Roma già senza obiettivi

 Dal Messaggero:

Chiunque, sbarcando sul pianeta Roma, può prendere atto di due cose: 1) la squadra è gravemente malata: crisi di risultati e di gioco; 2) nessuno, proprio nessuno, fa qualcosa per guarirla. Senza guida è normale che sbandi e che anzi sia già uscita di strada, non avendo più obiettivi veri dopo 8 gare di campionato e 3 di Champions, dopo aver perso la Supercoppa italiana, lasciata due mesi fa a Milano contro l’Inter. La Roma, dunque, senza guida. Non è un’accusa, ma un dato di fatto.

Napoli-Roma, Borriello: “Meravigliato per la sostituzione”

 Da Leggo:

«Non riusciamo a trovarci». Dopo cinque sconfitte in nove partite e con l’ultimo posto a un solo punto di distanza, anche Ranieri abbandona alibi e finto ottimismo. Ma quello che si è perso sembra proprio essere lui, quello che in Inghilterra chiamavano Tinkermann (il pasticcione). Nella sconfitta del San Paolo, infatti, si è visto tutto il repertorio di Tinkermann: prima tira fuori dal cilindro l’ennesimo modulo (il 3-4-1-2) per giocare a specchio con il Napoli (che il modulo lo conosce bene), poi lo cambia in corsa inserendo un altro centrocampista al posto di un Menez ormai rassegnato alla sostituzione fissa (sette su sette).

Taddei riparte da Napoli-Roma

 Dal Corriere dello Sport:

Toccando ferro, ci sarà anche Rodrigo Taddei a Napoli, ultima tappa del primo ciclo senza respiro, settima partita in venti giorni. A parte le volte che lo abbiamo visto in un palchetto della tribuna per seguire le partite dei compagni, l’ultima gara conosciuta dell’esterno brasiliano, è datata 28 agosto, prima fatica di campionato, all’Olimpico contro il Cesena. Partendo dalla panchina, entrando al diciannovesimo della ripresa, più o meno lo stesso percorso agonistico che il giocatore aveva fatto in Supercoppa, il 21 agosto, a San Siro contro l’Inter. Doveva essere un problema di pochi giorni quello di Taddei. In realtà è trascorso circa un mese.

Roma: 10 gol subiti, 5 su palle inattive

 Dal Romanista:

Va male, ragazzi. Alla Roma non basta un primo tempo tatticamente perfetto per portare a casa il punticino al quale aveva mirato fin dall’inizio. Nella ripresa il Bayern la schiaccia nella propria metà campo e alla fine, quasi inevitabilmente, trova la vittoria. Un rotondo 2-0 uguale a quello con cui chiuse l’unico precedente casalingo con i giallorossi nella Coppa delle Coppe dell’84-85. Per la Roma è così arrivata la terza sconfitta nelle prime 4 partite ufficiali stagionali. Quattro sconfitte con 2 soli gol all’attivo (quelli inutili di Riise all’Inter e di De Rossi al Cagliari) e ben 10 al passivo, di cui 5, la metà, subiti su palle inattive.

Bayern-Roma: la sorpresa Adriano

 Dal Romanista:

Non ci sono Vucinic e Okaka. C’è Adriano. Solo per fare numero? Chissà. Quando ieri intorno all’ora di pranzo la Roma ha diffuso l’elenco dei convocati per la trasferta con il Bayern Monaco, c’è chi è rimasto sorpreso. In lista figura Adriano Leite Ribeiro. In teoria, il brasiliano doveva tornare a disposizione di Ranieri, e dunque convocabile, per la partita con l’Inter del 25 settembre. A esattamente un mese dall’infortunio che lo aveva fermato tre giorni prima del debutto in campionato con il Cesena. È il 25 agosto. Adriano sente una fitta all’adduttore.

Menez: “Più forti dello scorso anno”

 Dal Romanista:

«Siamo più forti dell’anno scorso». Jeremy Menez ne è convinto, la Roma può fare meglio rispetto alla stagione passata. Se ci fosse solo l’Inter con cui fare i conti, vorrebbe dire andarsi a prendere lo scudetto sfuggito di un soffio. Ma purtroppo il calcio non è sempre così lineare, soprattutto se nel frattempo ci sono altre squadre che si sono rafforzate e hanno bellicosi propositi di riscatto. Jeremy è consapevole anche di questo: «Sarà un campionato ancora più combattuto e difficile». Ma il francesino è pronto a combattere, a giocarsi tutto in campo.

Roma: manca un centravanti

 Dal Messaggero:

Lo 0 a 0 con il Cesena ripropone vecchi temi e alimenta nuove preoccupazioni. La Roma resta a digiuno e di conseguenza non vince, nemmeno giocando in casa contro una matricola, due anni fa in C1 e da 19 senza serie A. Il problema giallorosso non è vago, ma ben individuabile. E’ tutto dentro l’area di rigore, ovviamente avversaria. Manca il centravanti. Perché Totti, calciatore universale e a 34 anni ancora il migliore del gruppo, fa i gol senza però avere le caratteristiche dello sfondatore, del terminale avanzato. Ranieri, anche venerdì in pubblico, conferma di aver chiesto solo un uomo: Nicolas Burdisso, difensore centrale che sabato tra l’altro era in tribuna.

Roma: continua la caccia a Burdisso e Behrami

 Dal Corriere dello Sport:

Tre giorni per trovare il cash giusto. Quello che serve per prendere Nicolas Burdisso. Claudio Ranieri con­tinua a chiederlo, la Roma vuole ac­contentarlo, per consegnargli i Burdis­so brothers. E poi provare a completa­re il mercato in entrata riportando in Italia anche Valon Behrami. TRATTATIVA -Mercoledì è previsto l’in­contro a tre, Marco Branca, Daniele Pradè e Fernando Hidalgo che doma­ni sbarcherà a Roma insieme a Burdis­so junior. Da un pezzo la Roma ha ca­pito che stavolta Massimo Moratti non è troppo in­tenzionato a fare prezzi di favore.

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