Roma, ad Fenucci: “Competitivi solo nel 2014”

 L’intervista concessa alla Gazzetta dello Sport dall’amministratore delegato della Roma, Claudio Fenucci, ha lasciato un po’ perplessi.

Già all’inizio della settimana era circolate le voci di una proposta fatta da Unicredit, nella persona di Ghizzoni, ad Angelucci per entrare in società. Proposta che è stata rimandata al mittente.

Questa mattina sulle colonne del giornale rosa sono comparse le parole di Fenucci, che il giornalista Roberto Renga ha etichettato come “confessione di povertà”.

Roma-Brescia: non basta Borriello

 Dalla Gazzetta dello Sport:

Ci sarà stato un pietoso blackout? C’è da sperare che le comunicazioni tv oltreoceano siano state disturbate, perché se la cordata Usa di mister Di Benedetto ha visto la scombiccherata Roma di giornata pareggiare goffamente 1-1 contro il Brescia e, alla luce dei risultati, veder sfumare così un potenziale secondo posto in classifica, chissà che non facciano marameo e tornino a interessarsi al più redditizio baseball. Non solo, dopo la gaffe Aabar, la presenza in tribuna dei maggiorenti di UniCredit (Fiorentino) e Rothschild (Daffina), non ha portato neppure fortuna, perché la frittata serale è stato gustata in salsa amara, alla luce delle traverse di Totti e Vucinic, a cui ha fatto seguito quella ospite di Lanzafame.

Cessione Roma: i criteri sono tre

 Dal Romanista:

Cinque offerte, tre sono importanti. Ma quella che sembrerebbe leggermente in vantaggio è americana. A ieri, il vento attorno al dossier As Roma pareva soffiare in questa direzione. A ieri. Perché quello che è valido oggi, in una fase così delicata, potrebbe anche non esserlo domani, quando Rothschild, Unicredit, il professor Zimatore in qualità di presidente del Cda di Italpetroli e Rosella Sensi si incontreranno per vagliare in maniera approfondita tutte le proposte. Ieri, l’advisor ha provveduto a inviare alla dottoressa e a Unicredit l’intero dossier. Dal punto di vista strettamente economico le offerte più importanti, sommando il prezzo di acquisto, l’Opa e la ricapitalizzazione, sarebbero vicine ai 200 milioni.

Vendita Roma: i tifosi vogliono gli arabi

 Dal Corriere dello Sport:

Non è stato un plebiscito, ma poco c’è mancato. Almeno a dar retta al sondaggio del nostro sito che chiedeva, a chi deve essere ceduta la Roma?. Risposta A, Angelucci. Risposta B, gli americani. Risposta C, gli arabi. Sessantadue votanti su cento, hanno detto Aabar. Ventino­ve, mister Di Benedetto. Meno di no­ve, Tosinvest. E’ stata, insomma, una risposta molto chiara, come del resto era facile intuire per chiunque ieri abbia trascorso la giornata facendo zapping radiofonico passando da una tra­smissione romanista all’altra. Pure lì, una consistente maggio­ranza ha votato con entusiasmo per l’op­zione araba.

Unicredit-Aabar: l’intrigo continua

 Dal Tempo:

Al termine di un’altra giornata convulsa, tra studio delle carte e contatti incrociati, il futuro della Roma sembra avviarsi verso gli Stati Uniti. Ieri mattina i dirigenti di Unicredit hanno iniziato ad analizzare e comparare le cinque offerte vincolanti raccolte lunedì sera da Rothschild e consegnate per conoscenza anche alla famiglia Sensi. Ma ormai è la banca a decidere: bocciate in partenza le proposte di un gruppo francese non meglio identificato e di un fondo di capitali misti Usa-Medioriente, restano al vaglio quelle presentate da Thomas Di Benedetto & Co., dal fondo Aabar e dall’imprenditore romano Giampaolo Angelucci.

Aabar ha sorpreso anche Unicredit

 Dal Corriere della Sera:

Ci sono tanti numeri, ma nessuno è ufficiale perché il comunicato di Italpetroli, richiesto dalla Consob sulla trattativa di vendita della Roma, è chiaro: «Nel rispetto degli obblighi di riservatezza assunti nei confronti dei potenziali acquirenti, non si ritiene di fornire informazioni in ordine al numero delle offerte ricevute e all’identità dei soggetti offerenti». Fuori dall’ufficialità, però, gli spifferi sono molti. Anche troppi. Le offerte sono cinque. Tre erano attese da tutti: il gruppo americano Di Benedetto, Gianpaolo Angelucci, il fondo Aabar. Due erano a conoscenza solo di UniCredit o dell’advisor Rothschild: sono un gruppo misto mediorientale-Usa e un gruppo francese, che è stato liquidato con la definizione «ininfluente».

L’As Roma fra Di Benedetto e Angelucci

 Dal Corriere dello Sport:

Ci siamo. Oggi entro le diciotto dovranno es­sere presentate le offerte vin­colanti e irrevocabili per l’ac­quisto della RomaUnicredit ha avvertito i potenziali acquirenti che non avrebbe con­cesso ulteriori dilazioni, nep­pure per pochi giorni. Così l’avvocato Mauro Baldissoni dello studio Tonucci, l’uomo che ha accompa­gnato i manager di Unicredit a New York, ha la­vorato per tutto il week end per preparare l’offer­ta della cordata americana che fa capo a Thomas Di Benedetto.

Cessione Roma: il giorno della verità

 Dal Tempo:

Entro le ore 18 di oggi, alla chiusura della Borsa, chi vuole acquistare la Roma deve presentare un’offerta vincolante corredata delle necessarie garanzie bancarie. La gara iniziata a luglio entra nel vivo. Sarà l’advisor Rothschild (ieri l’ad Alessandro Daffina era in tribuna a Bologna) a ricevere i documenti che saranno immediatamente girati sulle scrivanie di Unicredit. Non è previsto alcun rinvio, le proposte in arrivo sono almeno tre e non si può escludere una quarta. Due le certezze: la cordata americana guidata da Thomas Di Benedetto e l’imprenditore romano Giampaolo Angelucci si presenteranno puntuali all’appuntamento.

La cessione della Roma sempre più un caso politico

 Dal Corriere della Sera:

Gli americani, che hanno portato i vertici di UniCredit a giocare in casa loro, hanno segnato un gol importantissimo. Ma Gian Paolo Angelucci, il cosiddetto re delle cliniche private, è convinto di avere ancora carte da giocare per diventare il presidente della As Roma. Così, mentre escono i nomi del consorzio Usa – Thomas R. Di Benedetto, Julian Movsesian, William C. Powers, Michael A. Ruane e Arthur J. Falcone – che ha incontrato a New York i vertici di UniCredit, la vendita della società giallorossa assume anche un connotato politico.

Cessione Roma: Angelucci rimane in corsa

 Dal Messaggero:

C’è una Newco nel progetto degli investitori americani capitanati dal patron dei Boston Red Sox, l’italo-americano Thomas R. Di Benedetto per acquisire il 67% della Roma calcio tramite Newco Roma. L’esame di questo progetto è andato avanti anche ieri nell’incontro no-stop presso la sede di Unicredit con la delegazione di piazza Cordusio formata da Paolo Fiorentino, Piergiorgio Peluso e dall’avvocato Roberto Cappelli imbarcatasi in serata dall’aeroporto di New York per atterrare stamane a Milano.

Vendita Roma: Unicredit vole negli Usa

 Dal Corriere dello Sport:

Unicredit vuole trovare una via d’uscita, dopo che la cessione della Roma è finita in un vicolo cieco. A meno di una settimana dal termine ultimo per la presentazione delle offerte vincolanti, i ver­tici della banca vogliono capire meglio la reale consistenza della cordata america­na. Così il responsabile corporate della banca, Piergiorgio Peluso, è partito per New York, dove non è da escludere che oggi possa raggiungerlo il vice direttore generale Paolo Fiorentino. L’incontro servirà a sondare il terreno con gli inte­ressati e capire se ci sono davvero le con­dizioni per vendere la Roma. A pochi giorni dalla “ dead line”, Unicredit si sta impegnan­do a trovare un’offerta che si avvicini il più possibile alla stima di 150 milioni fatta in estate e che dia ga­ranzie per il futuro del club, sulla base di un piano industriale solido.

Derby: la Sensi fa visita alla sua Roma

 Dal Corriere dello Sport:

Si potrebbe pure azzardare che quello di stasera rischia di essere l’ultimo derby della gestione Sensi. Ma è meglio andare cauti, lo si era detto anche in occasione dell’ultimo di cam­pionato e, visti i precedenti, è preferi­bile attendere notizie ufficiali su un cambio di proprietà che, a dar retta a Unicredit, a fine mese dovrebbe vede­re la presentazione delle offerte vinco­lanti da parte dei potenziali acquirenti del club giallorosso (per quanto ci ri­sulta ce ne sono due, per ora l’unico che si è manifestato in modo esplicito è sta­to Angelucci, l’altro è un gruppo di im­prenditori americani). Nell’attesa il presidente, la dottoressa Rosella Sensi, anche ieri si è presentata in mattina­ta a Trigoria, quarta volta in poco più di una setti­mana, una frequenza mai avuta in passato.

Cessione Roma: Unicredit vuole stringere i tempi

 Dal Romanista:

L’obiettivo di Unicredit resta quello di avere un unico interlocutore per la cessione dell’As Roma entro la fine del mese. Senza andare oltre. Lo assicurano fonti molto vicine a Piazza Cordusio. I piani, dunque, non sarebbero mutati. All’orizzonte non ci sarebbe uno slittamento nelle scadenze, sostengono le fonti. Anche se è innegabile che la banca e il suo advisor Rothschild stiano incontrando non poche difficoltà in questo processo di vendita. Difficoltà inattese, probabilmente. Restano poco più di due settimane alla data “x”. Al momento in cui la banca si aspetta di ricevere le offerte vincolanti per la società giallorossa.

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