Montali, dalla Juve alla Roma: “Ranieri, restituito quanto gli venne tolto”

Juventus e Roma mettono in campo anche una lunga lista di ex che hanno vestito entrambe le casacche, allenatori che si sono seduti su tutte e due le panchine e dirigenti in quota amministrativa di piemontesi e capitolini. Tra tutte, spicca la figura di Gian Paolo Montali, passato dal grande volley alla scrivania tinta di bianconero e da quella al presente tutto giallorosso.
Dopo tre anni di consigliere di amministrazione della Juventus, infatti, per l’ex ct di pallavolo è iniziata una nuova esperienza. Da coordinatore e ottimizzatore delle risorse umane dell’Area Sportiva.
Con tanto di certezza: fu la Juve a restituire a Claudio Ranieri quel che la Juve stessa gli aveva tolto. La panchina.
Il passato recente del due volte medaglia d’oro agli Europei di volley con la Nazionale italiana lo illustra un articolo de Il Romanista in edicola oggi:

Juventus-Roma, Montali: “Siamo fiduciosi, la Juve è ferita”

 Da La Gazzetta dello Sport:

Il punto interrogativo resta, non c’è verso di trasformarlo in un segno della schedina. «Un’idea ce l’ho, ma la tengo per me». Che matto a metà novembre, nacque per gioco l’idea di questa tabella. Montali aveva tanta fiducia nella squadra, che accettò di renderla pubblica. «E fu un rischio: qualcuno la trovò inopportuna, qualcun altro mi prese per matto». Pareva un azzardo: sei vittorie e due pareggi. Montali aveva previsto anche quello di Cagliari. «Mi volevano ammazzare…».

La Roma non lo ha deluso. «Avevo chiesto due mesi spietati, così è stato». Riepilogando: otto pronostici centrati senza doppie né triple (più due di Europa League, presi pure quelli), il nono affidato ad un punto interrogativo: Juventus-Roma? «La Juve è una grandissima squadra ferita, quindi ancor più pericolosa. Il nostro profilo resterà basso, giocheremo come ci alleneremo, abbiamo grande fiducia. Io non sento particolari motivazioni, ho già detto che con Blanc non c’era più chimica».

Azevendo, esterno più offensivo che difensivo

 Da Il Romanista:

Il vice Riise, ma anche uno alla Roberto Carlos, o ancora il Damiano Tommasi (solo per la chioma voluminosa e riccioluta) della fascia sinistra. Insomma, chi è Marcio Gonzaga de Azevedo, o più semplicemente Marcio Azevedo, il possibile rinforzo difensivo della Roma? Ventitre anni (è nato il 5 febbraio 1986), 172 centimetri per 78 chili di esplosività, grande facilità di corsa, un po’ meno dimestichezza nel trovare la porta (un gol in campionato e uno nella coppa nazionale).

Cicinho multato: Roma a muso duro. Dalla Spagna osservano Motta

 Cicinho vuole tornare in Brasile e lasciare la Roma. L’esterno brasiliano ha ribadito per l’ennesima volta di volersi allontanare dall’Italia per tornare in patria. Il Sao Paolo è in cima alla lista dei suoi desideri: “Sono molto ottimista – ha rilanciato ieri Cicinho in un’intervista al sito brasiliano ‘Lance!‘ -. Non mi rescinderanno il contratto, ma c’è comunque una grossa possibilità che torni a giocare al Sao Paolo“. Il club brasiliano vorrebbe Cicinho in prestito gratuito. La Roma, dal canto suo, spera di far cassa. Il 30 dicembre scorso, la società dei Sensi ha tenuto a colloquio Cicinho: a Trigoria, Gian Paolo Montali, Daniele Pradè e Bruno Conti hanno spiegato al giocatore che non esiste la possibilità di rescindere il contratto. Di fronte al malcontento di Cicinho, i dirigenti hanno auspicato di trovare una soluzione. L’ipotesi Sao Paolo resta in piedi esclusivamente con la formula del prestito.
La Roma vuole essere padrona di decidere. Al Fulvio Bernardini non hanno gradito le imposizioni del giocatore. Nel quartier generale giallorosso, pretendono di essere informati, prima che i giocatori (o i loro procuratori) parlino con gli organi di informazione.

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