Roma, l’Arbitrato sta per finire

 Salvo clamorose novità, oggi si firma. Unicredit e Italpetroli metteranno in cassaforte l’accordo raggiunto dopo mesi di trattative e all’Arbitrato tra le due società potrà essere apportata anche la data conclusiva. Cesare Ruperto attende le parti nel pomeriggio: gli è solo toccato di verificare che all’interno della penna che consegnerà ai referenti della holding petrolifera e dell’istituto di credito vi fosse l’inchiostro necessario per apporre due autografi. Pare ci sia. Da Mf Dow Jones:

Roma, Italpetroli – Unicredit: si chiude nel pomeriggio?

 La lunga fase di trattativa tra Italpetroli e Unicredit potrebbe chiudersi in maniera definitiva oggi pomeriggio, quando le parti si riuniranno presso gli uffici di Cesare Ruperto per depositare l’accordo con tanto di firma. Via Ferrero di Cambiano tornerà a essere strada parecchio battuta tra le 17.30 e le 18: a quel punto nulla impedirà a Rothschild Italia di dare il via alla seconda – ma ugualmente delicata – fase: individuare un acquirente per la Roma. da repubblica.it:

Cessione Roma: 100 milioni per il 67% del club

 Le cifre stanno venendo fuori, segno che la fase successiva all’accordo tra Italpetroli e Unicredit – quella della vendita della A.S. Roma – sta per partire. Da Mf-Dow Jones:

Per Unicredit e Italpetroli il pacchetto del 67% della As Roma vale 100 milioni dì euro. Sì può partire da qui per mettere il club giallorosso sul mercato e consegnare, dopo la firma definitiva dell’accordo (attesa in queste ore), l’asset più importante della holding di casa Sensi all’ advisor Rothschild Italia perché avvii le trattative di vendita. Nella lettera d’intenti firmata lo scorso 8 luglio da Unicredit e Italpetroli al primo punto viene proprio definito «l’avvio della procedura di vendita della As Roma sotto il controllo di soggetti di fiducia della banca e la destinazione dell’intero ricavo a rimborso del debito» verso Unicredit, pari a 325 milioni al netto degli interessi.

A.S. Roma: 150 milioni, la cifra di partenza

 L’asta partirà da 150 milioni: chi volesse comprare la Roma dovrebbe disporre di liquidità simile. A meno che, ma l’ipotesi è ora solo campata per aria, non si scateni un’asta al rialzo. Hai visto mai. Da Italia Oggi:

Dopo la firma dell’accordo definitivo, atteso entro il fine settimana, UniCredit e Italpetroli torneranno a riunirsi lunedì in quella che potrebbe diventare la data ultima della partita. Ma già ieri è trapelato il prezzo di base d’asta per la vendita di As Roma, 150 milioni di euro e il titolo è volato a 0,98 euro, +3,90%. All’incontro presso lo studio del presidente del collegio arbitrale, Cesare Ruperto, saranno presenti anche gli altri due arbitri componenti il collegio: Romano Vaccarella, giurista, già giudice della Corte Costituzionale, e il giurista e professore universitario Enrico Gabrielli.

Vendita As Roma: 150 milioni il prezzo base

 Dal Tempo:

Chi vuole comprare la Roma deve stanziare come minimo questa cifra. Lo si evince leggendo la puntuazione tra Unicredit e Italpetroli, che proprio in queste ore gli avvocati stanno trasformando nel più articolato e definitivo accordo da firmare lunedì in sede di arbitrato: oggi i legali si incontreranno per sistemare gli ultimi dettagli. L’udienza dell’arbitrato di lunedì molto probabilmente verrà comunque sospesa in attesa che i passaggi di proprietà degli asset si completino: già chiesti in via cautelativa 180 giorni di proroga rispetto alla scadenza del 24 agosto.

Arbitrato Italpetroli – Unicredit: MPS dice sì all’accordo

 Tra i cerditori di Italpetroli – facente capo alla famiglia Sensi – anche Monte dei Paschi di Siena, istituto di credito cui spettano la bellezza di 80 milioni di euro. Se ne parla meno per il fatto che l’ammanco di Unicredit è quattro volte maggiore ma anche la banca toscana è fortemente e direttamente interessata all’accordo in atto tra la holding petrolifera e il gruppo di Alessandro Profumo. Di oggi, in tal proposito, la notizia che per MPS la bozza individuata dalle due società è da sottoscrivere senza dubbio. Da Ansa:

Roma: continua l’autofinanziamento

 Dal Tempo:

Se Italpetroli ha risolto i suoi problemi grazie all’accordo raggiunto con Unicredit sul debito, la Roma dovrà aspettare il nuovo proprietario per tornare a «respirare». Lunedì, su esplicita domanda, Rosella Sensi è stata chiara con i dirigenti: non sarà possibile ottenere «anticipi» dalla banca, il mercato va fatto con le risorse in cassa. E al momento sono praticamente pari a zero.

Italpetroli – Roma, debiti e pagherò a viziare la storia giallorossa della famiglia Sensi

 “Nella vita più debiti hai e meglio è, perché il tuo problema diventa di altri”. Un genio? Un dottore? Uno sprovveduto? Forse nessuno dei tre: semplicemente l’”amabile” Giuseppe Ciarrapico in momenti di appassionata disquisizione. Partire con una citazione di (alto? Basso?) profilo è l’espediente che mette nelle condizioni di rivivere il passato a ritroso. E arrivare al maggio di 17 anni fa quando, occasionali compagni d’affari, Franco Sensi e – appunto – il collega Giuseppe Ciarrapico entrarono in contatto a causa della Roma. Il patron di Italpetroli– assieme a Massimo Mezzaroma – decise di varcare il portone del contesto calcistico per rilevare il club giallorosso e salvare la società dalla fallimentare (nel senso che ci si appropinquava a dichiarar fallimento per davvero) della gestione di Giuseppe Ciarrapico.

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