Sensi-Profumo-Rothschild: la Roma nelle loro mani

 Dal Messaggero:

La Roma calcio sotto il controllo (51%) attraverso varie scatole societarie dei Sensi con Unicredit al 49%. Fino alla vendita da parte di un advisor (Rothschild) che avrebbe 6-12 mesi di tempo per trovare un compratore. Con clausole blindate e penali che se assicurano a Rosella Sensi la gestione del club giallorosso con le deleghe attuali, quindi, con margini sulla campagna acquisti e vendite per la fase di traghettamento, dovrebbero però garantire il gruppo di Alessandro Profumo nell’attuazione del piano. Italpetroli al 100% di Unicredit a fronte dell’azzeramento dei circa 400 milioni con Unicredit e Mps.

Roma – Unicredit: il nuovo stadio? C’entra, eccome

 Che sia una questione di debiti, è fatto arcinoto. Ma tra gli intrecci del momento che vanno a toccare le sorti di Italpetroli, Unicredit e della Roma rischia di assumere una valenza importante anche l’aspetto legato alla costruzione del nuovo stadio. Da Il Fatto Quotidiano:

Al momento non si può dire come finirà fra Unicredit e la famiglia Sensi. Ma l’aria che tira è quella che prima o poi tutto il patrimonio, AS Roma compresa, passerà nella mani di Profumo.
Cosa dire a questo punto? Difficile proporre una riflessione equilibrata, non tanto per ragioni di tifo (chi scrive, è bene dirlo per onestà, è romanista) quanto perchè alcuni dati mancano e altri sono finiti nel tritacarne della disputa sportiva, ad esempio quello a proposito della trattativa – nel 2008 – per la cessione a George Soros.

I 4 dubbi di Ranieri

 Secondo Leggo sono quattro i dubbi di Ranieri riguardo il futuro della Roma:

1) Il futuro societario. Domani Unicredit e Italpetroli (a meno di clamorosi scossoni) firmeranno finalmente l’accordo che determinerà il passaggio della Roma nelle mani della banca. E poi? Il futuro è ancora nebuloso. Quello che è certo è che la Roma per un certo periodo di tempo (probabilmente fino a dicembre) resterà senza un presidente vero. L’ipotesi di Rosella Sensi nel ruolo di garante senza potere decisionale non rappresenta di certo una sicurezza per lo stesso Ranieri, che si ritroverebbe a gestire una situazione se non di anarchia, di precarietà.
2) L’anagrafe della squadra. La Roma è la seconda squadra più vecchia del campionato.

Roma: non ci sono acquirenti, Angelini si chiama fuori

 Dal Tempo:

Un giorno ancora poi il futuro della Roma sarà chiaro a tutti. E’ fissato per domani pomeriggio alle 16 presso lo studio romano dell’avvocato Ruperto il secondo round tra Unicredit e la famiglia Sensi per trovare l’accordo sul rientro del debito di Italpetroli e scongiurare quindi il ricordo all’arbitrato. La giornata di ieri dopo il rinvio a sorpresa di lunedì, è trascorsa senza grosse novità con qualche tefonata definita «tecnica» tra gli avvocati che stanno cercando di mettere insieme questo complicatissimo puzzle. L’idea generale è che comunque alla fine Rosella, primogenita di Franco e rappresentante della famiglia a capo di Italpetroli e quindi della Roma, dovrebbe firmare.

Nasce Newco Roma

 Dal Messaggero:

Sarà un addio soft quello della famiglia Sensi alla Roma. Il piano di Unicredit prevede infatti che il club sia controllato fino alla cessione da Rosella Sensi, che resterà presidente e sarà affiancata da due consiglieri indipendenti alla banca: la nuova società si chiama “Newco Roma”. L’interesse dell’Istituto bancario è di valorizzare al massimo il club prima di venderlo e il mandato dovrebbe essere dato all’advisor Rothschild. Domani potrebbe finalmente essere il giorno della svolta. I legali dei Sensi dovrebbero portare l’elenco completo degli immobili in modo da definire quelli che finiranno ai Sensi come “buonuscita”, per un valore concordato di 30 milioni.

Unicredit: la Sensi chiede garanzie

 Dal Romanista:

Terzo piano di via Cesare Ferrero di Cambiano 82. Uno studio legale. È qui che ieri si sarebbe dovuta scrivere una pagina di storia della Roma. Davanti al collegio arbitrale presieduto da Cesare Ruperto, Unicredit e Compagnia Italpetroli avrebbero dovuto trovare un’intesa che scongiurasse il lodo arbitrale. La sentenza. Dopo una maratona di oltre cinque ore, il faccia a faccia è stato sospeso. Riprenderà dopodomani alle 18. Non c’è accordo, come aveva anticipato “Il Romanista”. Ma nemmeno rottura. I Sensi stanno giocando la loro partita più importante. Quella per l’As Roma. Accompagnata dai suoi legali, Conte e Gambino, Rosella Sensi ha voluto affrontare di persona lo stato maggiore di Unicredit, rappresentata da Piergiorgio Peluso, direttore generale di Unicredit Corporate Banking, oltre che dagli avvocati Di Gravio e Carbonetti.

Sensi-Unicredit: la partita continua

 Dalla Stampa:

Il destino della Roma allo spasimo. La deadline è stata rinviata nuovamente, il «sì» di Rosella Sensi a Unicredit non è arrivato, anche se le parti sono vicinissime all’accordo: giovedì, termine ultimo fissato dal presidente del collegio arbitrale Ruperto, la Dottoressa con tutta probabilità consegnerà nelle mani della banca il gioiello ereditato da papà Franco. Perché puntare i piedi e affidarsi alla sentenza sarebbe troppo rischioso, visto che l’approvazione del bilancio del suo gruppo è chiaramente appesa alla stretta di mano con i creditori.

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