Roma, ora il compito più difficile è di Ranieri

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 Da Il Corriere della Sera:

Black-out, follia o labirintite che fosse, il primo obiettivo stagionale è sfumato. Due mesi e mezzo al termine della stagione: la Roma ha ora un percorso ben delineato, con quattordici partite sicure da disputare e un terzo posto da difendere in campionato, aspettando la semifinale di ritorno di Coppa Italia a Udine. Da adesso in poi il problema sarà quello di gestire le energie residue di un gruppo un po’ in affanno, tentando di recuperare quanto prima gli assenti. Dopo il tonfo con il Panathinaikos, Claudio Ranieri vuole dai suoi una reazione immediata a partire da Napoli. La pretende, anzi, per non vanificare lo sforzo compiuto per una rimonta in classifica che ha del prodigioso. Ieri a Trigoria l’allenatore giallorosso ha tenuto a rapporto i suoi per una ventina di minuti prima dell’allenamento. Insieme hanno analizzato i gravi errori difensivi del match di giovedì, ma più dei rimproveri, tecnico e dirigenti hanno badato a tranquillizzare un gruppo chiamato a smaltire in fretta le tossine negative dell’Europa League. Domani al San Paolo mancheranno nuovamente Totti, Pizarro e Toni, mentre per Julio Sergio esiste ancora una seppur minimo spiraglio di rivederlo all’opera.

Nell’ultima sessione di lavoro, defaticante per tutti gli uomini impiegati in coppa, il portiere titolare ha svolto un allenamento differenziato ma intenso sul campo con risultati incoraggianti. Il provino che si terrà stamani sarà determinante per capire il brasiliano potrà bruciare le tappe. La prudenza è più che mai d’obbligo, ma la precaria condizione psicofisica di Doni potrebbe suggerire una decisione più azzardata. Il numero trentadue (contestato a Roma ma convocato nella Selecao insieme a Juan e Julio Baptista per l’amichevole Irlanda-Brasile del 2 marzo) è tornato sul banco degli imputati. Ci sarebbe in realtà anche la soluzione Lobont ma Ranieri sembra intenzionato a insistere su Doni per non perderlo definitivamente. Portiere a parte, l’allenatore ha chiesto alla squadra quella compattezza smarrita nei minuti fatali con i greci. A tal proposito, le novità più rilevanti nel probabile 4-4-2 di domani riguarderanno una difesa nella quale Motta potrebbe subentrare a Cassetti con Burdisso preferito all’ultimo svagato Mexes in tandem con Juan. A centrocampo toccherà ancora a Taddei, De Rossi, Brighi e Perrotta e in attacco sarà aumentato il peso offensivo che – almeno come fisicità in campo – potrebbe garantire Baptista rispetto a Menez schierato al fianco di Vucinic. Resterà ancora a guardare Totti, che ha rilasciato una breve intervista: «Sto pensando solo alla Roma e al mio recupero fisico: per il discorso Nazionale ci sarà tempo. Il mio rapporto con Ranieri è limpido e cristallino: ci diciamo tutto in faccia, il metodo migliore per evitare incomprensioni». Aspettando il capitano, serviranno ancora i gol di Riise, che svela i suoi propositi di riscatto: «Siamo delusi ma non dobbiamo perdere la fiducia proprio sul più bello. Giovedì abbiamo incassato una brutta sconfitta. Ora dovremo concentrarci anima e corpo sul campionato, siamo ancora molto vicini all’Inter, ma certamente lo scudetto dipende solo dalla capolista».


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