Cicinho multato: Roma a muso duro. Dalla Spagna osservano Motta

di Redazione Commenta


 Cicinho vuole tornare in Brasile e lasciare la Roma. L’esterno brasiliano ha ribadito per l’ennesima volta di volersi allontanare dall’Italia per tornare in patria. Il Sao Paolo è in cima alla lista dei suoi desideri: “Sono molto ottimista – ha rilanciato ieri Cicinho in un’intervista al sito brasiliano ‘Lance!‘ -. Non mi rescinderanno il contratto, ma c’è comunque una grossa possibilità che torni a giocare al Sao Paolo“. Il club brasiliano vorrebbe Cicinho in prestito gratuito. La Roma, dal canto suo, spera di far cassa. Il 30 dicembre scorso, la società dei Sensi ha tenuto a colloquio Cicinho: a Trigoria, Gian Paolo Montali, Daniele Pradè e Bruno Conti hanno spiegato al giocatore che non esiste la possibilità di rescindere il contratto. Di fronte al malcontento di Cicinho, i dirigenti hanno auspicato di trovare una soluzione. L’ipotesi Sao Paolo resta in piedi esclusivamente con la formula del prestito.
La Roma vuole essere padrona di decidere. Al Fulvio Bernardini non hanno gradito le imposizioni del giocatore. Nel quartier generale giallorosso, pretendono di essere informati, prima che i giocatori (o i loro procuratori) parlino con gli organi di informazione. Cicinho per le sue dichiarazioni è stato già multato dalla società. Oggi Ricardo Sarti, manager che cura gli interessi dell’esterno ex Real Madrid, ha parlato del futuro del suo assistito a Laroma24.it: “Con la società abbiamo un appuntamento domani per capire il destino del giocatore. Quest’ appuntamento necessario per capire le valutazioni del club in merito a Cicinho e alle possibilità di impiego in prospettiva”. Ma da Trigoria fanno sapere che nessun appuntamento è in programma nella giornata di domani. Oltretutto, nelle gerarchie di Ranieri, Cicinho occupa una posizione migliore rispetto a Motta. Il giovane di Merate da quando il tecnico romano ha preso le redini della Roma ha trovato poco spazio e vorrebbe cambiare aria. Dalla Spagna sarebbe giunto l’interesse del Siviglia e del Barcellona, ma la situazione contrattuale di Motta è complicata; la compartecipazione non può essere estesa all’estero e quindi l’unica soluzione potrebbe essere il prestito, perchè basterebbe avere l’assenso dell’Udinese. Meno percorribile il riscatto completo del cartellino per poi vendere il giocatore a titolo definitivo. Dopo l’acquisto di Toni, il fronte cessioni agita le acque di Trigoria. Dalla società trapela il segnale che la rosa potrebbe essere confermata, salvo alcuni prestiti giustificati dal fattore “età-esperienza” (leggasi Guberti, Cerci e Okaka). Per il resto, la Roma non intende assecondare capricci. Eventualmente, sarebbe pronta al braccio di ferro. A muso duro.


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