Roma, un segreto di nome Ranieri

Claudio Ranieri ha cambiato le sorti della stagione della Roma e, da quando è alla guida del club giallorosso, la squadra capitolina procede a ritmo scudetto. Nessuno come il testaccino. Nemmeno Capello, nemmeno Spalletti. Da Il Corriere della Sera:

Non può che elogiare tutti Claudio Ranieri, il tecnico osannato dalla gente che ormai non può più «bluffare»: «Era una gara delicata per tutta Roma e la gente che ci segue. Cinque mesi di sacrifici hanno portato a questa vittoria contro un avversario stratosferico. Una sfida bellissima che siamo riusciti a vincere e io ringrazio i miei ragazzi che l’hanno interpretata al meglio. I primi 40 minuti sono stati stupendi, poi sul finire del primo tempo l’Inter è salita di tono. Rimanere compatti e concentrati: grazie a queste componenti siamo riusciti a spuntarla. Ho cambiato tattica tornando al 4-4-2, perché giocare con l’Inter è una partita nella partita». Il solito, opportuno, flash-back per ricordare il punto di partenza e poi uno sguardo alle prospettive: «In ottobre eravamo in piena crisi, con l’umiltà e l’aiuto fantastico del nostro pubblico ci siamo risollevati. Quando giochiamo così, è dura per tutti». E adesso?

Ranieri ai critici: “Roma-Udinese, la nostra replica”

Da Il Corriere della Sera:

La notizia è che la Roma c’è ancora. Con quattro squilli perentori e altri due punti recuperati sulla capolista Inter, aspettando Milan-Napoli, la reazione è servita. Torna dopo un mese di ritardo la vittoria in campionato, anche se per qualche minuto i tifosi giallorossi hanno temuto di rivivere con l’Udinese le rimonte da incubo subite recentemente. Sul 2-2, invece, stavolta la squadra di Claudio Ranieri non ha mollato e si è momentaneamente portata a -4 dal primo posto. Venti tiri verso la porta avversaria, una tenuta psicofisica ritrovata e la prima tripletta in maglia giallorossa di Mirko Vucinic: una serie di buone notizie per l’ambiente giallorosso, caduto in depressione dopo i tre pareggi consecutivi e ora elettrizzato per i possibili scenari di fine stagione”.

Roma, Ranieri ora punta sul turn over

Da Il Corriere della Sera:

Dopo l’uscita di scena in Europa League, la Roma ha gestito il gestibile. Nel doppio confronto con Napoli e Milan Claudio Ranieri ha limitato i danni, provando a mantenere gli equilibri, salvaguardando le energie residue del gruppo e centrando due pareggi. Conservativi o strategici che fossero, gli ultimi due risultati, domani a Livorno ci sarà poco da calcolare: ora servono quei tre punti che i giallorossi non colgono dal 21 febbraio col Catania per riprendere il cammino e consolidare almeno il terzo posto in classifica. L’allenatore ha accolto con un certo disappunto le critiche sull’atteggiamento difensivista mostrato negli ultimi 180 minuti e ora aspetta dai suoi un segnale forte che inverta la tendenza e prescinda dall’utilizzo dell’assetto tattico, che potrebbe contemplare il ricorso a quegli uomini che hanno giocato meno rispetto ai compagni. Nessuno provi preventivamente a parlare a Ranieri di «filotto», ma ottenere il bottino pieno nelle prossime tre sfide contro le pericolanti sarebbe uno splendido viatico prima della sfida del 28 marzo con l’Inter.

Testaccio Roma Club, nuova sede

 Da via Branca a via Ghiberti: rinnovo per il Roma Club Testaccio che, pur abbandonando lo storico quartiere, non si separa dal rione cui era legata in precedenza. Ce ne parla il Corriere della Sera:

Un vuoto che bisognava riempire, perché ormai era impossibile passare per via Branca, a Testaccio, senza guardare quei locali, fino a qualche mese fa, cuore della tifoseria giallorossa. Solo i muri, ancora con tinti dai colori romanisti, ricordano il passato. Ora il Testaccio Roma Club sta per ritrovare la sua casa, ieri sono iniziati i lavori di ristrutturazione nei nuovi locali in via Ghiberti, dietro la chiesa di Santa Maria Liberatrice, quindi a poche centinaia di metri della sede storica. Una liberazione per i testaccini che temevano di perdere un pezzo di storia di quartiere.

Tifosi in estasi: a-Roma giallorosso all’Olimpico

Da Il Corriere della Sera:

Sempre senza Totti – e non è poco – ma la Roma torna al completo. La partita col Milan è una sorta di spareggio per il secondo posto, l’attesa in città è spasmodica e Claudio Ranieri può finalmente sorridere per il recupero di pedine inamovibili della sua scacchiera. Giocheranno tutti dal primo minuto? Parola al tecnico: «I rientri di Toni, Pizarro e Julio Sergio sono fondamentali. Tornano a disposizione tra i convocati quindi sono utilizzabili. Nessuno potrà essere al top della condizione fisica, ma i ragazzi sono pronti e motivati». Gli elogi a Leonardo non nascondono i propositi di rivincita dell’allenatore giallorosso: «Avremo l’atteggiamento giusto per non farli giocare e impostare la nostra partita. Quella rossonera è una squadra molto esperta, una delle più forti in ambito internazionale. Speriamo di riprenderci ciò che ci fu tolto nell’andata a San Siro: col Milan è iniziata la nostra macchia nera delle tre sconfitte consecutive comprese Livorno e Udinese. Peggiorare non possiamo».

Roma e Milan, l’Inter è appena più avanti

Da Il Corriere della Sera:

Il momento è solenne e l’importante è fare gruppo. Così sono scattati il silenzio stampa e la precettazione collettiva per la trasferta di Udine: arruolati anche gli squalificati e gli invalidi. Josè Mourinho, squalificato pure lui, ha reagito a modo suo alle turbolenze della partita con la Samp. Al di là del fantacalcio e dei complotti veri o presunti, l’Inter in campionato ha perduto un po’ di brillantezza ed è come quello in fuga solitaria nel tappone del Giro d’Italia che ad un certo punto si accorge di essere tallonato da un paio di inseguitori. I nerazzurri hanno pareggiato le ultime 3 partite e nel 2010 hanno vinto soltanto la metà delle 8 gare giocate. In totale fanno 16 punti e oggi a Udine, contro avversari sull’orlo di una crisi di nervi come dimostra lo schizofrenico balletto in panchina (Marino-De Biasi-Marino), si troveranno a rattoppare una formazione in cui, tanto per dare l’idea dell’emergenza, Thiago Motta potrebbe addirittura fare il libero. Le assenze di Cordoba, Samuel, Cambiasso e Muntari sono macigni, anche se tutto si può dire di Mourinho tranne che non abbia saputo infondere carattere alla sua squadra: quando hanno l’acqua alla gola, i campioni d’Italia reagiscono come un serpente a sonagli.

Roma, ora il compito più difficile è di Ranieri

 Da Il Corriere della Sera:

Black-out, follia o labirintite che fosse, il primo obiettivo stagionale è sfumato. Due mesi e mezzo al termine della stagione: la Roma ha ora un percorso ben delineato, con quattordici partite sicure da disputare e un terzo posto da difendere in campionato, aspettando la semifinale di ritorno di Coppa Italia a Udine. Da adesso in poi il problema sarà quello di gestire le energie residue di un gruppo un po’ in affanno, tentando di recuperare quanto prima gli assenti. Dopo il tonfo con il Panathinaikos, Claudio Ranieri vuole dai suoi una reazione immediata a partire da Napoli. La pretende, anzi, per non vanificare lo sforzo compiuto per una rimonta in classifica che ha del prodigioso. Ieri a Trigoria l’allenatore giallorosso ha tenuto a rapporto i suoi per una ventina di minuti prima dell’allenamento. Insieme hanno analizzato i gravi errori difensivi del match di giovedì, ma più dei rimproveri, tecnico e dirigenti hanno badato a tranquillizzare un gruppo chiamato a smaltire in fretta le tossine negative dell’Europa League. Domani al San Paolo mancheranno nuovamente Totti, Pizarro e Toni, mentre per Julio Sergio esiste ancora una seppur minimo spiraglio di rivederlo all’opera.

Roma: il futuro in otto giorni, vietato sbagliare

 Il trittico che attende i giallorossi a cominciare dalla gara di oggi contro il Catania è determinante per capire a che tipo di obiettivo poter guardare: oltre alla gara contro gli etmnei, che potrebbe portare la Roma a -5 dall’Inter, c’è la partita di ritorno contro il Panathinaikos per l’approdo agli ottavi di Europa League e quella di domenica prossima al San Paolo. Contro il Napoli. Da Il Corriere della Sera:

Per sapere se con la sconfitta di Atene si è interrotto uno splendido incantesimo durato venti partite, per capire se alla Roma è girata la carta, serviranno solo i verdetti del campo. Tre gare fondamentali in otto giorni, tra Catania e Napoli c’è il Panathinaikos: ecco le prime partite senza appello della stagione. All’Olimpico arrivano i siciliani di un Mihajlovic «sicuro di non perdere» e provocatoriamente «dispiaciuto per l’assenza di Totti». Oltre al capitano e Toni mancherà Julio Sergio, sostituito da Doni.

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