
Per ora, il palcoscenico che introduce la dodicesima della Roma in campionato – con i giallorossi impegnati a San Siro contro l’Inter – se lo sono preso di diritto i due allenatori. Claudio Ranieri e Josè Mourinho. Prima, per scambiarsi stima reciproca; poi, per lanciare il guanto. L’uno all’altro. La Roma all’Inter, e viceversa.
Nel ritorno al Meazza del club capitolino – che conserva ancora le ferite inferte dalla sorte e dalla conduzione arbitrale poco felice di Rosetti nel corso di Milan-Roma – arriva per Capitan Futuro e compagni un gran bel banco di prova.
Claudio Ranieri, nel dopo gara di Roma-Fulham, ha commentato l’incontro su Mediaset Premium: “Nel primo tempo non prendevamo le misure, meglio nel secondo. Il gioco? L’importante è che i ragazzi pur subendo non si arrendano, il gioco non è così fluido, la mancanza di alcuni giocatori ha il suo peso ma va bene così. Menez? Quando è entrato è stato bravo, ha fatto aumentare gli spazi e alla fine abbiamo vinto, va bene così. Doni? Vedremo cosa ha e da domani si pensa all’Inter”. Ranieri ha poi commentato la gara in conferenza stampa: “Sapevo che saremmo partiti con il freno a mano dal momento che avevo inserito pedine nuove e c’era la possibilità che ne risentissimo. Avevo necessità di far rifiatare alcuni giocatori. Nel primo tempo siamo stati larghi e lunghi, nel secondo meglio.
La Roma continua la preparazione in vista della gara di domani contro il Fulham. La squadra di Ranieri si è ritrovata questa mattina intorno le ore 10,30 a Trigoria per effettuare l’ultimo allenamento tecnico prima dell’incontro di Europa League allo Stadio Olimpico. L’appuntamento è alle ore 19.00 quando i giallorossi incontreranno gli undici di Roy Hodgson. Totti continua a lavorare per smaltire i postumi della meniscectomia artroscopica mediale selettiva del ginocchio destro, cui si era sottoposto il 26 ottobre scorso. Oggi, il capitano ha effettuato un lavoro differenziato in palestra; la sfida contro il Bari resta il suo obiettivo. Il programma di recupero procede al meglio: il numero dieci si è concentrato su tapis roulant, cyclette e potenziamento per il tono muscolare. Poi la Hilterpia. Grande fiducia dall’entourage del giocatore sul recupero del giallorosso: il ginocchio operato è asciutto, Totti non accusa più nessun dolore e la terapia sulla sabbia ed in acqua fanno ben sperare. Il giocatore ha fatto passi in avanti decisivi per la sfida del 22 novembre prossimo. Il capitano vuole esserci, il suo pensiero è farcela per la sfida contro i pugliesi. Un desiderio ed una promessa.
A una manciata di ore dalla sfida contro il Bologna – undicesimo turno di serie A – le indiscerzioni relative alla formazione che Claudio Ranieri schiererà in campo contro paiono trovare conferma anche sugli organi di stampa. Per Il Tempo, edizione odierna, vige la regola del “tutto ruota attorno a Mirko Vucinic“.
La sterzata serve, eccome. Soprattutto dopo le tre sconfitte consecutive che hanno intoppato il percorso di rimonta della Roma, finita sotto contro Milan, Livorno e Udinese. La sa bene Claudio Ranieri che, nel corso della conferenza stampa della vigilia (a Trigoria, non ha dovuto fare molta strada per presentarsi davanti ai giornalisti perchè i giallorossi sono in ritiro proprio qui) di Roma-Bologna, ha espresso più di un concetto significativo con la solita chiarezza. Primo appello, obbligato, allo spirito di gruppo:


I tre fischi di Russo si confondono con quelli dell’Olimpico: Serse Cosmi ha sgambettato la Roma, indolente nel primo tempo, disordinata nel secondo. L’attacco giallorosso chiude l’ennesimo match all’asciutto. La difesa è di nuovo perforata. Questa volta i trand non passano in secondo piano: De Rossi e compagni pagano i loro limiti. Ranieri sconta alcune decisioni. L’arrembaggio finale, alla rimonta del gol di Tavano, è stato affidato a Guberti, Pit e Vucinic. Tridente emblematico. Di una Roma povera.