione appena conclusa al mercato estivo, dai Mondiali alla voglia di rilanciare la sfida ai nerazzurri, dai destini degli altri brasiliani in Italia a Francesco Totti.
SERIE A 2009/10. Sensazioni contrapposte. Amarezza e orgoglio. Un dispiacere enorme di non essere riuscito a vincere, anche se abbiamo fatto tutto il possibile. E’ andata così. Certo conquistare 80 punti e non vincere è dura. Ma c’è anche la consapevolezza di aver dimostrato il nostro valore, insidiando una squadra più forte di noi“.
COME DUE ANNI FA.No, sono state due situazioni diverse. Due anni fa ci abbiamo creduto solo alla fine. Ci eravamo avvicinati all’Inter alla penultima giornata, quest’anno ci abbiamo creduto per un paio di mesi, siamo stati in testa per due settimane“.
CARENZE.Un po’ di fortuna, ma abbiamo perso contro una grande squadra, bisogna dirlo. L’Inter come organico è una delle più forti in Europa. Abbiamo sbagliato qualche partita, ma forse qualcun’altra l’abbiamo vinta senza meritare. Comunque è andata, il prossimo anno dovremo fare meglio“.

Juan: “Pensiamo solo a noi”

 Juan: una stagione fantastica in cui ha ritovato la continuità. In un articolo de ‘Il Romanista’ si ripercorrono alcune fasi dell’annata disputata dal difensore brasiliano della Roma:

Se quel colpo di testa fosse entrato magari la storia della finale di Coppa Italia sarebbe cambiata. Forse ora, invece delle polemiche, a Roma ci sarebbero solo festeggiamenti. Non è andata così perché quella palla scagliata da Juan verso la porta vuota ha deciso di finire alta. Neppure lui sembrava crederci, come se si trattasse di una maledizione. Quella che fino ad oggi gli ha impedito di andare a segno in una stagione complessivamente di altissimo livello con alcuni mesi addirittura stratosferici. Messi da parte gli infortuni, Juan si è ripreso la Roma proprio quando si temeva che il Mondiale in avvicinamento potesse impedirgli di dare il 100 % per la causa giallorossa. Così non è stato e non sarà fino all’ultimo minuto di campionato. Lo ha ribadito lui stesso in una intervista a Lancenet: «In questo momento tutte le nostre energie sono focalizzate al nostro club».

Roma: la carriera di Juan, colonna giallorossa e del Brasile di Dunga

 E’ una colonna della difesa della Roma e della retroguardia brasiliana: parliamo di Juan Silveira dos Santos, meglio conosciuto come Juan (Rio de Janeiro, 1º febbraio 1979). E’ cresciuto calcisticamente nella squadra brasiliana del Flamengo, dove gioca per sei stagioni di fila, affermandosi sin da subito come uno dei difensori più forti del campionato carioca, vero astro nascente con un futuro luminoso di fronte a sé. Nelle sei stagioni con la casacca del Flamengo, ha messo insieme 57 presenze con 6 gol all’attivo, saltando però per intero la stagione 2001-2002, in seguito a un grave infortunio che non ne ha minato minimamente la carriera. In sei anni in Brasile vince tre Campionati Carioca, una Coppa Mercosur e una Copa de Campeoes. Dopo le sei stagioni in terra verdeoro, arriva  il grande salto nel calcio europeo: Juan viene infatti acquistato dai tedeschi del Bayer Leverkusen, dove rimarrà per 5 stagioni consecutive, disputate ad altissimo livello. In Germania il difensore brasiliano disputa 139 partite, mettendo a segno 9 gol e dimostrandosi così ancora una volta prezioso non solo in difesa, ma anche come valore aggiunto in attacco, specialmente nella capacità di finalizzare i calci piazzati.

Juan: il ritorno di un campione

 ROMA – Juan, il miglior giallorosso del 2010. Almeno fino a oggi. Il brasiliano inanella prestazioni di alto livello da diverse settimane, nonostante la Roma manifesti una certa fiacchezza. «Ma è normale che la squadra sia stanca dopo 17 risultati di fila», ha spiegato il difensore.
Juan non sembra aver risentito neppure della gara giocata con la Seleçao. Anzi. Il suo rendimento continua a migliorare partita dopo partita. E l’intervento di tacco in scivolata sta diventando il suo (nuovo) marchio di fabbrica. Juan è tornato a essere un ottimo difensore, insomma.
Le ultime due stagioni, però, non erano state felici, per l’ex Bayer Leverkusen: Juan era stato spesso infortunato, negli ultimi anni. Poi, con il cambio di allenatore, la metamorfosi. Il brasiliano ha mutato la propria alimentazione – meno proteine e più carboidrati –, affidandosi al fisioterapista Novello, che lo ha aiutato a eliminare alcuni difetti posturali. E i trattamenti hanno sortito i risultati sperato: sabato contro il Milan, Juan ha giocato la sedicesima gara consecutiva.

Juan sul futuro: “Roma e Flamengo, i club del mio cuore”

 Juan: un 2009 da archiviare in fretta, il Brasile, la Roma, il futuro al Flamengo, la tenuta fisica e questa speciale serenità ritrovata proprio grazie al fatto che il campione carioca sta tornando a giocare con costanza regolare. Non gli accadeva da tempo, come ha ricordato ai gionalisti di Globoesporte.
INFORTUNI MUSCOLARI.Grazie a Dio, sono il passato. Dall’ultimo infortunio sono successe solo cose buone. Sto aiutando la Roma a fare un campionato spettacolare, posso lavorare con la squadra brasiliana nel modo previsto e questo è gratificante. In alcune occasioni siamo soggetti a infortuni e che sono indipendenti dalla nostra volontà.

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