Roma, parco giocatori: valore che supera i 200 mln

 Dal Romanista:

Un valore enorme. Solo di parco giocatori. La Roma, grazie a tutto quello che ha costruito la famiglia Sensi in questi anni, ha un patrimonio tecnico di almeno 200 milioni di euro. Fare i conti è piuttosto semplice perché da De Rossi a Vucinic, da Menez a Mexes, da Juan a Julio Sergio e Riise, i giocatori giallorossi sono tra quelli che, in Italia, valgono di più. Senza considerare poi un certo Francesco Totti che, solo come immagine, vale come Messi e Cristiano Ronaldo.

Burdisso: prima l’Inter deve risolvere la grana Milito

 Dal Romanista:

Si allungano i tempi per conoscere il futuro di Nicolas Burdisso. Non è un paradosso, anche se proprio ieri è arrivato in Italia l’agente dell’argentino che oggi si incontrerà con la dirigenza nerazzurra. Col responsabile del mercato interista Marco Branca, però, Fernando Hidalgo non parlerà di Burdisso. O almeno non è quello il primo punto all’ordine del giorno perché prima di cominciare a parlare del futuro di Nicolas, l’Inter vuole risolvere la questione che gli sta più a cuore in questo momento: e cioè risolvere i mal di panciadi Diego Milito, sempre più sensibile alle sirene che arrivano da Madrid da parte di Josè Mourinho.

Aquilani su De Rossi, Benitez, Mourino e il Liverpool: “Un giorno tornerò a Roma”

 Finita la prima stagione di una Premier League non particolarmente entusiasmante per il Liverpool e per Alberto Aquilani, il centrocampista romano si lascia andare con i giornalisti de La Gazzetta dello Sport e interviene a proposito di svariate tematiche: la partenza di Rafa Benitez, il mercato di Daniele De Rossi, la voglia di Roma, il matrimonio, Josè Mourinho e i Beatles. “Un giorno – assicura Aquilani – tornerò nella Capitale”. Testuale:

Il primo anno a Liverpool di Alberto Aquilani si ripercorre con i titoli di alcune canzoni dei Beatles, il gruppo simbolo della città inglese. «Help», aiuto, quando nei primi mesi Alberto faticava a mettersi alle spalle l’operazione alla caviglia. «Don’t let me down», non mi lasciate al mio destino, quando la scommessa sembrava perduta. «You can’t do that», non puoi farmi questo, Rafa Benitez, non puoi lasciarmi fuori dopo che hai voluto portarmi quassù. «Something», qualcosa sta accadendo, forse è la svolta. «Let it be», così sia: il finale di stagione è stato in discesa. E non fa niente che alla fidanzata, Michela Quattrociocche, abbia deciso che per il matrimonio ( «Il 2012 può essere l’anno buono») Roma sia meglio di Liverpool.

Amauri: la Roma per rinascere?

 Da Calciomercato.it:

La grande stagione appena chiusa non ha portato alcun titolo nella bacheca della Roma di Ranieri. Colpa della corazzata Inter e del generale Mourinho, che però ora è a Madrid, lasciando comunque un pò di incertezza intorno ai campioni d’Europa, chiamati ad iniziare un nuovo ciclo con Rafa Benitez. Ecco allora che insieme alla Juventus i giallorossi sembrano essere la squadra più scatenata sul mercato, per tentare di colmare il gap che li distanzia dai nerazzurri. Finora la Roma ha centrato due acquisti fondamentali a parametro zero: Adriano e Fabio Simplicio.

Rosella Sensi: “Vendere la Roma? Si, a chi ha un progetto serio, anche se a malincuore”

 Da Panorama:

“Uffa, lei mi chiede di Totti, di De Rossi, di Adriano, di Italpetroli, dei debiti, di Mourinho, di Spalletti, degli ultrà, ma io voglio parlare della società, di questo piccolo miracolo sportivo ed economico, di questa seconda squadra che è quella dei magazzinieri, dei massaggiatori, dei centralinisti. Vorrei parlare del progetto vincente costruito a poco a poco che ora tutti ci invidiano, invece sempre le stese cose.” Così sbuffa Rosella Sensi, 38 anni, presidente e Ad della As Roma.
Presidente Sensi, avrebbe mai sperato che Davide Roma quasi battesse Golia Inter? “Per come è iniziata, no. Le dimissioni di Luciano Spalletti erano inaspettate, ma quella è stata l’occasione per potere avere con noi Claudio Ranieri, che è stato, insieme a tutti gli altri, l’artefice della splendida stagione.”
Un rimpianto? “Non aver vinto alla fine, anche se ci sentiamo i vincitori morali”.
Ma l’Inter era onestamente più forte… “Una squadra più forte che abbiamo battuto e che ha vinto all’ultima giornata”.
L’aggressività dialettica di Mourinho vi ha mai infastidito? “Si, credo che quando si fa questo lavoro si debba avere la responsabilità di quello che si comunica. Quindi l’aggressività nel mondo del calcio non è mai un aspetto positivo.”
Beh, a proposito di aggressività, Francesco Totti, suo fratello minore e il figlio maschio che suo padre Franco non ha mai avuto, ha rifilato quel calcione a Balotelli… “Francesco ha sbagliato e lo ha anche ammesso.

Ranieri: “Voglio una Roma più mia, senza Mourinho il calcio italiano sopravviverà”

 Dalla Gazzetta dello Sport

La prossima sarà la prima vera Roma di Ranieri. Mercato e preparazione con la sua regia: cosa si aspetta dalla società? «Il punto fondamentale è non prendere in giro i tifosi. La nostra gente sa benissimo quali siano le nostre risorse e non bisogna promettere la luna. Mi aspetto una Roma più forte perché quella che si è giocata lo scudetto fino all’ultima mezz’ora di campionato ha fatto cose straordinarie, forse irripetibili. Sappiamo dove intervenire e cercheremo di accontentare chi vuole cambiare aria».
I primi rinforzi sono Adriano e Simplicio: che cosa l’ha spinta a scommettere su Adriano? «Io sono contento dell’arrivo di Adriano. L’operazione è stata condotta da Pradè: sua l’idea, suo il merito di aver chiuso l’affare. Roma può aiutare Adriano a rigenerarsi».
È vero che Ranieri avrebbe detto «io gestisco Adriano in campo, il resto è compito della società»? «Ho sempre gestito i miei giocatori occupandomi della parte tecnica e lasciando totale libertà fuori al campo.

De Rossi: “Roma è la mia vita”

 Dal Romanista:

Musica per le orecchie dei tifosi romanisti. Le parole di De Rossi al sito della Fifa (alla vigilia di Italia-Messico, in programma stasera a Bruxelles) hanno reso felici tutti quelli con il giallorosso nel cuore. «Andare all’estero? Ci ho pensato e mi sono immaginato quello che significherebbe, ma la verità è che la Roma per me è tutto, è la mia vita. Non sento di poter essere felice lontano dalla mia città. Non si sa ovviamente mai quello che può succedere, ma in questo momento non posso pensare a me in un altro club ed in un’altra città». Mourinho quindi, o chi per lui, si metta il cuore in pace.

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