Bologna-Roma 0-1: ai giallorossi torna il sorriso

 Dalla Stampa:

Mani in tasca e sguardo incollato al pallone. Vincenzo Montella vince così la prima sfida della sua avventura sulla panchina della Roma e, al fischio finale, è come se fra le mani avesse avuto una bacchetta magica. La truppa giallorossa trova il pomeriggio perfetto nel recupero della partita interrotta dopo 16’ per neve il 30 gennaio.

Montella “segue” Spalletti

 Dal Tempo:

Il primo giorno di scuola con il professore che fino a poco tempo fa era un compagno di banco è andato. Un’ora e mezza di lezione del nuovo docente che per molti studenti è ancora uno di loro: chissà com’è stato strano, per Totti, De Rossi e via via quasi tutti gli altri, vedersi assegnare un fratino o sentirsi dire che esercizio fare da «Vincè», ora che è passato dall’altra parte della barricata.

Montella-Totti: un ex compagno diventato allenatore

 Dal Messaggero:

Allenatore, certo. Ma anche amico. E, soprattutto, ex compagno di squadra. Perchè Vincenzo Montella, neo allenatore della Roma, ha giocato con quasi tutti i suoi giocatori. Adriano, Borriello, i due Burdisso, Simplicio e Castellini, cioè gli ultimi arrivati a Trigoria, lo conoscono bene, magari lo hanno affrontato da avversari ma non sono mai stati suoi compagni. Tutti gli altri sì, a cominciare da Francesco Totti. Montella è arrivato alla Roma nell’estate del 1999, con Fabio Capello sulla panchina giallorossa, e Totti era già il capitano della squadra.

Ranieri: tradito dal marchio di fabbrica

 Dal Corriere della Sera:

«Non lascio la nave e, chi arriverà alla Roma, mi sta proponendo un prolungamento del contratto. Ma bisogna vedere i programmi». Lette a un giorno di distanza, le dichiarazioni che Claudio Ranieri aveva rilasciato alla vigilia di Genoa-Roma hanno un suono beffardo. Lui, che nel campionato scorso aveva costruito la sua fortuna sulle rimonte, è stato tradito dal contrappasso: la Roma vinceva 3-0 a Marassi e la partita è finita 3-4.

Mezz’ora di follia spinge Ranieri alle dimissioni

 Dal Corriere dello Sport:

Non è stata una partita di calcio, ma una stupenda, incredibile, fantastica follìa. Stupenda per tutti, tranne che per la Roma che l’ha persa perchè sul 3-0, dopo 50 minuti di spettacolo, di gol e gol sba­gliati, 50 minuti di Totti vero, non è calata. E’ frana­ta. Tutto insieme, come se fosse colta da un male ge­nerale, da un colpo di sonno collettivo che alla fine ha spinto Ranieri alle dimissioni.

Genoa-Roma 4-3: suicidio giallorosso

 Dal Romanista:

Minuto 86 di Genoa-Roma. Lo schieramento romanista è questo: Loria in attacco insieme a Totti, Greco al centro della difesa insieme a Burdisso, Mexes centrale di centrocampo, Menez laterale sinistro accanto a Riise. E’ questa la fotografia del suicidio giallorosso andato in scena ieri pomeriggio allo stadio Ferraris di Genova dove la Roma, dopo uno splendido primo tempo (più cinque minuti del secondo), è completamente sparita. Passando da 3- 0 a 3-4. Una prestazione imbarazzante quella dei giallorossi nella ripresa, ben sintetizzata dalla domanda che si è fatto un tifoso genoano nel lasciare lo stadio: «Ma la Roma l’ha giocato il secondo tempo?».

Roma-Shakthar: i tifosi fischiano la squadra

 Dal Romanista:

Ore 22.35 di mercoledì 16 febbraio. Riparta da quel momento, la Roma. Riparta dal fischio finale della pessima partita contro lo Shakhtar e da quel coro “Sotto la Curva, la Roma sotto la Curva” cantato a squarciagola dalla Sud. Ci sono andati, i giocatori della Roma. E si sono beccati fischi su fischi. E un canto: “Tirate fuori le pa…” che deve – deve – essere il monito da qui alla fine della stagione.

Champions: Totti si carica la Roma sulle spalle

 Dal Romanista:

«La Roma forse non ha fatto una squadra all’altezza di Totti». Proprio nei giorni più difficili, quelli di una formazione che naviga a metà classifica e nei quali lui è costretto spesso a sedersi in panchina, ci pensa Michel Platini a ricordare chi è Francesco Totti. Il presidente dell’Uefa, intervenuto a “La politica nel pallone” su Gr Parlamento, ha speso belle parole per il capitano giallorosso: «Totti è stato ed è un grande giocatore – ha spiegato -. Purtroppo non ha avuto rilievo internazionale perché la Roma non ha fatto molto in Champions League o nel mondo. E’ stato fedelissimo alla Roma, non è andato in un altro grande club. Grandissimo giocatore, ma rimanere a Roma l’ha bloccato. La Roma forse non ha fatto una squadra all’altezza di Totti».

Roma fra tensioni e mugugni

 Dal Corriere dello Sport:

Una stagione tribolata, cominciata male, nonostante l’entusiasmo per la conferma di Nicolas Burdisso e l’arrivo di Marco Borriello nelle ultime ore di mercato. Tensioni, liti, mugugni. Sono stati mesi difficili e i giocatori coinvolti sono stati numerosi. Ranieri già durante il ritiro aveva predicato pazienza: «Tutti devono accettare la panchina. Altrimenti non si va lontano». Per chi è abituato a sen tirsi titolare e a fare sacrifici per giocare anche quando non è al cento per cento è un discorso difficile da accettare. Così i primi problemi di gestione non hanno tardato ad arrivare.

Roma: la Champions per ritrovare serenità

 Dal Tempo:

La Roma prova a ricompattarsi prima dell’appuntamento cruciale della stagione: domani arriva lo Shakhtar Donetsk per l’andata degli ottavi di Champions, una partita che per mille motivi non si può sbagliare. Ieri mattina Rosella Sensi è piombata a Trigoria per provare a rimettere insieme i cocci sparsi un po’ ovunque dopo la sconfitta con il Napoli. Un ko che ha sancito in modo evidente una crisi di gioco, di risultati e, soprattutto di rapporti. La presidentessa ha riunito in una stanza i dirigenti Montali, Conti e Pradè e i «senatori» del gruppo: Totti, De Rossi, Perrotta e Mexes. Non Ranieri, uno degli «oggetti» della riunione.

Contestazione Trigoria: si salva solo Totti

 Dal Giornale:

I fischi impietosi dell’Olimpico dopo la sconfitta con il Napoli, prima sconfitta interna in campionato, lasciavano presagire aria di contestazione. La Roma non andrà in ritiro anticipato, come minacciato da Rosella Sensi furiosa per il ko di sabato sera. Ma i tifosi, una trentina, ieri a Trigoria hanno manifestato il loro malumore. La scritta «Indegni» sui muri del centro sportivo giallorosso, i cori durante l’allenamento con il refrain «Andate a casa, giochiamo noi», infine il colloquio di ungruppetto rappresentante la curva Sud con capitan Totti, l’unicoritenutodegnodivestire la maglia della Roma.

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